Regionali, in Campidoglio patto di ferro Areadem – Zingarettiani

Una riunione segreta. Dalla quale sarebbe nato un patto di ferro tra Areadem e zingarettiani. In vista delle Regionali. E di un riposizionamento

Acque agitate in questi giorni di festa per la maggioranza Dem in Campidoglio. Dodici consiglieri del Partito Democratico, esponenti riconducibili ad Areadem di Bruno Astorre ed all’area dell’ex governatore del Lazio Nicola Zingaretti, nei giorni scorsi hanno preso parte ad un vertice segreto per chiedere formalmente un incontro al sindaco Roberto Gualtieri. Una riunione che di fatto, invece, suggella un patto di ferro tra le due correnti.

Un incontro che ha provocato non poche irritazioni tra gli altri esponenti del Partito Democratico e tra gli alleati in Campidoglio. Come quelli della Lista Civica Gualtieri.

Manovre silenziose e patti di ferro

Daniele Leodori

Ad agitare gli animi di una parte della maggioranza è in particolare l’attivismo della cosiddetta “corrente di Zagarolo“. È la componente animata dalla coppia dem Antonio Stampete e Yuri Trombetti: due consiglieri legati a Daniele Leodori. È lo storico esponente del Pd della provincia di Roma che fino a qualche mese fa veniva dato per certo come candidato alla successione di Nicola Zingaretti in Regione. Nei mesi scorsi ha fatto un passo di lato in favore dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.

Cosa c’è di allarmante nell’attivismo dei suoi due consiglieri? I loro movimenti, secondo fonti in Aula Giulio Cesare, sarebbero dovuti a logiche di riposizionamento tra correnti in vista delle elezioni regionali. Ed alla ricerca delle preferenze oltre al timore di un ingresso in maggioranza di forze come Azione e Italia Viva. Le porte della maggioranza Gualtieri potrebbero aprirsi in virtù del fatto che entrambe sostengono D’Amato alla Regione Lazio.

Quei movimenti scombinerebbero l’equilibrio delle presidenze di Commissione.

Fibrillazioni in atto

Giorni di fibrillazione per alcuni esponenti di Palazzo Senatorio alla vigilia di una tornata elettorale e di un congresso che, con ogni probabilità, andranno a disegnare nuovi equilibri del panorama dem della Capitale e della Regione