Regione, scontro sul debito da pagare a Mad: voto rinviato

Il voto slitta a martedì. La Regione si è presa qualche giorno prima di votare le proposte di legge 376 e 377, presentate dalla Giunta. Sono i due testi con i quali il governo di Nicola Zingaretti propone di riconoscere la legittimità dei propri debiti fuori bilancio. Cioè quelli per i quali non era prevista la copertura, non erano stati pianificati.

La 376 riguarda le spese determinate da sentenze esecutive della magistratura. Ammontano a quasi 19 milioni di euro. La 377 riguarda invece acquisti di beni e servizi effettuati in assenza di un preventivo impegno di spesa, 15 milioni.

«Non riconoscere la legittimità di queste obbligazioni significherebbe imboccare giocoforza la strada di un innalzamento delle tasse su base regionale – ha spiegato l’assessore al Bilancio Alessandra SartoreIn ogni caso, approvarle non sta a significare che non impugneremo alcune sentenze a noi avverse in primo grado, per le quali però siamo obbligati a stanziare fondi in grado di coprire i costi processuali finora determinati dai tribunali».

La presidente del Comitato regionale di controllo contabile, Valentina Corrado (M5s), ha tuttavia voluto puntualizzare il peso, per più di un milione di euro, della vertenza con la Mad Srl, società proprietaria della discarica di Roccasecca. La sentenza era molto più pesante per le casse dei cittadini: determinava quasi il raddoppio delle bollette dei rifiuti. Poi c’è stato un accordo e Mad ha accettato di rinunciare ad una parte dei soldi.

«E’ stato raggiunto un accordo transattivo abbastanza oneroso, secondo noi evitabile in assenza di un atteggiamento di inerzia amministrativa che si è prolungato per molto tempo».

Alcuni chiarimenti sono stati chiesti anche dai consiglieri Luca Malcotti (Cuoritaliani) e Giancarlo Righini (FdI). A loro giudizio, all’interno delle tabelle di spese autorizzate dalle leggi in questione si ritrovano anche voci che, seppur di minima entità, non farebbero parte della tipologia di emergenze non adeguatamente preventivabili dall’Ente.

Francesco Storace (La Destra) ha puntato il dito contro l’assenza di trasparenza rispetto ad alcune obbligazioni contratte, chiedendo a più riprese un rinvio del voto finale sui provvedimenti all’attenzione dell’Aula, in attesa di ulteriori chiarimenti.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Simeone (FI): «Mi sembra di autorizzare l’uso indiscriminato di un bancomat».

Il suo collega Antonello Aurigemma, si è unito alle critiche delle opposizioni, tirando in ballo eventuali responsabilità di fronte alla Corte dei Conti.

Pietro Di Paolo (Ci), infine, ha stigmatizzato l’inserimento tra i debiti fuori bilancio di alcuni rimborsi per missioni istituzionali riguardanti le attività fuori sede di assessori regionali. Anche dai banchi della maggioranza, il capogruppo del Pd, Massimiliano Valeriani, ha chiesto chiarimenti a riguardo nel corso della seduta.

Nella sua replica, l’assessore Sartore ha chiarito le circostanze e le dinamiche in cui sono sorti i vari debiti, precisando: «Faremo tutte le dovute verifiche prima di procedere anche al più piccolo pagamento».

Rispetto alla vertenza con la Mad Srl, è stato spiegato che la somma relativa alla transazione sarà da ripartire anche con altri soggetti istituzionali.

Respinte tutte le accuse di mancata trasparenza e di scarsità di informazioni rese preventivamente ai consiglieri rispetto ai contenuti dei provvedimenti in votazione. Tuttavia, dalla stessa maggioranza è poi pervenuta la proposta di rinviare a una prossima seduta il voto finale sui due provvedimenti, in attesa di ulteriore documentazione a supporto dei chiarimenti espressi dall’assessore. Per il Movimento 5 stelle si è invece trattato di una manovra per prendere tempo in assenza di un numero sufficiente di consiglieri oggi alla Pisana.

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