Quel Distretto del vaccino che la Ciociaria non vede

Catalent, Biomedica Foscama, Acs Dobafr, Thermo Fisher: un quadrilatero di eccellenza che la provincia di Frosinone potrebbe mettere a sistema per disegnare lo sviluppo futuro dopo il Covid. Nicola Zingaretti: “È fondamentale”. Ma dal territorio nessuno “squillo”.

Se esiste un’eccellenza in provincia di Frosinone, quella è rappresentata dal settore chimico-farmaceutico. Se esiste una possibilità di costruire ipotesi di rilancio concrete nel mondo post-Covid, quella è legata alle aziende che in provincia di Frosinone hanno le carte in regola per contribuire da protagoniste alle diverse fasi della produzione del vaccino.

Non è un caso che la Catalent, la Biomedica Foscama, la Thermo Fisher, l’Acs Dobfar fanno parte della ristretta cerchia (dieci in tutto) di imprese che il Governo Draghi ha individuato per provare a produrre vaccino in Italia. Eppure in Ciociaria è un tema che non scalda i cuori.

Un polo del vaccino

Nicola Zingaretti e Dario Franceschini (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Ci ha pensato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a ricordare quali sono le potenzialità del settore. Spiegando: “Il settore della farmaceutica e delle scienze della vita riveste da sempre nel Lazio un ruolo di primo piano in termini di valore, di occupazione, di investimenti, di export. Un settore con una forte propensione per l’innovazione, per la ricerca e per lo sviluppo”;

una spinta che, come Regione, non abbiamo mai mancato di sostenere, così come nel caso del consistente investimento di 130 milioni di euro di Thermo Fisher Scientific, che vede coinvolto lo stabilimento produttivo di Ferentino dell’azienda”.  (Leggi qui Benedetto Covid, Thermo Fisher investe 130 milioni a Ferentino).

Aggiungendo: “Un progetto, nel quale abbiamo creduto sin da subito e che prevede la creazione di nuovi posti di lavoro, anche nell’indotto”.

Tanti parlamentari, zero squilli

Foto: Saverio De Giglio / Imagoeconomica

Eppure, dal mondo politico ed economico locale, nessuno “squillo”. Nessuna sponda. Francamente non si capisce il perché di tanta distrazione. La provincia di Frosinone vanta un potenziale enorme per quello che potrebbe diventare il grande distretto del vaccino. Intanto perché il Covid-19 non scomparirà tanto presto e poi perché anche in futuro ci sarà bisogno di vaccini da produrre velocemente. Non sarà questa l’ultima pandemia.

Nicola Zingaretti conosce bene le potenzialità di questo territorio. Più di molti attori locali.