Ravaglia, l’allievo di Pagliuca vuole chiudere la porta del Frosinone

Il neo giallazzurro è stato allenato per diversi anni dall’ex estremo difensore di Sampdoria ed Inter. “Ha personalità, un grande fisico ed ampi margini di miglioramento”, ha detto il vice-campione del mondo 1994

Alessandro Salines

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È stato a “bottega” da un maestro illustre come Gianluca Pagliuca, 592 gare in Serie A e lo storico scudetto con la Sampdoria oltre che i trionfi in Europa (Coppa delle Coppe e Coppa Uefa) e l’argento ai Mondiali del 1994. Federico Ravaglia, classe 1999 come Gigio Donnarumma, neo portiere del Frosinone, è arrivato in Ciociaria al posto di Francesco Bardi e con grandi aspettative.

Per il portiere, cresciuto nel settore giovanile del Bologna, si tratta di un’occasione importante per dimostrare il suo valore in un campionato difficile come la Serie B e magari tornare in Emilia per recitare un ruolo da protagonista. Ma nel calcio non si può escludere nulla e chissà se il suo futuro non possa essere anche al Frosinone che lo ha inseguito a lungo.

L’ho allenato nelle under 15-16-17 e nella Primavera del Bologna e quindi lo conosco come le mie tasche – ha detto Pagliuca in un’intervista – Federico ha personalità ed un fisico importante che nel calcio aiuta. Può diventare un portiere molto forte”. 

LE “STELLINE” DI CASTEL MAGGIORE

Federico Ravaglia

Ravaglia ha iniziato a giocare nella Polisportiva Progresso. Con lui c’era il bomber del Sassuolo Giacomo Raspadori, fresco campione d’Europa. A Castel Maggiore per tutti sono le “stelline”. Federico era ambitissimo dalle squadre di basket della zona per via dell’altezza (oggi è alto 1,96 metri) ma lui ha sempre preferito il calcio seguendo le orme del papà Leonardo, portiere dilettante e dirigente della Progresso.

Nel club bolognese ha mosso i primi passi ma si notava che era un predestinato. “Negli allenamenti provavo a metterlo in difficoltà con tiri molto angolati però li parava tutti – ha raccontato a gazzetta.it Maurizio Ruberto, il suo primo tecnico – Gli scout del Bologna ben presto lo hanno notato”.

Federico viene ricordato per la sua umiltà ed educazione. “A fine allenamento mi aiutava sempre a mettere a posto i palloni”, ha ricordato mister Francesco Filippini. Per alcuni anni ha giocato insieme al fratello gemello Alessandro, difensore attualmente in forze alla Vadese Sola Luna (Eccellenza emiliana). Tra i due c’è un legame molto solido.   

IL BOLOGNA E L’ESORDIO IN SERIE A

Nel settore giovanile rossoblu ha fatto tutta la trafila. A Casteldebole ha imparato il mestiere da Gianluca Pagliuca che ha sempre avuto parole importanti per Federico. “Ha ampi margini di crescita – ha detto spesso l’ex portiere di Samp ed Inter – E’ alto e magro con gambe lunghissime. Deve migliorare la rapidità come tutti quelli alti più di 1,95. Può ricordare Sebastiano Rossi”.

Gianluca Pagliuca

Dopo le giovanili, è andato in prestito al Sud Tirol e al Gubbio. La stagione scorsa è stato in prima squadra. Ha collezionato 4 presenze in Serie A con un debutto da dimenticare contro la Roma al “Dall’Ara”. Con Skorupski out, avrebbe dovuto giocare l’esperto Da Costa che invece ha suggerito a Mihajlovic di lanciare Ravaglia. Un esordio a dir poco difficile: 5 gol subiti in 45’ ed infortunio alla caviglia. Una mazzata che avrebbe potuto spezzare le ambizioni di tanti giovani.

Ed invece Ravaglia ha saputo reagire, rialzarsi e riconquistare la fiducia di Mihajlovic. Tanto da tornare in campo contro l’Inter giocando tra l’altro una buona partita. Nel finale le altre due presenze con Genoa e Verona. “Ravaglia è un tipo tranquillo ed ero convinto che si sarebbe ripreso – ha sottolineato sempre Pagliuca – Ma è stato bravo e coraggioso anche Mihajlovic a non chiudergli la strada. Sinisa con i giovani ci sa fare e non a caso ha lanciato Donnarumma”.

IL FROSINONE

Ravaglia raccoglie l’eredità di un portiere forte ed esperto come Bardi. Si giocherà il posto con Victor De Lucia, prelevato dalla Feralpi Salò il 2 luglio. Spetterà a Grosso la scelta tra due portieri giovani e smaniosi di mettersi in luce. La concorrenza nel calcio fa bene e la società spera che sia così anche stavolta. (Leggi qui Bardi, l’uscita più bella: “Il Frosinone nel mio cuore”).

Federico è pronto a dare tutto se stesso. “Non è mai facile lasciare quella che per me è sempre stata casa – ha scritto sul suo profilo instagram – Questa stagione ho deciso di accettare una nuova sfida stimolante per potermi mettere in gioco, non vedo l’ora di iniziare”.    

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