Quant’è dura la panchina in Serie B

L'allenatore del Frosinone Fabio Grosso cambia lo spartito in corsa e arriva il blitz in Laguna. Male gli altri campioni del mondo: Cannavaro perde con la Ternana, Inzaghi ko a Parma, De Rossi conquista solo 1 punto a Cittadella

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Cinque campioni del mondo, festeggiano solo Fabio Grosso alla guida del Frosinone e Gigi Buffon dalla tribuna per il suo Parma. La serie B, consacrata (anche) come il campionato dei mostri sacri di Berlino 2006, si rivela pane duro per Cannavaro (1 sconfitta e 2 pareggi nelle 3 gare in sella al Benevento, passare dal calcio cinese a quello di B in Italia non proprio facile) e il neo arrivato De Rossi (1 punto di sofferenza a Cittadella con la Spal ma è anche la sua prima esperienza in panchina).

Per gli ultimi due la giusta ribalta e aspettativa mediatica ma la svolta ancora non si vede e i punti arrivano col contagocce. Paga dazio pure la Reggina di Pippo Inzaghi, sconfitta al ‘Tardini’ 2-0 e comunque saldamente nel quartetto di battistrada. I giallazzurri si prendono un posto al sole, appena 1 punto alle spalle della Ternana che con 5 vittorie di fila guida la classifica.

Due vittorie di fila: un avviso al Bari

L’ex Zampano e Kone lottano su un pallone

Per la seconda volta in questo campionato Lucioni & Co. infilano due vittorie di fila. Ed è un bel biglietto da visita, in vista della sfida di sabato con il Bari al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’. Partita di carattere al ‘Penzo’ che si conferma campo favorevole al Frosinone. Partita che la squadra di Grosso ha saputo dirottare su binari favorevoli dopo 50’ abbastanza complicati e nel preciso momento in cui perdeva il suo funambolo Caso. I giallazzurri non si sono abbattuti.

La rivoluzione partita dalla panchina dal 6’ con l’ingresso di Mulattieri (il suo gol ha ricordato quelli che faceva Pippo Inzaghi, da scaltro rapinatore di spazi nell’area avversaria) e proseguita con gli innesti di al 22’ di Frabotta, Ciervo, Borrelli e al 35’ Boloca, il gol del pareggio di Lucioni al 24’ che ha suonato la carica, il baricentro più alto, le giocate più fluide e quel coraggio in più sempre necessario quando si deve andare a duello, hanno permesso nella somma algebrica di portarsi dalla propria parte un risultato preziosissimo.

L’attaccante Borrelli a segno nella gara di Venezia

Non è stata una passeggiata, il Venezia ‘multicolore’ (18 nazionalità nella rosa di mister Javorcic) anche in inferiorità numerica ha dato battaglia, ha colpito un palo ed ha trovato Lucioni stavolta nella versione ‘sentinella’ dopo quella di ‘castigatore’ al suo primo gol con la maglia del Frosinone. Primo gol anche per l’ariete Borrelli, un ragazzo che in 64’ totali (4 presenze) finora giocati ha fatto vedere che su di lui si può contare ad occhi chiusi.

Nervi saldi. E quelle riforme s’hanno da fare

Il portiere Turati ancora imbattuto in casa

Pensare ad un campionato in discesa sarebbe un errore, vorrebbe dire derogare da quelli che sono i princìpi attorno ai quali sono state elaborate e costruite le strategie della stagione dettate dal presidente Stirpe e dal direttore Angelozzi.

Sabato (ore 14) sale a Frosinone un Bari forte e ferito. Una squadra che in questa parte iniziale del campionato è lontana parente di quella che perse 1-0 in amichevole al ‘Benito Stirpe’ in agosto. Poi si viaggia a Cosenza, una squadra ancora poco decifrabile ma che viaggia a -1 dall’Ascoli. Quindi il Perugia in casa, l’Ascoli fuori e la corazzata Cagliari in casa. Niente tabelle di marcia, una partita alla volta cercando di continuare a far valere il fattore casalingo e giocando sempre con la stessa intensità mostrata sempre finora, anche nelle due sconfitte di Cittadella e Benevento.

