Panico in Toscana: «Ma chi è ‘sto Quadrini?»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il sindaco Corrado Guidi ha strabuzzato gli occhi. Si è girato verso il suo assessore alla Cultura e nel pieno del convegno ospitato nella Torre Civica di Bientina (umida località sommersa dalla nebbia che si solleva dal vicino corso dell’Arno) ha domandato: «Chi cazzo è questo presidente della Comunità Montana di Arce. Ma soprattutto: dove sta questa Arce?»

L’assessore alla Cultura, con Toscana prontezza, ha ribattutto: «O’ bischero, passami l’Atlante!» rivolgendosi al suo assistente.

Il panico ha pervaso i presenti. A seminarlo è stato il maresciallo dei carabinieri in congedo Ottavio Casciano da Fontana Liri (Frosinone). Classe 1928, educato tra i Balilla, arruolato subito dopo la caduta del Re e Imperatore, diventato effettivo dopo la partenza di Umberto II per Cascais, ora che ha rinfoderato la pistola e appeso la paletta, è doventato una celebrità nella pittura bientinese. Ritrae paesaggi, nature morte, figure religiose. Talvolta si ispira a figure dell’Arma.

Pochi giorni fa, l’otto dicembre, ha esposto le sue creazioni nella Torre di piazza dell’Angiolo.

E’ stato durante quell’apprezzata personale di pittura, che il signor sindaco ha ritenuto doveroso omaggiarlo con la propria presenza. E mentre il maestro esponeva, ha avuto un moto di gratitudine. Ha ringraziato i suoi maestri, la città toscana che lo ha adottato, il critico d’arte Riccardo Ferrucci che ne ha sapientemente recensito il tratto.

E poi, gonfio d’orgoglio patrio, di fronte alla sala gremita, ha profferito la sua allocuzione. Nel mezzo della quale ha detto: «Non sarei stato qui se non ci fosse stato l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) Gianluca Quadrini.

Nella Torre Civica è stato il panico. Dove cazzo sta Arce? E’ provincia di Pisa o l’è di quella merda di Livorno? Mica stò maresciallo ci avrà citato qui un livornese?

Subito il sindaco ha mobilitato l’assessore. Che ha fatto scendere in campo l’attendente. Che ha telefonato a casa alla moglie Maria Pia intimandole: «O per favore guarda un po’ l’atlante che l’abbiamo preso alla Ip la settimana scorsa con i punti e vedimi ‘ndove cazzo sta Arce».

Dopo approfondite ricerche, salta fuori che Arce sta in quel della provincia di Frosinone. E che l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) è l’ingegner professor Gianluca Quadrini, assessore provinciale, vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Iacobucci, consigliere comunale ad Arpino.

Letta la parola Arpino, è stato tutto più chiaro.

Ma che c’entra sto presidente con noi toscani? A svelare l’arcano è stata una telefonata a Luciano Rea, squattrinato presidente di Ciociaria Turismo. Il quale, sapendo tutto di tutti, ha spiegato: «E’ stato il presidente Quadrini a fare ben quattro comunicati stampa quattro sulla mostra fatta a Bientina (Pisa) da un sagace cittadino originario di una terra della Comunità Montana. E ora il maestro maresciallo in congedo gliene ha reso pubblicamente merito».

Sollevato, il sindaco Corrado Guidi, con pisana prontezza ha sentenziato: «Chi se ne frega, basta che non sia Livornese e sto Quadrini l’è ben accetto».

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