Quel semaforo che dà il via libera alle polemiche

Il semaforo di Tecchiena mette a nudo il clima teso all'interno della maggioranza di centrodestra. Iannarilli accusa la 'sua' amministrazione. Il vicesindaco Addesse gli risponde: 'ritirati'

Massimiliano Pistilli

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Stop al dialogo, via libera ai veleni: è un semaforo che sta dando il via libera alle polemiche quello installato nella parte bassa di Alatri. È quello lungo la ex Statale 155, all’altezza di Tecchiena: a ridosso dello stesso snodo presso la Provinciale Santa Cecilia che poi si innesta sempre sull’ex 155.

Lì l’amministrazione del sindaco Maurizio Cianfrocca ha voluto un sistema capace di vedere e registrare ciò che accade. E spedire anche le multe a chi si comporta in maniera pericolosa. Glielo hanno chiesto i residenti: troppi incidenti a quell’incrocio. Ma anche troppe multe, ora che le telecamere sono accese giorno e notte. E vedono. E registrano. A puntare il dito è l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli che, almeno in teoria, di quella maggioranza fa ancora parte: “un impianto per fare solo cassa a danno dei cittadini

Ad avere qualche legittimo sospetto sulla reale posizione di Iannarilli è il vicesindaco Roberto Addesse. Che gli manda a dire: “Iannarilli si sveglia dal torpore e dopo un anno e mezzo di amministrazione torna a dare segni di vita attaccando a destra e a manca l’amministrazione Cianfrocca continuando a sostenere di farne parte

Il semaforo dei veleni

Il semaforo di Tecchiena

Tutto parte dalla richiesta fatta dal consigliere Iannarilli. Ha chiesto di sapere come stesse andando il sistema di telecamere installato a Tecchiena. Gli uffici comunali hanno fatto sapere che in meno di tre mesi sono state elevate multe per 433mila euro. Troppo per Antonello Iannarilli, che invece di puntare il dito sugli automobilisti indisciplinati lo punta sulle telecamere che li hanno incastrati Annunciando che si rivolgerà al Prefetto per “chiedere la sospensione degli impianti”.

Non è un attacco pretestuoso. Antonello Iannarilli ha sempre detto no agli autovelox ed agli impianti per elevare multe. Storica la sua battaglia ai tempi di quando era Presidente della Provincia nel bloccare le installazioni su tutte le strade provinciali della Ciociaria. E oggi come consigliere comunale di Alatri lo è ancora di più.

Spiega il perché. “Voglio che i cittadini di Alatri ringrazino prima di ogni altro il vice sindaco Roberto Addesse, il sindaco Maurizio Cianfrocca e gli assessori Kristalia Papaevangeliu, Umberto Santoro, Erika Santobianchi e Gianni Padovani. Sono loro che hanno voluto con la delibera di giunta dell’8/02/2022 l’installazione delle telecamere presso i semafori a Tecchiena”. Il dato delle sanzioni come emerso dal Comando della Polizia locale dopo apposita richiesta dello stesso Iannarilli. “In due mesi di attività delle telecamere, sono state elevate multe per € 433.321,69”>. Fondi che incassati potrebbero ridare dignità magari a qualche arteria dissestata.

Le domande di Iannarilli

Antonello Iannarilli e Francesco Rocca

La scusa dell’installazione è stata che all’incrocio si verificano numerosissimi incidenti e la cosa non è vera, come i fatti di cronaca degli ultimi anni confermano. Lì ci sono stati solo piccoli tamponamenti”

L’ex presidente mette in dubbio la corretta taratura dello strumento. “L’annuncio di Iannarilli. “Se fosse vera la favola che passano tutti con il rosso, avremmo avuto, in due mesi di attività, almeno qualche incidente. Ed invece neanche uno”, sottolinea Iannarilli. Che a questo punto chiede la sospensione dell’impianto. “Basta fare cassa con questo metodo! Basta continuare a mettere in serie difficoltà i cittadini. Chiederò personalmente al Prefetto di valutare la sospensione delle telecamere e la verifica dell’impianto”.

E le risposte di Addesse: “Ritirati”

Gli risponde il vicesindaco Roberto Addesse. Contestandogli di essere rimasto in silenzio fino ad ora solo per non pregiudicarsi la candidatura alle Regionali. Ma l’altra faccia di questo silenzio è il fatto di non avere fatto nulla per la sua città. “Il consigliere Iannarilli si sveglia dal torpore e dopo un anno e mezzo di amministrazione torna a dare segni di vita. Il suo piano di stare “buono” fino alle regionali forse sperando di poter contare anche sull’appoggio delle civiche presenti in maggioranza è venuto meno. Ed ora cerca di vendicarsi. Dimentica che se avesse collaborato con noi probabilmente i consensi ricevuti alle Regionali sarebbero stati molti di più”.

Il sindaco Maurizio Cianfrocca con il vice Roberto Addesse

Il vicesindaco respinge al mittente le accuse ricevute durante il penultimo Consiglio comunale: assicura che l’amministrazione non è succube del sindaco ma “ci si confronta e si discute sempre per il bene della città. Forse Iannarilli è abituato diversamente, basta ricordare i tempi dell’amministrazione Magliocca di cui ho fatto parte…”. Gli rimprovera di voler mettere i bastoni tra le ruote dell’amministrazione di cui fa parte e per di avere letteralmente bloccato gli uffici con le sue molteplici richieste di atti. “Fatto assolutamente legittimo per un consigliere. Ma se avesse seguito e fosse stato presente in questo anno e mezzo di silenzio probabilmente non avrebbe caricato così tanto gli uffici provocando inevitabili ritardi negli obiettivi che devono raggiungere”.

Addesse ricorda a Iannarilli che non voleva la candidatura di Maurizio Cianfrocca, poi rivelatasi vincente: “Non dimentichiamo quando in pubblico dichiarò che in caso di ballottaggio della coalizione Cianfrocca lui se ne sarebbe andato al mare. Per poi fare marcia indietro quando iniziò a fiutare l’odore della vittoria. Ma si sa, lui è fatto così”.

Il suggerimento finale: “Hai ricoperto ruoli politici ed amministrativi importanti. Sei stato deputato, assessore regionale, presidente della Provincia: lascia il tuo posto in Consiglio comunale ad un giovane della tua lista e dagli la possibilità di crescere. E questo soprattutto per il bene di Alatri che sembra davvero essere il tuo ultimissimo pensiero”.

Il semaforo politico

Il sindaco Cianfrocca con la sua maggioranza

Ormai tra Antonello Iannarilli (di Fratelli d’Italia) e la sua maggioranza guidata dal sindaco Maurizio Cianfrocca si è ai ferri corti. Ma il problema si è allargato e da personale è diventato amministrativo, crescendo ancora fino a diventare un problema politico.

Da ricordare infatti che solo qualche giorno fa l’intero gruppo consiliare di FdI supportato dal segretario cittadino ha chiesto un incontro con il sindaco per discutere di varie tematiche tra cui il rimpasto della Giunta. (Leggi qui: Fratelli d’Italia: “Cianfrocca, ora la verifica”).

Notizia che ha fatto sobbalzare più di qualcuno. Soprattutto nella sede della Lega che ha due Consiglieri e due assessori, mentre FdI ora ha 3 Consiglieri (con il recentissimo passaggio di Gianluca Borrelli) ed un solo assessore. Per decidere la data di questo incontro si stanno effettuando incontri ma tutti interlocutori. Modo curioso di fare politica. C’è attesa quindi per questo vertice ma il clima nella maggioranza che governa Alatri si fa sempre più teso. Al di là del semaforo di Tecchiena.

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