Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Due anni con l'accusa di essere un avvoltoio che guadagnava sul Covid. Non era così: il sistema ha funzionato e l'ha riconosciuto innocente. Ma chi paga per la gogna?
C’è qualcosa che non va nel nostro sistema dell’informazione.
Torniamo per un attimo ai giorni della prima ondata di Covid: non c’erano i vaccini, nemmeno si conosceva in che modo curare il nuovo virus. E, a dirla tutta, nemmeno i sapeva granché sul virus.
Le uniche cose che si sapevano erano quelle che da secoli sono alla base della lotta alle epidemie: lavarsi bene le mani, coprirsi naso e bocca, girare il meno possibile. Servivano mascherine, respiratori. E non eravamo minimamente attrezzati. Ci fu anche chi approfittò della situazione. Giornali e tv misero subito alla gogna i profittatori che si arricchivano alle spalle della gente.
Ci fu chi venne arrestato. Anche dalle nostre parti. È il caso dell’imprenditore Antonello Ieffi di Cervaro: finito al centro di una maxi inchiesta sulla fornitura di mascherine anticovid. L’accusa: turbativa d’asta per la fornitura dalla Cina di 3 milioni di mascherine, nell’ambito di un appalto da 15,8 milioni di euro.
Ieffi, dopo due anni, si è scoperto nulla aveva fatto di male: il fatto che gli veniva contestato, semplicemente ‘non sussiste’. Lo ha detto, in maniera definitiva, la Suprema Corte di Cassazione: ha annullato tutto, senza bisogno di ripetere alcun processo. Ha ravvisato nella sua condotta la buonafede e la trasparenza, chiudendo, così, definitivamente la questione.
La nostra posizione la conoscete: la magistratura ha il dovere di indagare, su chiunque, senza zone d’ombra; senza nemmeno alcuna pressione legata a possibili ritorsioni economiche. Ed il fatto che la Cassazione – cioè la magistratura – sia andata contro quello che lei stessa aveva ipotizzato, significa solo che il sistema funziona. Con tempi lunghi, meccanismi tortuosi, ma funziona.
Ciò che non funziona è la gogna mediatica nella quale nessuno ha il diritto di mettere nessuno Ieffi.