Pure Macron è costretto a fare Coletta

Se anche Emanuel Macron si ritrova nelle condizioni del sindacoi Damiano Coletta. Con una maggioranza da inventare giorno dopo giorno

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Ogni volta che è tolto agli uomini il combattere per necessità, essi combattono per ambizione, la quale è tanto potente nei loro petti che mai, a qualunque grado salgono, li abbandona (Nicolò Machiavelli)

Premessa: In Francia il presidente Emmanuel Macron non ha la maggioranza Ieri le elezioni del Parlamento hanno registrato la vittoria netta della destra guidata da Marine Le Pen. Non una vittoria qualsiasi: la vittoria mai registrata nel passato e che consegna al Rassemblement National una novantina di parlamentari. Mai sono stati così tanti nel passato. Tanto per fare un raffronto: nel 2017 Marine Le Pen nel elesse soltanto 8, meno del necessario per comporre un Gruppo.

Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari“, si diceva. Ora Parigi per farsi come Latina ha “importato” l’anatra zoppa del sindaco Damiano Coletta, insomma Emmanuel Macron “bramava” di fare come fa il sindaco di Latina. Ha anche la sua “piccola” Vincenzo Zaccheo, la Marine Le Pen che decuplica i deputati.

Certo a Latina manca Jean-Luc Mélenchon, ma qui siamo Vandea e non certo l’Ile de France. Qui abbiamo fatto la bonifica e non certo la grande rivoluzione.

Maggioranza da inventare

Sta di fatto che il capo della Francia sta studiando l’esperienza del sindaco Damiano Coletta che governa “inventando” una maggioranza, o una paranza, giorno per giorno. Ora la Francia si fa umile e viene qui. 

Ma fuor di metafora resta il male di una politica, a Latina come a Parigi, in cui i nomi contano così tanto che gli “eletti” Re (sindaco in Italia o presidente della Repubblica in Francia) non hanno corte (ma tanti cortigiani) e vivono oltre il popolo. 

Francois Mitterand con Helmut Kohl (Foto: Bundesarchiv, B 145 Bild-F076604-0021 / Schaack, Lothar)

François Mitterrand è stato il più grande presidente che la Francia ha mai avuto, ma lui era socialista, aveva dietro un popolo, una idea, una storia, addirittura una storia che sta dentro la Storia. Macron e Coletta stanno nei casi loro, stanno nelle loro ambizioni, dentro color che son sospesi tra stare con gli ultimi o con il principe, che stanno alla politica con la morale o con la tecnica. Hanno cancellato Niccolò Machiavelli che ha liberato la politica dalla morale, hanno cancellato le utopie che hanno liberato la politica dalla tecnica dell’amministrazione.

La politica non si “impara” all’École nationale d’administration, e neanche a Lievito. Si impara tra la gente, per la gente. Ma questa è un’altra storia.