Regione, i nodi della Giunta passano al pettine nazionale

I Coordinatori regionali sono in trincea. Ma la soluzione per la Giunta regionale del Lazio è a portata di mano. Martedì sera ne parlano Meloni, Tajani e Salvini. Bilanciamento Lazio - Lombardia. Le due possibili soluzioni. Ed i nomi

Troppi nodi. Nessuno è disposto a cedere. Tutti restano arroccati sulla posizione che gli è stata assegnata dal loro Partito. La partita per la nuova Giunta di centrodestra che governerà il Lazio si sposta ad un livello superiore. Verrà definita domani sera in un incontro tra la premier Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani per Forza Italia, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per la Lega. Si vedranno appena la presidente ed il titolare della Farnesina saranno rientrati dalla missione ad Abu Dhabi.

Partiti in trincea per la Giunta

Foto: Livio Anticoli © Imagoeconomica

Solo un confronto fra i tre leader a questo punto può sbloccare la situazione che si è creata. I rispettivi Coordinatori Regionali sono in trincea: l’onorevole Paolo Trancassini per Fratelli d’Italia, i senatori Claudio Durigon per la Lega e Claudio Fazzone per Forza Italia difendono fino all’ultimo centimetro il mandato che hanno ricevuto. E se nessuno cede qualcosa le posizioni non sono conciliabili.

Una sintesi la individueranno i leader nazionali mettendo sullo stesso tavolo le giunte di Lazio e Lombardia. Anche al Pirellone ci sono difficoltà a quadrare la nuova Giunta. In questo modo la soluzione è molto più semplice: chi cede nel Lazio recupera in Lombardia e viceversa.

Due le ipotesi in campo. La prima prevede che a Forza Italia o Lega vadano due assessorati o un assessorato più la presidenza del Consiglio regionale. In questo caso, in quota Carroccio il nome che circola da giorni è quello di Pino Cangemi. Secondo questo schema a Fratelli d’Italia andrebbero sette assessorati. Sembra questa l’ipotesi al momento più praticabile, ma l’esito non è scontato.

Se i Fratelli rinunciano, prendono la presidenza

La riunione tenuta oggi da Francesco Rocca

La seconda ipotesi prevede la rinuncia di Fratelli d’Italia ad un assessorato. In questo caso la quota di FdI si ridurrebbe a 6 assessori più la presidenza del Consiglio regionale. Nel nuovo esecutivo entrerebbero sicuramente Giancarlo Righini (Bilancio e Agricoltura), Roberta Angelilli (Sviluppo economico) e Fabrizio Ghera (Trasporti). Gli assessori in rosa sarebbero Laura Allegretti (per rappresentare l’area di Viterbo), Eleonora Berni (Rieti) e Laura Corrotti. In alternativa si fa il nome di Elena Palazzo (Latina).

Massimiliano Maselli in questo schema sarebbe presidente dell’Aula ed Antonello Aurigemma diventerebbe capogruppo di FdI alla Pisana. Gli assessori della Lega sarebbero Pasquale Ciaccarelli (esterno ma con oltre 14mila preferenze prese nel collegio di Frosinone) e Pino Cangemi. Se quest’ultimo per entrare in Giunta si dimettesse da Consigliere farebbe posto alla Pisana a Tony Bruognolo, che alle regionali ha raccolto oltre 11mila preferenze. In quota Forza Italia, invece, entrerebbero Giorgio Simeoni ed il due volte Consigliere Pino Simeone

Giovedì la giunta, venerdì al massimo

Rocca durante l’annuncio sulla giunta entro la settimana

La presentazione del nuovo esecutivo laziale dovrebbe avvenire tra giovedì e venerdì, come ha annunciato oggi lo stesso governatore Francesco Rocca. “In settimana comporrò la giunta, verrà presentata tra giovedì e venerdì. È ora di cominciare a lavorare, la campagna elettorale è finita. (Leggi qui Regione, proclamati tutti i consiglieri. Stallo sulla giunta).

Francesco Rocca lo ha detto incontrando i dipendenti regionali dopo la Messa celebrata dall’arcivescovo Rino Fisichella. “È impressionante la mole di responsabilità che mi aspetta e che tra poco condividerò con gli assessori per trovare risposte adeguate in tempi rapidi per i cittadini“, ha aggiunto Rocca. Il Presidente teme che qualcuno possa mettere i bastoni tra le ruote. Ha messo in chiaro la situazione dicendo chenon ci saranno epurazioni, ma terrò alta l’asticella su integrità, responsabilità e dignità nel posto di lavoro. Nessuno di noi è perfetto, miglioreremo insieme, ma non tollererò rallentamenti per motivi ideologici. A noi il compito dell’attività di indirizzo, ai dipendenti quello di applicarlo in un clima sereno e costruttivo“. I primi atti saranno sui sistemi anti-corruzione e sulla trasparenza”.

L’incontro con le Province

Luca Di Stefano con i presidenti delle altre Province del Lazio

Il Governatore ha poi incontrato i rappresentanti dei territori: i rappresentanti dei cinque Comuni Capoluogo di Provincia, i Presidenti delle Province ed i Prefetti. A tutti ha confermato che tra giovedì e venerdì scioglierà la sua riserva e ci sarà la presentazione della Giunta.

In cima all’agenda ci sono i posti letto negli ospedali e le case popolari. «In questi giorni ho incontrato i direttori generali delle aziende sanitarie laziali e ho anche preannunciato visite senza preavviso. In attesa della digitalizzazione ho costituito in Regione una task force per governare i posti letto. Altro problema su cui sto lavorando è quello dell’Ater, perché la questione delle case popolari mi tocca moltissimo: la dignità e il decoro devono sostituire il degrado cui ho assistito, ad esempio, nei giorni scorsi a Corviale».

Luca Di Stefano e Francesco Rocca

Rocca ha assicurato che lavorerà su tutte le fragilità e per una effettiva inclusione sociale. In materia di Ambiente «intendo mettere nero su bianco un piano regolatore per le energie alternative. Mi preoccupa anche la questione idrica laziale».

Durante l’incontro con il presidente della Provincia di Frosinone Luca Di Stefano ha assicurato che la sua attenzione per le province sarà massima. «Dobbiamo far ripartire appieno le loro potenzialità. Il Giubileo è un’ulteriore sfida alla quale dobbiamo rispondere tutti insieme. Le sfide sono tante e per questo dobbiamo instaurare un dialogo importante e duraturo“.