Mauro Balata (Foto: Canio Romaniello / Imagoeconomica)

Nel frattempo il presidente della Lega di serie B, Mauro Balata, ha parlato di riforme e, in una maniera più ampia, di maggiore attenzione verso la serie B da parte del Governo all’interno della riunione dell’ultimo Consiglio Federale. Riforme non più rinviabili, anche legate alla situazione contingente che si è venuta a creare con le incertezze dovute alla pandemia ed ora con i costi alle stelle per l’energia. Necessità di riforme che comunque parte da lontano, dai rapporti con la serie A, con la mutualità sempre tra i temi più caldi e la sostenibilità generale. E che riguardano anche le retrocessioni che attualmente sono 4 dalla serie Cadetta.

La Ternana vola, crollano Reggina e Bari

Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana capolista

Cade il Benevento che passa dal 2-0 in casa con la Ternana al 2-3. Cannavaro vede le Streghe, dal suo arrivo nemmeno una vittoria e i sanniti a -1 dalla zona playout. Dall’altra parte la Ternana va a gonfie vele grazie alle reti di Sorensen, Pettinari e Di Tacchio. Il Parma si rimette in scia grazie al 2-0 alla Reggina, vittoria che parla straniero con i gol del terzino Osterwolde e di Valente. La squadra di Pecchia ha fatto esordire tra i pali il giovanissimo Corvi, alle spalle di Buffon e Chichizola crescono belle speranze per il calcio italiano.

Dicevamo del Bari che dopo i festeggiamenti per il premio consegnato all’attaccante Cheddira prima della gara davanti a 32.000 spettatori, esce dal campo con la prima sconfitta stagionale: l’Ascoli passa 2-0 al San Nicola, anche una rete annullata ai marchigiani di Bucchi che si tira fuori dalle pastoie di una classifica che si stava facendo complicata.

Dimissioni-bis per Baldini, esonerato Giannitti

Moreno Longo, allenatore del Como

Il Genoa vince anche in 10 uomini a Cosenza, 1-2 e silani di nuovo contestati. Brutto rovescio del Como a Modena, i canarini di Tesser calano la manita (5-1), il difensore Pergreffi segna i primi due gol ma soprattutto il Como – contestato dai tifosi al seguito – prende tutte le reti dopo dormite dentro l’area piccola. Longo ha chiesto scusa ai tifosi, si è assunto le responsabilità che probabilmente sono in capo alla costruzione di un organico con tante ‘stelle’ o presunte tali. Ma la B è un Vietnam e bisogna sapersi sporcare, versare lacrime, sangue e sudore per non ‘morire’.

Il diesse Marco Giannitti

Il ko del Perugia con il Sudtirol (1-2, decide l’ex perugino Carretta), costringe alle dimissioni Baldini (la seconda in tre mesi dopo quelle di Palermo) e all’esonero del ds Giannitti. Rivoluzione guidata dal patron Santopadre che ha così richiamato alla guida del Grifo il tecnico Castori che era stato sollevato dall’incarico 3 partite fa dopo la sconfitta nel derby con la Ternana.

Non va meglio al Palermo per Corini: non gli è bastato andare sul 3-1 col Pisa in casa, Gliozzi e Tramoni firmano il 3-3 ma da notare il gran gol di Touré dell’1-1. Muove la classifica la squadra rosanero ma è un brodino caldo che da quelle parti, con la temperatura ancora estiva, non fa bene. Esulta D’Angelo, 4 punti in 2 gare dal suo rientro. La Spal con De Rossi ottiene un punto a Cittadella ma a recriminare è la squadra di casa. E per finire non va bene al Brescia, sconfitto anche a Cagliari (2-1): Rondinelle senza il tecnico Clotet e il ds Perinetti (influenzati) e con Cellino che è tornato nella sua terra ma non ha potuto gioire.