Carbonara e fini fini per Quadrini: ma il piatto gustoso non è a tavola, pace con Abbruzzese

Pace tra Mario Abbruzzese e Gianluca Quadrini: Forza Italia non appoggerà l'assalto del Pd alla Comunità Montana di Arce. Il presidente garantirà agli azzurri i suoi voti alle Provinciali. Per rovesciare Pompeo. Che non lo ha fatto presidente. Si sono visti sul retro della Trattoria Sellari a Frosinone

Il cameriere serve il piatto alle 15.03: carbonara con peperoncino. Abbondante. Al punto che tutta la parte superiore del piatto è coperta dal rosso pungente. Mezzo chilo. «È l’assaggio questo?» domanda con indifferenza Gianluca Quadrini eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (sopravvissuta con pervicacia alla liquidazione).

Di fronte a lui sta seduto il capogruppo del Pd in provincia di Frosinone Antonio Di Nota. Forse, per confondere l’avversario, indossa una sgargiante camicia blu a righe bianche in grado di provocare una crisi di labirintite.

Alla sinistra c’è Valeria Morgia, ex pasionaria dell’Ottaviani I oggi felicemente (per gli altri) fuori dall’aula consiliare.

Alla sinistra dell’eroico con salvietta dalle dimensioni di una tovaglia azzeccata al collo per non macchiarsi la camicia, c’è il vice presidente della Provincia Massimiliano Mignanelli pressoché digiuno da quando il cardiologo gli ha prospettato un’imminente fine della carriera non solo politica se non fosse dimagrito.

Accanto al numero 2 di Antonio Pompeo, eterea siede la consigliera provinciale e comunale di Cassino Rossella Chiusaroli: in versione semiufficiale poiché indossa un banale tacco da 8 anzichè quello da 12 di ordinanza. Lei non mangia. Guarda. Altrimenti la collega Francesca Calvani potrà dire che si è inquartata. Non le darà mai questa soddisfazione.

Nascosto da qualche parte sta il presidente d’aula Luigi Vacana. È terrorizzato dall’idea di essere paparazzato. Si sente come il soldato Ryan raccontato da Spielberg: è l’ultimo sopravvissuto della pattuglia di sinistra che con lui si era candidato alle scorse provinciali.

Gianluca Quadrini ha appena fatto l’antipasto spazzolando un intero cestino di pane. «Giacintooooo!!! Va bene che non ti pago: ma almeno una pagnotta di pane ed un fiasco d’acqua fresca me li vuoi portareee??!!»

Il povero Giacinto, dell’Antica Trattoria Sellari nella parte alta di Frosinone, sta affettando la terza pagnotta. Non fa in tempo a portarne una a tavola che al rientro in cucina si è già smaterializzata. Ore 15:03, arriva la proverbiale carbonara (non con l’uovo rosso: quella è solo per intenditori)

 

Quadrini non vede altro e si avventa. E con la pasta arriva il momento per parlare di politica.

«La Comunità Montana? Il Pd non passerà, non si vota!» sentenzia l’eroico. È Luigi Vacana a provocarlo. Gli chiede se sia vero quello che ha anticipato Alessioporcu.it. E cioè che il Pd si stia preparando all’assedio per sfilargli la presidenza (leggi qui Il tramonto dell’eroico presidente: i Partiti si riprendono la Comunità Montana) Quadrini sentenzia che non si vota.

Il che, sembra strano a Massimiliano Mignanelli. «E che è, come la Corte Suprema Russa, dove l’incarico è a vita? Vi rinnovate solo alla morte» domanda il compagno Max. Leggi Porcu, la storia del parere è vera: ma chi glielo ha detto? (leggi qui La Maginot di Quadrini per respingere l’assalto alla Comunità Montana)

Quadrini ha ultimato la carbonara e sta iniziando l’assalto ai fini fini. «In bianco» raccomanda qualcuno. Quadrini ci versa sopra un’intera formaggiera.

«Gianlù, riusciamo a fare una lista civica, tutti insieme?» domanda Luigi Vacana. Non fa in tempo ad avere risposta. Perché trilla il cellulare di Gianluca Quadrini: sul display appare il nome reietto: Mario Abbruzzese. Se sia davvero lui a chiamare oppure sia Alba Parietti nascosta sotto al nome del vice responsabile nazionale degli Enti Locali di Forza Italia, nessuno lo sa. Sta di fatto che l’eroico abbandona i fini fini ed esce dalla trattoria.

Rimane all’esterno una ventina di minuti. Le spie assicurano che fuori non ci fosse l’Alba nazionale. Ma il Mario interregionale. E che abbiano parlato di come puntellare la Comunità Montana ed il voto alle prossime Provinciali.

Quadrini rientra. «Mannaggia, sono ingrassato di 20 chili: tutta colpa di questa campagna elettorale».

Giacinto porta il secondo: bistecchina per Mignanelli, entrecote per Di Nota, saltimbocca alla romana per Morgia.

Il pranzo prosegue. Ma ormai la parte più gustosa è andata. È quella che a tavola nessuno ha visto. È la tregua e l’accordo: tra l’eroico ed il commander.

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