I misteri delle percentuali: nemmeno quelli del Si si sono votati

La politica c’è entrata poco o niente. Oppure i politici hanno fatto campagna elettorale in una direzione e votato nell’altra. Non si sfugge. A dirlo è l’analisi del voto referendario Comune per Comune in provincia di Frosinone.

Il dato provinciale è 68-32 per il No. Per capire quanto sia stata netta la bocciatura è sufficiente confrontare il dato con quello nazionale: in Italia Renzi ha perso ‘solo’ 60-40.

A Frosinone città è finita 69-31. E’ lo stesso risultato registrato a Cassino e anche a Sora. Ci sta: le tre città più popolate in provincia sono tutte governate da un centrodestra, guidate da Nicola Ottaviani, Carlo Maria D’Alessandro, Roberto De Donatis.

La cartina di Tornasole la si ottiene a Paliano, dove il sindaco è Domenico Alfieri , presidente provinciale del Pd. E’ lì che Renzi ottiene una sconfitta del tutto accettabile, perdendo 60-40. Ha retto anche il segretario provinciale Simone Costanzo: a Coreno Ausonio, Renzi ha perso 62-38. Grosso modo è fisiologico anche il dato di Acuto, dove c’è il deputato Nazzareno Pilozzi: il Referendum è stato bocciato 64-36.

Dove il dato non collima invece è ad Alatri: città guidata da un sindaco Pd e che esprime un assessore regionale della giunta Zingaretti. Qui il tracollo è stato di proporzioni catastrofiche: 70-30 e buonanotte a Renzi e tutto il renzismo.

E’ lo stesso risultato 70-30 registrato nella renziana Ferentino, città guidata da un sindaco Pd Antonio Pompeo che è anche presidente della Provincia. E che esprime un senatore della Repubblica renziano della prima ora, Francesco Scalia. Non è un mistero che gli avversari del tandem Pompeo-Scalia nei giorni scorsi si siano incontrati ed abbiano deciso di far votare No.

Ad Anagni il risultato è stato 68-32. E anche qui risultano accordi per mandare segnali all’amministrazione.

Il No ha dilagato a Pastena: ha stravinto con il 74% lasciando i favorevoli alla riforma ad un 26%. Ma il sindaco Arturo Gnesi aveva lasciato libertà di voto. Perchè pure per lui, la politica, con questo referendum, c’entrava poco o niente.

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