E l’esercito di Quadrini sfilò a due passi dal Papa (Quadrineide)

Il Corpo Campestre Montano dell'eroico presidente Gianluca Quadrini ha marciato solennemente in Vaticano in occasione delle celebrazioni per l'Epifania

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Come il Granduca di Toscana che armò dodici agili navi al Papa Pio V per formare la flotta con cui affrontare gli ottomani nella battaglia di Lepanto. O come il nobile Giannandrea Doria che mise in quell’impresa undici delle sue personali navi da battaglia.

Così Gianluca Quadrini, eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (sopravvissuta con pervicacia alla liquidazione) ha deciso di scendere in campo al fianco del Santo Padre.

Nessuna orda musulmana assedia Farmagosta, né sta tentando di conquistare Cipro per minacciare la Cristianità in Occidente. Ma l’Eroico ha deciso che le sue truppe le deve mobilitare: per dargli l’onore del battesimo del fuoco. E ottenere allo stesso tempo il riconoscimento delle cancellerie internazionali.

Quale migliore missione internazionale, di una nella quale potersi mettere al servizio del Papa? E poi magari chiedergli di venire ad Arce per benedire le truppe vittoriose al loro rientro…

Così Gianluca Quadrini il pervicace ha iniziato a scartabellare gli almanacchi internazionali, gli avvisi del ministero degli Esteri, le riviste diplomatiche e quelle della Difesa.

Ma con sincero dolore ha dovuto ammettere a se stesso che in questo momento, in nessuna parte del mondo il Santo Padre sta organizzando una Lega Santa come quella del 1571.

Una soluzione però, il pervicace la trova sempre. Sia che si tratti di dare la caccia ai cinghiali in sovrannumero anche se il calendario venatorio lo vieterebbe. Oppure per falciare l’erba nel suo territorio anche se è competenza dei Comuni.

L’Eroico Gianluca Quadrini senza indugiare oltre ha mobilitato il suo personale esercito, il Corpo Campestre Montano appiedato (leggi qui Un esercito personale per il presidente Quadrini (Quadrineide). E lo ha inviato a Roma, in piazza San Pietro.

A fare cosa? A disposizione di Sua Santità semmai ve ne fosse necessità, a supporto delle 1400 unità che questa mattina hanno sfilato in costume d’epoca per celebrare l’Epifania nel cuore di Roma e in Piazza San Pietro per l’omaggio al presepe vaticano e per l’Angelus del Papa.

Figuranti, in costume d’epoca. Sono venuti dai comuni laziali di Cave, Genazzano e San Vito Romano. «Invece, quelle mie – ha pensato Quadrini – sono Guardie originali. E pure loro vengono da una realtà montana. Perché non dovrebbero essere gradite al romano pontefice felicemente regnante?»

Così, accanto all’esercito della pace che ha marciato oggi in Vaticano per scortare i Magi era presente un’aliquota delle Guardie Campestri Montane dell’Eroico. Che sulla via del rientro – come testimonia la foto – ha avviato i necessari contatti: per istituire una squadra equestre, primo seme della futura Cavalleria di Quadrini.

Suonate le campane.

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