Quello che Zicchieri non vuole capire. Ma anche gli altri

I migranti fermati in mare da Salvini stanno logorando il Governo. Al punto da mobilitare si sostenitori del vice premier. Ma si continua a non vedere il vero problema: nel 2050 in Africa ci saranno 2,5 miliardi di abitanti. Le troppe visioni di parte. La soluzione Tajani.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

È lo stesso fenomeno che colpì il Fuhrer asserragliato nel Reichstag di Berlino ormai assediata dalle truppe russe del generale Vasilij Ivanovič Čujkov. Circondato dal suo stato maggiore, Hitler esaminava le mappe e – ignorando le indicazioni che gli arrivavano dai generali Keitel, Jodl, Krebs, e Burgdorf – dettava strategie con cui ribaltare il fronte puntando su divisioni che ormai non esistevano più. 

Si chiama ‘percezione selettiva’. In Psicologia della Comunicazione è quel fenomeno in base al quale, di un discorso recepiamo solo ciò che vogliamo. Selezionando e percependo ciò che va a conferma dell’opinione che ci siamo già fatta. Ignorando il resto.

È il fenomeno che nei giorni scorsi ha colpito il senatore Massimo Ruspandini. Che a capodanno ha pubblicato un manifesto su Facebook evidenziando che il primo nato dell’anno in provincia di Frosinone fosse figlio di due cittadini cinesi. Che fossero radicati a Ceccano da anni, con la loro attività, poco importa.

Un po’ la stessa percezione che in queste ore ha spinto l’onorevole Francesco Zicchieri a pubblicare un altro manifesto: di sostegno a Matteo Salvini, ricordando che sono stati gli elettori a dirgli – con il loro voto – di bloccare la nave con i disgraziati che stanno vivendo da giorni l’inferno in mare aperto dopo avere subito violenze e torture prima di potersi imbarcare.

Quello che non percepiscono 

C’è un dato che Francesco Zicchieri, con gli altri esponenti leghisti ed i loro sostenitori, non stanno percependo.

È un dato evidente, innegabile e soprattutto incontrovertibile: entro il 2050 l’Africa raddoppierà la popolazione, raggiungendo 2,5 miliardi di abitanti. È in atto una mutazione epocale dei flussi demografici.

Anche se alcuni ministri di questo Governo hanno dimostrato di non apprezzare gli scienziati, non occorre comunque un genio per capire cosa accadrà. Lo scenario è elementare: su una sponda del Mediterraneo ci sono 2 miliardi e mezzo di persone affamate e dall’altra parte ci sono 741 milioni di persone (la popolazione dell’Europa) che banchettano.

Solo non vedere, non percepire la realtà, può far credere che la soluzione sia fermare una nave con 49 disperati.

La realtà da percepire

Occorre una risposta sistemica. Proprio per questo è incomprensibile la reazione avuta dal nostro governo la scorsa estate: quando il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani avvertì con chiarezza: «Bisogna affrontare subito la questione migranti: rischia di venire giù tutta l’Ue». 

Chiese un piano Marshall per l’Africa e stabilità per la Libia. Sollecitò un concreto passo in avanti verso i rifugiati ed un piano di ricostruzione delle infrastrutture dell’africa sub sahariana. Disse che era necessario «nel bilancio 2021-2027 aumentare le risorse destinate ai migranti».

Solo rendendo l’Africa un posto migliore sarà possibile evitare la catastrofe. Ma occorre capacità di visione. Senza condizionamenti selettivi.

E quella che non si può negare

C’è anche un’altra realtà che non può essere negata. Ed un’altra percezione selettiva. Che colpisce in questo caso il fronte opposto a quello leghista. C’è l’errata convinzione che tutti i migranti siano bravi ragazzi in fuga dalla fame e dalla guerra. Non è così. È una percezione errata tanto quanto quella salviniana.

Ciò che arriva, spesso non è la crema: in una zattera che affonda è molte volte il più forte a sopravvivere. Non il più bravo.

Qualcuno sostiene che dovremmo ‘filtrare‘ come ha fatto la Germania, scegliendosi gli ingegneri siriani. O come hanno fatto gli Stati Uniti. Anche qui la verità sta nel mezzo: i disperati si accolgono tutti. Ma i criminali devono essere respinti.

Allo stesso modo in cui era errato pensare che ad accogliere quei migranti fossero frotte di buoni samaritani caritatevoli. Nulla di più sbagliato. Al contrario, ci sono stati casi di criminali profittatori: sciacalli pronti ad arricchirsi sulla disperazione degli altri. Sui quali qualche procura ha acceso i riflettori in varie parti d’Italia.

Non per questo però si deve negare l’amorevole accoglienza offerta senza riserve da tantissime nostre realtà.

Non si può guardare in maniera selettiva. Non si può percepire solo ciò che ci fa comodo.

E per non farci mancare niente

Non finisce qui. C’è un’ultima percezione sbagliata. È quella di una parte dei migranti che finalmente sono riusciti ad arrivare dall’altra parte del Mediterraneo.

Per molti di loro è il Sei al Superenalotto, il biglietto del primo premio alla Lotteria Italia. Ci sono clan che raccolgono soldi per anni e pagare così il ‘biglietto’ ai giovani del villaggio con cui tentare la traversata. Che non è proprio la stessa cosa di un posto sulla Tirrenia. Quel viaggio è fatto di violenze stupri, torture, sevizie, ricatti. A Frosinone, chi ha voluto ascoltare quelle voci, ha raccontato l’inferno. (leggi qui Reclusi e torturati sotto terra: l’incubo dei migranti della Diciotti rifugiati a Frosinone)

È per questo che molti di quei migranti hanno la percezione che ‘casa nostra‘ sia una sorta di Disneyland nella quale tutto è possibile, tutto è lecito, tutto è concesso. La vedono così, la percepiscono in questo modo. Sbagliando. E suscitando la nostra rabbia di fronte al loro comportamento, come se avessero vinto, come se fossero costantemente in vacanza. Mentre noi ci spacchiamo la schiena.

Non possiamo capirli, non possono capirci, fino a quando restiamo attaccati alle nostre percezioni.

È fino a quando non ci libereremo di queste percezioni selettive che rimarremo nella posizione sbagliata. Zicchieri con i leghisti, il Piddì con i buonisti, i migranti che hanno fatto Sei. E anche chi vi scrive.