Raggi, un macigno sulla strada dell’intesa tra Pd e Cinque Stelle

Foto © Imagoeconomica, Rocco Pettini

Ancora una volta la sindaca di Roma si mette di traverso sulla delicata questione dei rifiuti. Ma a questo punto la posta politica in palio è più grande: si tratta del Governo, della maggioranza, delle future elezioni.

Il problema del dialogo tra Pd e Cinque Stelle riguarda Virginia Raggi. Sicuramente a Roma, sicuramente nel Lazio, ma molto influisce anche nel panorama nazionale.

Il presidente Nicola Zingaretti, che è anche Segretario Nazionale del Pd, l’altro giorno ha commentato così l’approvazione del Piano rifiuti: “La Regione ha fatto il suo dovere. Ora basta furbizie. Tutti si devono assumere le proprie responsabilità per una gestione green del ciclo”. (leggi qui La Regione mette Roma con le spalle al muro: obbligata a farsi discariche e impianti).

La reazione della sindaca Virginia Raggi è stata questa: “L’unica furbizia è quella del tuo piano regionale: Roma e i suoi tre milioni di abitanti non meritano altre discariche e tmb nella loro città. Non rispetti nemmeno la parola data”. (leggi qui Rifiuti, il Lazio approva il piano: che cosa significa per Roma e la Regione).

Virginia Raggi © Imagoeconomica, Alessia Mastropietro

Da quanti anni le province del Lazio, altre località italiane e perfino straniere si fanno carico di assicurare lo smaltimento dell’immondizia di Roma? Da quanti anni ciò che vale dappertutto (vale a dire che ogni provincia chiude il ciclo nel proprio territorio) non vale per Roma? Quante emergenze rifiuti (cassonetti stracolmi e immondizia in strada) sono state affrontate e risolte nella Capitale in questi anni?

La sindaca Virginia Raggi ha sicuramente interpretato la linea del Movimento Cinque Stelle, ma adesso la situazione è cambiata, perché sul piano politico senza un’alleanza tra Pd e Cinque Stelle il centrodestra vincerà tranquillamente. Il che è perfino normale.

Nicola Zingaretti sta cercando di scongiurare questa eventualità, ma le Regionali di settembre saranno un ottimo termometro. Con Pd e Cinque Stelle divisi sarà complicato evitare una sconfitta e a quel punto Matteo Salvini e Giorgia Meloni avranno tutto il diritto di chiedere elezioni politiche anticipate.

Più volte in questi anni ci sono stati momenti nei quali un accordo nel Lazio tra Pd e Cinque Stelle è apparso a portata di mano. Con Roberta Lombardi che ha spesso tentennato, ma poi anche aperto. Il macigno insormontabile è stato rappresentato dalla sindaca Virginia Raggi. Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio, ha mostrato la possibile soluzione: intesa Pd-Cinque Stelle. Ma senza la sindaca di Roma. (leggi qui Il no di Leodori a Raggi. Ma non al M5S).

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