Regionali, si scaldano i motori della campagna elettorale

A Frosinone Ottaviani e De Angelis preparano le rispettive strategie. Alle loro spalle Buschini, Battisti, Pompeo, Ciacciarelli si muovono in una lenta opera di retrovia con cui preparare le Regionali

A Frosinone sta cercando di appuntarsi la medaglia sul petto per aver convinto Michele Marini a sostenere Domenico Marzi, ma intanto domani mattina, nella sala dell’Amministrazione Provinciale, Antonio Pompeo presiederà l’assemblea generale dell’Upi Lazio, che lui stesso guida. Mercoledì a Ferentino (da Bassetto) l’associazione Volume (da lui fondata) tiene a battesimo la presentazione dell’ultimo libro di Walter Veltroni, dal titolo La Scelta.

Antonio Pompeo, presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, è in campagna elettorale per le Regionali. In anticipo di un anno perché dovrà vedersela con due consiglieri uscenti forti come Sara Battisti (vicesegretario regionale del Partito) e Mauro Buschini (ex presidente del Consiglio della Pisana). Pompeo si sta muovendo tra gli amministratori, non soffermandosi molto sulle appartenenze politiche e di Partito.

La strategia di Buschini

Mauro Buschini

È una strategia diversa invece quella scelta da Mauro Buschini. Per lui e per il Partito Democratico è una campagna elettorale del tutto diversa da quella di 5 anni fa. Perché all’epoca è stata una conta tra le componenti: tra Pensare Democratico di Francesco De Angelis (che elesse Buschini e Battisti), contro gli ex renziani di Base Riformista ed i franceschiniani di Area Dem. Ora no. Il nuovo corso prevede che si mettano da parte le logiche di corrente.

Mauro Buschini sta lavorando allora sul senso di identità, su quell’area che viene dai Ds, sui sindaci e gli amministratori con i quali in questi anni ha sviluppato un progetto di crescita. È il caso del progetto sulle Aree Interne, la difesa dello stabilimento Stellantis per il quale ha promosso la convocazione di tutti i tavoli tenuti fino ad ora in Regione. Ha indosso le stigmate della Presidenza lasciata appena c’è stato il minimo sospetto di un coinvolgimento nella vicenda dei concorsi di Allumiere: sospetti spazzati dalla Commissione d’indagine interna, con una riabilitazione politica certificata dall’incarico di Coordinatore della maggioranza Zingaretti.

Se Antonio Pompeo punta al coinvolgimento delle aree esterne al Pd ma contigue, Mauro Buschini punta invece al cuore del Partito.

Lo spessore di Sara

Sara Battisti

È una sintesi tra le due posizioni invece quella di Sara Battisti: entrata cinque anni fa in Pensare Democratico ha portato in eredità il suo elettorato interno, fortemente ideologizzato. Alimentato da battaglie politiche di forte identità: in questi anni Sara Battisti ha portato in Regione tematiche di genere che hanno contribuito a dare spessore all’azione amministrativa del governo Zingaretti: dalla Tampon Tax all’equiparazione degli stipendi tra i generi, passando per la norma contro il Revenge Porn.

Sul piano amministrativo ha lavorato molto sullo sviluppo industriale e turistico. Con discrezione c’è stato molto del suo lavoro dietro al piano che si basa sulle fermate dell’Alta Velocità e punta ala creazione di un polo turistico nazionale a Fiuggi.

Il Pasquale di centro

Pasquale Ciacciarelli

Una strategia ancora diversa è quella di Pasquale Ciacciarelli: è il consigliere regionale uscente della Lega. Ma è stato eletto in Forza Italia. Cinque anni fa il Carroccio non ce la fece a raggiungere il quorum per eleggere, mancandolo d’un soffio. Da allora l’orizzonte politico è cambiato. Forza Italia è solo il ricordo di quella del 2018: oggi non è riuscita nemmeno ad eleggere un Consigliere provinciale: i grandi portatori di preferenze o sono andati via o sono stati messi in condizione di andarsene.

Vicinissimo al coordinatore regionale Claudio Durigon, nei mesi scorsi Pasquale Ciacciarelli ha dimostrato tutta la sua forza elettorale: alle Provinciali di dicembre ha eletto Luca Zaccari con una massa di voti tale da poter rivendicare la presidenza del Consiglio. Significa avere il controllo dei sindaci e degli amministratori: elemento chiave per le elezioni. È elettorato di Ciacciarelli e non della Lega. E questo è un altro elemento chiave da tenere in considerazione.

Le regionali del prossimo anno saranno importanti per tutti e dunque tutti gli uscenti hanno deciso di muoversi con un certo anticipo.

Il passaggio delle Comunali

Domenico Marzi

Adesso però ci sono le comunali di Frosinone, alle quali tutti stanno guardando con attenzione. Chi lo conosce bene assicura che erano circa dieci anni che non si vedeva un Francesco De Angelis così determinato in campagna elettorale. Inoltre non concorre lui: la strategia che il Partito Democratico ha voluto scegliere, quella del Campo largo, ha una dimensione più ampia del piano locale. E’ nazionale e regionale.

Francesco De Angelis a Frosinone capirà se potrà ottenere una candidatura alla Camera o al Senato. Dipenderà dal risultato complessivo ma anche da quello della lista del Partito Democratico. Non si tirerà indietro.

Nicola Ottaviani è in un certo modo condannato a vincere per cercare di ottenere pure lui una candidatura alla Camera. Nella riunione svoltasi a La Trattoria l’onorevole Claudio Durigon gli ha fatto capire che le caselle parlamentari verranno definite in maniera diversa, però la forza politica di Ottaviani è stata quella di essere il sindaco di Frosinone per dieci anni.

Da giugno non lo sarà più e si concentrerà sul coordinamento provinciale della Lega. Ma vincere a Frosinone sarebbe comunque importante.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright