Quel lungo colloquio tra Tajani, Abbruzzese e Ottaviani

A Fiuggi c'è stato un lungo conclave tra Tajani, Abbruzzese e Ottaviani. Nessuno di loro rivelerà mai i contenuti di quel confronto. Ma lì è stato tracciato il solco. E svelata la strategia

Il Parco Matusa rappresenterà l’alter ego del nuovo stadio, anche per importanza politica oltre che amministrativa.  Una volta realizzato, Nicola Ottaviani penserà alla possibilità di candidarsi al Parlamento. Perché secondo tutti i commentatori più autorevoli la prossima legislatura non durerà moltissimo. Mentre la prossima “ulteriore” potrebbe essere più… longeva.

 

E’ questo il motivo per il quale a Fiuggi, dopo il convegno in programma al Grand Hotel, sono rimasti per lungo tempo chiusi in tre in una stanza: il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il consigliere regionale Mario Abbruzzese e Nicola Ottaviani.

 

Nessuno di loro dirà mai di cosa hanno parlato e quali strategie siano state messe in campo. Di sicuro Mario Abbruzzese a Montecitorio entrerà il prossimo 4 marzo. Il resto è da vedere.

 

In teoria Ottaviani potrebbe candidarsi alle europee del 2019, quando però saranno passati due anni dal secondo mandato da sindaco. Molto dipenderà dal Parco Matusa, ma non solo.

 

Oggi non c’è un erede designato per la fascia di primo cittadino nel capoluogo. Ci sono tanti aspiranti, anzi troppi: Fabio e Massimiliano Tagliaferri, Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Carlo Gagliardi, Riccardo Mastrangeli. Chi fra loro potrebbe aggregare l’intero centrodestra come ha fatto Ottaviani? Nessuno.

 

I prossimi due anni serviranno a capire pure questo, con Ottaviani che in ogni caso avrà l’ultima parola su come individuare il prossimo candidato del centrodestra. Naturalmente con le primarie. Potrebbero venir fuori degli outsider. Oppure il centrosinistra potrebbe trovare perfino una soluzione.

 

Ma intanto per le prossime politiche, quelle successive al 2018, Silvio Berlusconi potrebbe davvero recitare il ruolo del padre nobile. Lasciando spazio ad Antonio Tajani, che nel frattempo non sarà più presidente del Parlamento di Strasburgo. Mario Abbruzzese e Nicola Ottaviani: loro lo scenario lo hanno già configurato.

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