Quadrini: «Non lascio la giunta nemmeno se mi cacciano»

[dfads params=’groups=105&limit=1&orderby=random&return_javascript=1′]

 
L’onorevole assessore provinciale Gianluca Quadrini ha indossato la fascia da Presidente della Provincia di Frosinone che si è fatto confezionare dal sarto con tanto di iniziali personalizzate (leggi qui il precedente). In assenza di cerimonie ufficiali in cui poterla esibire, l’ha messa in serata, dalla spalla destra al fianco sinistro, mentre leggeva i giornali davanti allo specchio.

Un paio di capoversi ed è trasecolato. Ha afferrato subito dallo scrittoio un foglio di carta intestata ‘Provincia di Frosinone’ ed ha inviato una nota alle Redazioni, incurante del fatto che fossero le 20.30 e le pagine fossero già fatte.

«Apprendo, ancora una volta, dalla stampa che sarei sotto assedio alla Provincia e nel partito di Forza Italia».

Al leggere il ché, siamo trasecolati noi: da attenti lettori di ogni notizia locale venga diffusa, non ci risultava che alcuno avesse oggi pubblicato tale affermazione. Ma, fiduciosi, ci siamo messi a scartabellare tutti i giornali, i siti, le agenzie di stampa e finanche la posta in arrivo. Ma non abbiamo trovato traccia delle affermazioni che l’onorevole assessore nonché Presidente della Comunità Montana di Arce (in liquidazione) sostiene di avere letto. A dirla tutta: nessuno se lo era filato nemmeno una riga.

Ma tant’è. Certi di esserci confusi, abbiamo proseguiato la lettura della nota serale inviata alle redazioni.

«La cosa mi fa anche ora sorridere, nessuno mi ha mai chiamato per dirmi questo e farmi sentire stretto e nessuno mi ha mai cercato per delle dichiarazioni personali su quanto sta affermando qualcuno sulla stampa ormai da giorni». Adesso è chiaro: Quadrini inizia a soffrire di solitudine.

L’analisi del testo ci dice che il livello di autostima continua a rimanere alto: simile a quello mostrato nei giorni scorsi quando Gianluca Quadrini ha rivendicato i rimborsi della benzina che incassa (moderatamente, ma incassa) dalla Provincia per il fatto che lui prenda la macchina e degni della propria presenza gli uffici di Palazzo Iacobucci a Frosinone. (Leggi qui la filippica con qui Quadrini reclama i soldi per la benzina). Infatti dice:

«Il partito ha bisogno di colonne portanti che hanno sempre dato garanzia di affidabilità con il proprio operato sempre nello stesso partito e non con persone che invece si riempiono la bocca di proprie considerazioni, che nulla hanno a che fare con la linea politica che i dirigenti di partito stanno portando avanti come lo scrivente».

Che significa? Boh! Se l’avessimo dovuta scrivere noi, avremmo abbozzato: “Il Partito deve dare retta a me, che non mi sono mai mosso da Forza Italia, invece di dare retta ad Adriano Roma che apre la bocca e invoca le dimissioni del presidente della Provincia senza prima interpellarmi, dal momento che io sono dirigente di Partito e lui no perchè non ha nessun incarico. Tra l’altro, a dicembre ve l’avevo pure detto di non farlo rientrare dal Nuovo Centro Destra”.

Poi, Quadrini arriva al nodo della questione: non vuole mollare né l’incarico da assessore, né il rimborso della benzina, né la fascia da Presidente della Provincia che si è fatto ricamare con tanto di iniziali.

Infatti scrive: «Mantenere l’accordo con Pompeo è sinonimo anche questo di coerenza politica che ultimamente pochi hanno. (…) Io resto in Provincia per accordi presi e nessuno, ripeto, nessuno potrà farmi rompere un accordo politico che a prescindere dai partiti, ci ha legato e ci lega fin da subito a colui che legittimamente abbiamo deciso di appoggiare qualche mese fa: il Presidente Pompeo che finora ha onorato sempre gli impegni».

In pratica: fino a quando mi conviene, la linea la detta il Partito; se il Partito dovesse dire cose che non mi convengono «Nessuno potrà farmi rompere l’accordo». Alla faccia di Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli, Danilo Magliocchetti e di tutto il Coordinamento Provinciale riunito.

Un’esagerazione del solito blog Alessioporcu.it ? Decidete voi: il comunicato del signor assessore con fascia da presidente si conclude con tono perentorio: «Io non prendo ordini da nessuno! Se le cose cambieranno direzione per sua scelta, ma non credo, mi regolerò di conseguenza».

Cioè, se Pompeo mi caccia dalla maggioranza allora «Mi regolerò di conseguenza». Forse non ha ancora ben chiaro che Antonio Pompeo è il presidente della Provincia. Lui, Gianluca Quadrini, indossa solo una fascia.