Quella guerra ciociara che Forza Italia e Cambiamo non possono permettersi

Foto © Imagoeconomica / Stefano Carofei

Nessun dubbio sul fatto che Pasquale Ciacciarelli e Gianluca Quadrini si detestano. Così come Claudio Fazzone e Mario Abbruzzese. Ma nel centrodestra nazionale Matteo Salvini non può permettersi “focolai”. E mantenerli accesi in provincia di Frosinone potrebbe indebolire l’intera coalizione.

Comunque la si veda, in provincia di Frosinone è impossibile pensare ad una convivenza politica pacifica tra Forza Italia e Cambiamo. Le ruggini sono tante e diffuse. Nel quadro di una coalizione di centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia riusciranno a portare i “duellanti” allo stesso tavolo, cercando di unire le forze quando si tratterà di concorrere per le comunali, le politiche o le regionali?

Secondo molti addetti ai lavori la manovra in atto potrebbe già essere quella di viaggiare lungo l’asse Lega, Fratelli d’Italia e Cambiamo. Estromettendo Forza Italia. (leggi qui Patto segreto per escludere Forza Italia dagli accordi).

Gianluca Quadrini

Ma è possibile? Perché Forza Italia in Ciociaria esprime comunque la maggioranza dei sindaci, degli assessori e dei consiglieri comunali. Oltre a sostenere, da protagonista, giunte importanti. Come quella di Frosinone. Però il problema è… a pelle. Nel senso che Claudio Fazzone e Mario Abbruzzese semplicemente non si sopportano. Ma non da adesso, da sempre.

Allo stesso modo non si sopportano Pasquale Ciacciarelli e Gianluca Quadrini. Ma non da adesso, da sempre. Tutto il resto viene a cascata.

A livello nazionale Matteo Salvini sta lavorando in un’ottica di centrodestra globale. Difficile possa permettere la presenza di focolai accesi sui territori. Con Giovanni Toti ha un rapporto forte. Ma pure, anzi di più, con Silvio Berlusconi. Il fondatore e leader di Forza Italia sta cercando di portare la Lega nella grande famiglia del Partito Popolare Europeo. Operazione non semplicissima, ma che comunque servirà a favorire un confronto.

Pasquale Ciacciarelli

Matteo Salvini, dalla fine dell’esperienza gialloverde, ha cambiato perfino look. Evidente che ha iniziato l’operazione di accreditamento verso le istituzione dell’Unione Europea.

In provincia di Frosinone i leader dei vari Partiti dovranno tenere presente il quadro nazionale. Perché altrimenti potrebbero diventare la “pecora nera” di una coalizione che vuole vincere tutto e dappertutto.