Quel documento di Bankitalia che stimola Bpc

Il documento di Bankitalia di aprile 22 che innesca la reazione di Bpc. Raccontata all'assemblea dei soci. Insieme ai numeri del bilancio e dei dividendi record

Aprile 2022, Bankitalia pubblica un documento di 17 pagine. Si intitola “Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali” e in apparenza è un opuscolo come gli altri. Invece segna l’inizio di una nuova stagione per il sistema bancario italiano. Perché per la prima volta viene detto ad un mondo che vive ‘commerciando‘ i soldi che c’è un mondo oltre il denaro e quel mondo si sta esaurendo. Per questo chiede al sistema delle banche di lavorare per un mondo più sostenibile e un’economia più green, per una società in cui la tutela delle fragilità e le pari opportunità siano valori centrali.

Valori. Introdotti in un sistema dove business is business e dove una frazione di centesimo moltiplicata per migliaia di operazioni al giorno fa un’infinità di soldi a fine anno. Quel documento cambia la prospettiva delle banche. Alle quali da quel momento si chiede di diventare la principale cinghia di trasmissione per la concretizzazione di questi principi e per la tutela dell’ambiente.

E quel piano per Environmental, Social, Governance diventa uno dei nuovi motori della Banca Popolare del Cassinate. È emerso durante l’assemblea dei soci chiamata ad approvare i conti del 2022.

La prospettiva diversa

Ad aprile 2022 Bpc sta ancora metabolizzando il lutto per la scomparsa dello storico presidente Donato Formisano. A quella data è morto da meno di un anno e mezzo e la banca si è solidamente attestata sul nuovo assetto che si è data spostando uomini, direttori, vice presidenti. Le cose vanno bene, le iniziative per fronteggiare la crisi innescata dal Covid funzionano, si mettono in campo le risposte alla speculazione sull’energia. I conti camminano ma a Cassino c’è l’impressione che manchi qualcosa.

E quel documento fornisce il segnale. È quel guizzo che caratterizzava Donato Formisano: fu lui, in tempi non sospetti, a volere che la ‘sua‘ banca avesse anche un animo sociale. Ai giovani che non capivano, ricordava che Bpc fu quella che finanziò la grande rivoluzione degli Anni 70: mentre le grandi banche sostenevano Fiat ed il suo sforzo per la realizzazione dello stabilimento da 12mila dipendenti a Piedimonte San Germano, Bpc sostenne quei lavoratori attraverso il ‘microcredito’ con il quale costruire una casa decorosa, far studiare i figli, innescare l’ascensore sociale.

«Impegnarsi nella tutela ambientale, nella promozione sociale e culturale non è una scelta dettata da un entusiasmo momentaneo» ha ricordato all’assemblea dei soci il direttore generale Roberto Caramanica. Spiegando che invece «riflette una precisa volontà, collocata nelle strategie aziendali, inserita nei piani operativi pluriennali e legata alla specifica vocazione di una banca popolare come la nostra».

I numeri del 2022 

È da lì che prendono spunto una serie di iniziative messe a terra nel 2022. E che hanno contribuito a raggiungere i risultati portati all’approvazione dell’assemblea dei 1903 soci della Banca Popolare del Cassinate.

Il conto approvato dai soci indica un utile netto (detratta l’imposizione fiscale) di 11,87 milioni di euro: l’assemblea ha approvato la distribuzione di dividendi per circa 6,5 milioni (pari a 0,60 euro per ogni azione, con un incremento del 36% sull’anno precedente) e l’accantonamento per la restante parte. Il patrimonio netto di bilancio della Bpc si attesta a 115,66 milioni. Il Cet1 Capital Ratio coincidente con il Tier 1 ratio e il Total Capital Ratio (ovvero il rapporto tra patrimonio e rischi bancari nell’investimento), ha raggiunto quota 22,79%, collocandosi ampiamente al di sopra dei requisiti patrimoniali richiesti dalla normativa.

Nel corso dell’assemblea, oltre al bilancio di esercizio è stato anche presentato ai soci il Report di sostenibilità: la Bpc lo redige in maniera volontaria già dal 2016. Misura l’impegno della banca sul territorio, non attraverso le performance economiche ma il sostegno allo sviluppo sociale e culturale, allo sport, alla formazione. 

   «La difficile situazione internazionale – ha analizzato il presidente Vincenzo Formisanonon ha rallentato l’azione della banca, che ha continuato ad operare secondo i suoi valori fondanti: vicinanza al territorio, sostegno a famiglie e imprese, sana e prudente gestione, legame con la tradizione e apertura all’innovazione».

Innovazione nella tradizione, guardando il mondo oltre i conti: esattamente quello che chiedeva il documento di Bankitalia.