Quegli operai e pensionati che hanno una banca

Operai, impiegati, pensionati: sono loro gli insospettabili azionisti che costituiscono un nucleo importante nel capitale BpC. Hanno comprato le azioni come forma di investimento anni fa. Chi sono e cosa fanno. E quanto prenderanno quest'anno come dividendo.

Ci sono storie invisibili nonostante siano sotto gli occhi di tutti. Nonostante abbiano una sede con l’insegna luminosa in pieno centro. Nonostante le centinaia di persone che ci entrano ogni giorno a qualunque ora. Nessuno di loro ha mai visto cosa c’è sotto la Banca Popolare del Cassinate. Non al piano interrato, nel quale i film anni Settanta raccontano che le banche hanno caveau e inaccessibili camere blindate. Bensì nelle sue fondamenta: quelle sulle quali è stata costruita 66 anni fa. È una storia invisibile che sta nascosta tra i numeri e le parole della relazione con cui anche quest’anno si dà il via libera alla divisione degli utili tra i soci.

Il segreto sotto gli occhi di tutti

Il logo della Banca Popolare del Cassinate al centro del tavolo del CdA Foto A.S. Photo / Andrea Sellari

Chi è il ‘padrone’ della Banca Popolare del Cassinate? Per decenni l’istituto è stato associato alla figura del suo storico presidente Donato Formisano, scomparso di recente. Ma in realtà ne era ‘solo‘ il presidente, ne era uno dei soci: ci era entrato giovanissimo insieme ad altre 46 persone, mettendo lì i soldi che guadagnati comprando a 17 anni un garage, andando al liceo di mattina e studiando nel garage di giorno.

Ad eleggerlo era stato il Consiglio d’Amministrazione. A sua volta eletto dall’assemblea dei soci. Ma chi sono quei soci? La gente più ricca di Cassino e dei centri vicini, sono convinti in tanti. È questo il segreto: un nucleo fortissimo di soci che sta alla base della Bpc sono operai, impiegati, pensionati, piccoli professionisti. Hanno investito lì i loro risparmi.

Quanti sono e quanto costa essere uno di loro. Il Bilancio 2019 indica che il patrimonio della Bpc è diviso in 11.054.066 azioni ordinarie del valore nominale di 5 euro ciascuna

Ma è la storia di quegli azionisti a colpire. Perché sono tutt’altro che banchieri, non è gente che ha a che fare con la finanza, quasi mai si tratta di persone che sfogliano il Sole 24 Ore per capire coma andrà la Borsa. Ci sono nonni che hanno comprato quelle azioni per i nipoti, scommettendo sul fatto che avrebbero fruttato più dei classici Buoni Postali. Ci sono famiglie che hanno puntato lì per pagare il ratone del mutuo di casa o la rata della macchina. Molti sono ex operai Fiat che con la banca avevano costruito la loro prima casa.

Il dividendo 2020

La sala del Consiglio d’Amministrazione Bpc

L’altro giorno c’è stata la ripartizione del dividendo 2020. Nonostante la crisi la Bpc è riuscita a sviluppare utili. In che modo? Sempre dalla relazione si scopre che gli utili da dividere tra i soci ammontano a 4.863.789 euro. Diviso per i circa 11 milioni di azioni fa circa 45 centesimi di utile ad azione. Facendo un esempio a spanne: se ho investito 5mila euro ho comprato circa mille azioni, ricavandone più o meno 450 euro in un anno.

Come ha fatto Bpc a raggiungere quegli utili nonostante il Covid. La relazione spiega che nel corso del 2020 sono stati creati servizi ed offerte tarati proprio sull’emergenza covid. Scorrendo l’elenco dei prodotti si trovano nuove formule di finanziamento, soluzioni per la sospensione del pagamento delle rate del mutuo, strumenti per agevolare i pagamenti digitali.

Si torna a dividere

«In questo anno – spiega il Presidente Vincenzo Formisanoabbiamo dato il meglio per cercare di sostenere il nostro territorio e posso dire con soddisfazione che i risultati del bilancio 2020 hanno premiato i nostri sforzi. La Banca ha rafforzato il proprio patrimonio, ha ridotto i rischi e ha incrementato la propria presenza sul mercato, riconfermandosi banca popolare leader del territorio. Ancora una volta, nella classifica redatta annualmente da Milano Finanza e Italia Oggi e pubblicata nell’Atlante delle Banche Leader, la Banca si posiziona ai vertici nel Lazio, riconfermando una leadership che dura da anni». 

Il dato più importante è che si torna a ripartire gli utili. Bpc lo ha fatto ogni anno, tranne nel 2020. Perché? Il pagamento era stato sospeso su raccomandazione della Banca d’Italia. Sollecitava “a non distribuire i dividendi. In alternativa – spiega il presidente Vincenzo Formisano qualora fosse stata deliberata la distribuzione dei dividendi, di posticiparne il pagamento al 1 ottobre 2020, scadenza poi ulteriormente posticipata al 1 gennaio 2021. 

Il presidente Formisano con il rettore Giovanni Betta

L’Assemblea del 7 maggio 2020 ha approvato il bilancio 2019, ha stabilito di distribuire i dividendi ai soci, sospendendone il pagamento in applicazione delle Raccomandazioni dell’Organo di Vigilanza.

Una parte subito ed il resto a settembre

«Ora – ha annunciato ieri pomeriggio Vincenzo Formisanocon grande soddisfazione, comunico che, seppure entro i limiti indicati dalla BCE, la Banca Popolare del Cassinate, in virtù della sua solida posizione economico-patrimoniale e finanziaria, potrà procedere immediatamente al pagamento di una parte dei dividendi del 2019. I nostri Soci, dunque, proprio in questi giorni riceveranno un acconto del dividendo che spetta a ciascuno di loro».

Non solo. «Il saldo 2019, salvo diverse indicazioni dell’Autorità di vigilanza, sarà distribuito a partire dal 30 settembre 2021, insieme ai dividendi relativi all’annualità 2020, secondo quanto previsto nel Bilancio che sarà approvato nella prossima Assemblea. L’auspicio, dunque, è quello che l’ultimo trimestre del 2021 possa essere ricco di soddisfazioni economiche per tutti i Soci della BPC».