Quelli che fanno i soldi sulle spalle dei bambini e quelli che dicono no

Potenti e deboli. Re che hanno paura dei bambini. Fino a non avere remore a sfruttarli, ucciderli, guadagnare sulle loro spalle. Poi ci sono quelli che scelgono di non starci. Ecco come si legge la storia dei Magi

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. (Mt 2,12)

I racconti di Natale, o meglio della Natività, ci appaiono spesso sereni, tranquilli, emananti dolcezza. In realtà non sono loro ad essere rasserenanti ma è tutta la tradizione che è stata costruita successivamente. Quella dei pittori, dei romanzieri, dei film, che ci racconta di una natività tranquilla, in cui cantano gli angeli, in cui ci sono i pastori che arrivano chiamati dal canto angelico, tutti episodi ricordati nei Vangeli ma di cui ci sfugge la drammaticità profonda.

E anche l’ultimo episodio, quello dell’adorazione dei Magi, è solitamente rappresentato in una maniera splendida: bellissime vesti, la Madonna come se fosse una regina, la stalla trasformata in una reggia. Invece il viaggio dei magi è intanto una grande scommessa: queste persone (la tradizione dice che sono tre ma chissà…) scommettono la loro esistenza per seguire un segno. Una stella è apparsa in cielo, il luogo dove vivono le divinità e loro sono convinti che possa indicare la strada da seguire.

I bambini che terrorizzano i re

Immagine: OpenClipart-Vectors

Con perseveranza e fatica seguono la stella e arrivano fin nei pressi di Gerusalemme: qui vanno a chiedere aiuto alle autorità. Vogliono sapere se sono a conoscenza del fatto che un Re sia nato ed ecco che si scontrano subito con il potere e il timore del potenti di perderlo. Di fronte ad Erode, e alle sue melliflue proposte hanno una scelta da fare obbligatoriamente: inchinarsi all’autorità, stare al gioco del potere che vuole eliminare ogni ostacolo anche soltanto come una minaccia. Che pericolo può costituire un bambino per Erode?

Eppure il re di fronte a quel bambino è terrorizzato e deve organizzare tutto per cercare di eliminarlo, anche a costo di commettere una strage.

Cerca subito di ingannare i Magi e chiede loro: Fatemi sapere dove si trova in modo che possa venire ad adorarlo. I Magi perciò devono scegliere, come tutti quanti noi siamo chiamati a decidere da quale parte stare nel momento in cui ci troviamo di fronte ai tanti Erodi che riempiono le nostre esistenze.

Quelli che fanno i soldi sulle spalle dei bimbi

Sono coloro che non hanno nessuna esitazione nel passare sopra la vita dei bambini pur di fare soldi, di utilizzarli come forza lavoro a basso costo per lucrare ancora di più, sono quelli che non si preoccupano dei bambini che muoiono di fame o di quelli che non hanno le medicine sufficienti per curare malattie che nel mondo occidentale non esistono più.

Fanno lo stesso ragionamento di Erode che pensa di eliminare un bambino perché qualcuno gli ha detto che quella nuova vita può essere un pericolo. Anche da noi tanti Erodi fanno così: non si commuovono di fronte alle tragedie di tanti bambini ma sono disposti a passare sopra la loro coscienza pur di non correre il minimo rischio per le proprie certezze.

Noi siamo chiamati a scegliere se seguire la strada che Erode ci ha indicato o se andarcene anche noi per un’altra strada.

(Leggi qui qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).