Regione, fumata nerissima: ancora niente giunta

Nuova fumata nera per la giunta regionale del Lazio. Fratelli d'Italia rivendica il suo peso. Non cede né un assessorato, né presidenza del Consiglio, né vice presidenza della Giunta. Rocca gli sfila la sanità. Nuovo incontro oggi

Seconda fumata nera. Dal comignolo della Regione Lazio è scura e densa la colonna che si alza dopo la seconda giornata di trattative per formare la giunta del Governatore Francesco Rocca. Fratelli d’Italia non cede d’un centimetro, Lega e Forza Italia difendono le loro posizioni.

Nessuno si è spostato dalle posizioni sulle quali si era attestato una settimana fa. Nell’incontro di queste ore i coordinatori regionali Paolo Trancassini (FdI), Claudio Durigon (Lega) e Claudio Fazzone hanno solo potuto prendere atto che non ci sono aggiustamenti del tiro. A questo punto saranno i leader nazionali a sbrogliare la matassa. L’incontro era previsto per martedì: si è preferito dare più tempo ai livelli territoriali. (leggi qui: Regione, i nodi della Giunta passano al pettine nazionale).

Stallo prolungato

Giuseppe Cangemi (Foto © Stefano Carofei)

Lo stallo è determinato dal fatto che Fratelli d’Italia intende mettere all’incasso tutto il suo 34% maturato il mese scorso alle elezioni Regionali. Ha più del doppio dei voti presi dalla Lega e da Forza Italia ed in Aula due terzi del Consiglieri sono i suoi. Non ha una sola ragione per cedere i suoi posti nel governo regionale: né un assessorato né la la presidenza del Consiglio regionale, né la vicepresidenza della Giunta.

La Lega vuole la presidenza d’Aula per assegnarla a Pino Cangemi. Mentre Forza Italia vuole la vicepresidenza della Giunta per darla ad uno dei suoi due assessori. Fratelli d’Italia non è intenzionata a cedere né la prima né la seconda. Ma non basta: porte sprangate anche sugli assessorati, FdI reclama tutti gli assessorati di prima fascia ed è intenzionata a lasciare agli alleati solo le deleghe più povere e di minore peso.

Una terza riunione è prevista nelle prossime ore. Non c’è ottimismo, al punto che se ne prevede un’altra per venerdì. Ma anche se dopodomani dovesse arrivare la fumata bianca, difficilmente ci sarebbe l’annuncio: ci sono i funerali del senatore Bruno Astorre

Girandola di nomi

Massimiliano Maselli

I nomi del futuro esecutivo cambiano in continuazione. Il totoassessori del mercoledì sera prevede ancora in giunta per FdI Roberta Angelilli (che avrebbe la vicepresidenza e lo Sviluppo economico), Giancarlo Righini (Bilancio e forse anche Agricoltura), Fabrizio Ghera (Trasporti e Lavori Pubblici), Massimiliano Maselli (Urbanistica e Casa), Laura Allegrini (in rappresentanza di Viterbo) ed Eleonora Berni (in rappresentanza di Rieti).

La Lega piazzerebbe Pino Cangemi e Pasquale Ciacciarelli (il consigliere uscente di Frosinone non rieletto nonostante i suoi 14mila voti). Forza Italia porterebbe in giunta l’ex bi sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ed una tra Maria Spena (vicina ad Antonio Tajani che starebbe spingendo per inserire una quota rosa) e Annagrazia Calabria.

In questo modo la giunta starebbe in equilibrio sia per quanto riguarda le quote territoriali (rappresentate tutte le province) sia per le quote di genere (c’è proporzione tra uomini e donne in giunta). A questo punto ci sarebbe la Presidenza d’Aula: il nome in pole position è quello di Antonello Aurigemma di FdI ma secondo alcune letture potrebbe scambiarsi il ruolo con Maselli.

L’assessorato ad interim

Giorgia Meloni e Francesco Rocca

Sulle difficoltà nella composizione della Giunta il Governatore Francesco Rocca ha avuto un confronto con la premier Giorgia Meloni. Che gli ha assicurato una soluzione ‘naturale’ già entro la settimana. In pratica: nessun pericolo di brutte figure, le schermaglie di queste ore fanno parte della normale dialettica alla quale si assiste in fase di composizione di ogni giunta.

A lei il Governatore ha confermato che intende occuparsi in prima persona di Sanità, mantenendo ad interim la delega. Che andrà computata in quota FdI.

Tutto però resta in forse fino all’accordo tra alleati. Domani è un altro giorno e, probabilmente, un’altra Giunta.

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