Rassegnati a stare insieme. Altrimenti arriva Draghi

Pd, Cinque Stelle e Italia Viva si detestano, ma non possono far altro che sostenere Giuseppe Conte. Intanto Matteo Salvini cambia idea sul Governissimo per non lasciare spazio a Giorgia Meloni.

Il leader della Lega Matteo Salvini a Mezz’ora in più su Rai3, si è schiera tocontro l’ipotesi di un governissimo guidato da Mario Draghi. Dicendo: «Dopo questo governo l’unica scelta è dare la parola agli italiani: gli italiani oggi hanno terribili preoccupazioni, pensiamo agli autonomi e alle partite Iva che non sanno quando possono riprendere. Non penso a giochini politici, entra Renzi, esce Renzi, ma non stiamo in una partita di calcio. O c’è un Governo o ci fidiamo degli italiani».

È l’ennesimo cambio di rotta adel Capitano leghista: gli è successo spesso in quest’ultimo anno. Ma la situazione resta comunque assai complicata. Il Governo sta andando avanti a colpi di decreto e di fuoco amico.

Matteo Salvini © Imagoeconomica, Alessia Mastropietro

Il Movimento Cinque Stelle è rimasto in mezzo al guado della transizione per via dell’emergenza Coronavirus. Vito Crimi doveva essere un capo a tempo, invece rimarrà a lungo. Le correnti interne non sono scomparse e la vicenda della liberazione di Silvia Romano ha confermato gli attriti insuperabili tra il premier Giuseppe Conte e il ministro degli esteri Luigi Di Maio. Nei sondaggi è in crescita, ma il punto è che il rapporto con il Partito Democratico rimane conflittuale.

Nicola Zingaretti da parte sua sta provando in tutti a mondi a blindare esecutivo e maggioranza. Riuscendoci tutto sommato. Ma rimane la “mina” Italia Viva. Matteo Renzi minaccia la crisi ad ogni appuntamento, ma poi non strappa. Che alternative avrebbe?

Nel centrodestra Matteo Salvini sa che una parte importante della Lega (da Giancarlo Giorgetti a Luca Zaia) sarebbe favorevole ad un esecutivo Draghi, ma sa pure che in questo modo andrebbe a cedere altro terreno ad un’alleata come Giorgia Meloni, che sta portando Fratelli d’Italia su vette impensabili. Non può permetterlo. Forza Italia di Silvio Berlusconi si sta smarcando moltissimo in questi ultimi mesi, ma comunque non può uscire dal perimetro del centrodestra.

In queste condizioni i partitini Governo (Pd, Cinque Stelle e Italia Viva) sono “rassegnati” ad andare avanti. Mentre Lega e Fratelli d’Italia preferiscono invocare le urne. Mario Draghi, se la situazione non cambia, non ha alcun interesse ad avventurarsi su un percorso complicato e pieno di trappole. Punterà direttamente al Colle.

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