
La sfida a distanza tra Forza Italia e Lega nel Comune di Frosinone. Ma il predominio è delle civiche. Thaira Mangiapelo entrerà come consigliere e il Carroccio arriverà a quota tre esponenti. Da capire cosa accadrà con il primo “step” della staffetta riguardante la giunta
Cambiano ancora gli equilibri all’ interno della maggioranza di centrodestra all’ interno del consiglio comunale di Frosinone.
Alla prossima seduta farà il suo ingresso in aula Thaira Mangiapelo, prima dei non eletti nella lista di Forza Italia con 256 voti presi quattordici mesi fa. Subentrerà al compianto Enrico Straccamore, venuto a mancare pochi giorni fa all’ affetto dei suoi cari. (leggi qui Si è spento Enrico Straccamore, il galantuomo prestato alla politica)
E la Lega arriva a tre
Thaira Mangiapelo, però, adesso fa parte della Lega. È anche responsabile territoriale della commissione Politiche Sociali e Disabilità.
Il gruppo del Carroccio arriverà a tre consiglieri: Enrico Cedrone, Sara Bruni e Thaira Mangiapelo. Esattamente come Forza Italia: Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti e Riccardo Masecchia.
Insieme fanno il numero di esponenti della Lista Ottaviani: Alessandro Petricca, Gianpiero Fabrizi, Maria Rosaria Rotondi, Giovambattista Mansueto, Andrea Campioni e Francesco Trina, anche se quest’ ultimo sul sito del Comune riguardante i gruppi consiliari figura ancora nel “ Misto” .
Sei consiglieri hanno anche Polo Civico e Lista per Frosinone, unite ora da un patto federativo: Debora Patrizi, Claudio Caparrelli, Igino Guglielmi, Corrado Renzi (Polo Civico), Isabella Diamanti e Sergio Verrelli (Lista per Frosinone).
Poi ci sono Fratelli d’ Italia (Marco Ferrara) e Cuori Italiani (Carlo Gagliardi).
Il primo rimpasto
La geografia politica dunque muta, con la Lega che continua a crescere. E considerando i rapporti non idilliaci (è un eufemismo) con Forza Italia sul piano provinciale, questo potrebbe determinare ulteriori fibrillazioni.
Tanto più che il sindaco Nicola Ottaviani non sembra fare i salti di gioia per l’espansione del Carroccio.
Bisognerà vedere quello che succederà al primo step della staffetta prevista in giunta, a venti mesi dalle elezioni del giugno 2017. Si parla cioè di febbraio 2019. Il passaggio di testimone riguarda le cinque liste che hanno eletto un consigliere ciascuno. E cioè Alternativa Popolare, Cuori Italiani, Frosinone Capoluogo, Fratelli d’ Italia e Forza Frosinone.
La staffetta è parametrata su due “cambi” a 20 mesi e su uno a 30 mesi. Non soltanto: riguarderà anche esponenti delle varie liste in giunta e forse perfino le “quote rosa” .
La nuova mappa
Ma il fatto è che rispetto a un anno fa la situazione dei gruppi consiliari è cambiata non poco.
Le liste Forza Frosinone e Frosinone Capoluogo non hanno più consiglieri: sia Enrico Cedrone che Sara Bruni sono passati con la Lega. Dall’ inizio non ha più rappresenzanza in consiglio Alternativa Popolare, che pure esprime l’assessore Pasquale Cirillo. Infatti Francesco Trina subito si dichiarò indipendente e poi, qualche mese fa, ha annunciato la sua adesione alla Lista Ottaviani.
C’è la Lega, che non esprime assessori.
Nicola Ottaviani ha sottolineato più volte che intende rispettare tempi e modalità della staffetta, ma adesso non è semplicissimo. Perché il Carroccio potrebbe accelerare. Considerando pure gli appuntamenti elettorali all’ orizzonte: le provinciali e le europee.
Maggioranza non a rischio
Il nodo del contendere non riguarda la tenuta della maggioranza (la Lega ha ribadito il pieno appoggio al sindaco), ma gli equilibri nel centrodestra. Particolare per nulla di poco conto, specialmente in prospettiva.
Gruppo unico del centrosinistra, altra frenata
Qualche settimana fa sembrava imminente la costituzione di un gruppo consiliare di centrosinistra. C’erano stati diversi contatti e incontri, soprattutto tra i consiglieri Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi, Alessandra Sardellitti (Pd) e Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune). Cercando di coinvolgere anche altri.
Il progetto di rilanciare la coalizione in questo modo rimane, ma sull’opzione di un gruppo unico si registra l’ ennesima frenata.
Probabilmente anche perché il Partito Democratico sta cercando di approfondire la questione al proprio interno. Anche perché ci sono le elezioni provinciali alle porte e il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli potrebbe essere candidato come consigliere.
È evidente che i Dem cercheranno un approccio unitario e l’ argomento è già oggetto di dibattito all’ interno del circolo cittadino. Fra le altre cose anche l’appuntamento più ravvicinato riguardante le elezioni per la presidenza della Provincia hanno una valenza politica importante. Con il centrosinistra chiamato a raccolta per la conferma di Antonio Pompeo.
In attesa dei calcoli sul voto ponderato, infatti, la sensazione è quella di un sostanziale equilibrio tra le coalizioni di centrodestra e centrosinistra a livello di amministratori. E con il voto ponderato, soprattutto nei Comuni più grandi, è facile individuare eventuali voti che dovessero venire a mancare.
Un elemento da considerare.