Regione, il barometro segna tempesta: si riprende domani

Il barometro segna tempesta in Regione. Buschini tenta di ricucire. Il centrodestra tenta di innervosire la maggioranza. Contestata la votazione sul numero legale. ma per Leodori non ci sono dubbi. Si riprende martedì mattina

Ago e filo, per cercare di ricucire. Defibrillatore per tentare di rianimare. Il capogruppo Dem in Regione Lazio Mauro Buschini ha trascorso buona parte della serata tra telefono e incontri. Vuole tenere in vita l’anatra zoppa che governa la Regione Lazio: rivederla correre già domani dopo il collasso registrato oggi (leggi qui Il primo collasso serio per l’anatra zoppa di Zingaretti)

 

Votazione contestata

Il barometro interno segna tempesta. In queste condizioni non si nuota e nemmeno si galleggia.

Per metterlo in chiaro il Centrodestra ha fatto scattare anche la contestazione su una delle votazioni avvenute nel pomeriggio. È il voto registrato immediatamente prima del collasso politico.

Lo scontro è stato innescato dalla verifica sul numero dei Consiglieri presenti in Aula prima di passare all’emendamento 136. In quel momento presiedeva i lavori il vice presidente Devid Porrello (M5S). L’appello ha certificato l’esistenza del numero legale in Aula: presenti 26 Consiglieri su 51.

Ma le opposizioni di Centrodestra hanno contestato che tra quei 26 c’era anche il presidente del Consiglio Regionale, Daniele Leodori: facendosi calcolare come un consigliere semplice, con il suo ‘presente‘ ha permesso alla maggioranza di arrivare al traguardo del numero minimo per ritenere valida la seduta.

Contro Porrello si sono concentrate le proteste dei capigruppo Antonello Aurigemma (Forza Italia) e Fabrizio Ghera (Fratelli d’Italia).

 

E allora ci ricontiamo

Subito si passa alla votazione dell’emendamento 136. Viene respinto.

Ma le polemiche non si placano. Al punto che viene presentata una nuova richiesta di verifica del numero legale. La seconda conta certifica che i numeri non ci sono: i presenti in aula non bastano per poter andare avanti con i lavori.

Viene chiamata una sospensione, fino alle 17.10. Alla ripresa del dibattito in aula, il coordinatore del centrodestra Stefano Parisi ha chiesto, insieme ai capigruppo di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega «la convocazione di una. Giunta per il regolamento, in attesa del parere dell’ufficio legislativo, perche’ sappiamo che esiste un rischio di nullita della votazione sull’emendamento 136».

Non ne è convinto il presidente d’Aula Daniele Leodori. Per il quale «il numero legale è caduto nella votazione successiva. Anche in altre occasioni era stata conteggiata la mia presenza e si era entrati nel campo dell’opportunità. Il rischio di nullità non mi sembra rispondente a quello che è accaduto in Aula. Io proseguirei, aspettando il parere dell’ufficio legale. La votazione è legittima, non ritengo che ci siano illegittimità né nella verifica del numero legale né nella votazione successiva. Non apriamo dunque alcun profilo di illegittimità. La giunta per il regolamento viene convocata se la presidenza ha dei dubbi sul regolamento, ma in questo caso non li ho».

 

Si prosegue martedì mattina.

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