Qualcuno sospettò sulla nomina di Mancini

Veleni sulla nomina del dottor Ennio Mancini alla guida della municipalizzata dei rifiuti di Sora. La componente del Nucleo di Valutazione chiede di poter esaminare gli atti. Tutti i dubbi ed i sospetti

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Una richiesta di accesso agli atti firmata da uno dei membri del nucleo di valutazione. Indirizzata al sindaco di Sora Roberto De Donatis, al segretario comunale, a tutta l’Amministrazione comunale e al collegio dei revisori dei conti. A finire nel mirino di Cristina Marrone, dottore commercialista, è stata la nomina di Ennio Mancini ad Amministratore Unico della Ambiente Surl. (leggi qui La notte porta il presidente della Ambiente: è Mancini)

Nemmeno il tempo di sistemare la pratica dal punto di vista burocratico e già arrivano i primi problemi. Voci ben informate parlano anche di una indagine che potrebbe partire da parte dell’ordine professionale di appartenenza. In particolare si chiedono chiarimenti circa i curriculum presentati e la procedura adottata. Si paventano anomalie sullo stesso curriculum del dottor Mancini. Tutte da dimostrare ovviamente.

A poche ore dalla nomina di Ennio Mancini quale amministratore unico di Ambiente Surl – si legge nella nota – la dottoressa Cristina Marrone, dottore commercialista e revisore legale con studio in Sora e Cassino, revisore unico dei conti del Comune di Sora nel triennio 2010-2013, ad oggi componente del nucleo di valutazione dello stesso ente, comunica di aver depositato all’attenzione del sindaco, del segretario comunale, dell’intera Amministrazione e del collegio dei revisori, la richiesta di accesso agli atti in merito all’intera procedura di bando, acquisizione delle domande e nomina dell’amministratore unico”.

L’attenzione della professionista è focalizzata all’analisi dei curriculum presentati da tutti i candidati – continua la dottoressa Marrone – e in particolar modo dello stesso Ennio Mancini, in quanto risulterebbero delle anomalie che si spera vengano prontamente chiarite. Ciò a tutela non soltanto della trasparenza dell’intera procedura e dell’analisi di quanto i requisiti incidessero e abbiano inciso sulla decisione finale, ma anche dell’intera categoria dei dottori commercialisti di cui la scrivente si pregia di appartenere, che con impegno hanno sacrificato anni della loro vita nello studio universitario, ai lunghi anni di tirocinio per poi affrontare un complicato esame di Stato”.

Non vuole aggiungere altro la dottoressa Marrone, raggiunta telefonicamente da Alessioporcu.it. Ma i problemi ipotizzati da cui scaturisce la richiesta di accesso agli atti si leggono chiaramente fra le righe. Vengono posti dubbi su titoli, criteri e metodi adottati nella scelta.

Nessun commento da l sindaco Roberto De Donatis. Come già emerso durante il Consiglio comunale dell’altra notte, la maggioranza che si è compattata sul nome di Mancini, è apparsa sicura delle scelte fatte e delle procedure adottate. Lo stesso primo cittadino in Assise aveva sottolineato come i tempi lunghi nell’individuazione dell’Ad di Ambiente Surl siano in parte scaturiti proprio dagli aspetti burocratici della vicenda. “Ora che gli uffici hanno completato l’iter – aveva detto – abbiamo portato il punto in Consiglio comunale”.

Ma chi è Ennio Mancini? Sul suo sito internet si definisce Dottore Commercialista – Revisore Legale dei Conti Consulente del Lavoro.

Il Fondatore dello Studio, Dott. Ennio Mancini è: iscritto alla Sezione A n. 148 dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Frosinone; Revisore Legale dei Conti iscritto al n. 34400 nel Registro dei Revisori presso il Ministero di Grazia e Giustizia – Gazzetta Ufficiale 31/bis del 1995; iscritto al numero 100 nell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Frosinone; Mediatore Civile e Commerciale. Iscritto Albo dei consulenti tecnici d’ufficio presso il Tribunale di Avezzano (AQ); Già consigliere di amministrazione in diverse società di capitali, nonché Revisore Legale dei Conti presso Enti Locali, tra cui l’ Università di TOR Vergata in Roma ( A.D.I.S.U. ).

Quella che sembrava una vicenda risolta e archiviata dopo circa dieci mesi di ritardi e tentennamenti, torna alla ribalta della cronaca nel giro di poche ore dalla soluzione del problema.

Ora non resterà che attendere l’esito dell’accesso agli atti ed eventuali altre verifiche che, indubbiamente permetteranno di capire come stanno veramente le cose.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright