Quindici fantasmi alle elezioni comunali di Cassino

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Quindici elettori fantasma: non sono andati a votare eppure qualcuno è andato al posto loro al seggio, ha preso la scheda ed ha espresso la sua scelta per il sindaco di Cassino. Non hanno presentato il documento di riconoscimento: sono stati identificati come ‘persona conosciuta’. In realtà, le persone che rispondevano a quel nome ed a quel cognome non si sono mai spostate di casa il giorno delle elezioni. Non sono andate a votare né il giorno della scelta del sindaco né il giorno del ballottaggio. A sospettarlo sono le indagini che stanno svolgendo i carabinieri della compagnia di Cassino, su delega del sostituto procuratore della Repubblica Roberto Bulgarini Nomi.

Le indagini sono partite pochi giorni dopo la proclamazione dei vincitori. E’ stata una segnalazione alla Procura ad evidenziare l’insolito aumento dei votanti in una precisa sezione, tra le ore 22 e le ore 23. Ed i magistrati hanno avviato gli accertamenti.

In quella località, hanno cominciato a bussare alle case dei residenti, domandando se fossero andati a votare ed a che ora. Una quindicina di persone hanno risposto che a loro non importa nulla né del sindaco né del presidente della Repubblica e non sono andati a votare proprio nessuno.

Eppure, a meno che non si tratti di un equivoco, dai verbali risulta che qualcuno abbia votato a nome loro. Non ha esibito alcun documento di identità perché chi doveva pretenderlo ha detto di conoscerli di persona. Forse si è confuso.

Se sia così, saranno le indagini a stabilirlo. Il caso più emblematico è quello di un signore emigrato in Svizzera. Anche lui risulta abbia votato per il sindaco. Si al primo che al secondo turno. Ma lui giura di non essersi mai mosso dalla Svizzera.