Aria di intesa in Regione: l’anatra riprende a camminare

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Prove tecniche di larghissime intese in Regione Lazio. Oggi sono passati provvedimenti proposti da tutti i fronti. Segno di un dialogo tra i blocchi. In attesa di lunedì. Quando potrebbe arrivare in Aula l'unificazione dei Consorzi Industriali

Alla fine ha avuto ragione il capogruppo Dem Mauro Buschini: sono andati tutti. E nessuno ha chiesto la verifica del numero legale. Esattamente come aveva assicurato ieri sera ai suoi, nel corso del debriefing dopo la seduta del Consiglio Regionale del Lazio. (leggi qui La tattica del fuorigioco per bloccare ancora l’anatra zoppa di Zingaretti)

Un accordo inizia a delinearsi in Aula, fra i tre blocchi: centrosinistra, Movimento 5 Stelle, centrodestra.

 

A dirlo sono le votazioni avvenute nella seduta di oggi. Il Pd porta a casa l’emendamento che piace al M5S e mette mano al comparto agricolo, il Centrodestra ottiene l’approvazione del provvedimento ‘Salva investimenti‘, Sergio Pirozzi incassa l’emendamento per le seconde case provvisorie ad Amatrice e Accumoli. Fratelli d’Italia centra l’emendamento che accorcia i tempi per il rilascio delle autorizzazioni alle attività. Il Centrosinistra raggiunge il traguardo delle modifiche alla responsabilità sociale d’impresa.

È il chiaro segnale che dopo i veti incrociati e le richieste impossibili, si inizia a limare e raggiungere un equilibrio che accontenti tutti.

Il colpo grosso sarò quello dell’unificazione delle aree industriali di tutto il Lazio. Si sta ancora trattando: le province vogliono garanzie, limature al testo che assicurino un posto in CdA a ciascuna di loro, possibilità di incidere sui loro territori e non abdicare tutto a Roma.

Il dibattito torna in aula lunedì alle ore 14. nel frattempo Mauro Buschini continuerà a trattare.

 

Agricoltura multifunzionale

Uno dei primi provvedimenti approvati oggi dall’Aula è quello che introduce un’autentica svolta sulla multifunzionalità e sulla diversificazione agricola.

Sfrondando il testo dalle sue liane e sterpaglie lessicali: l’emendamento permetterà alle imprese agricole di ospitare anche altre attività, dall’agriturismo all’agricoltura sociale; si aprono le porte del settore ad obiettivi terapeutici per le persone in difficoltà., A proporre le modifiche già nella scorsa legislatura era stato il Consigliere del Pd Eugenio Patanè.

Un provvedimento che incontra l’approvazione del Movimento 5 Stelle. Per il pentastellato Valerio Novelli l’approvazione dell’emendamento «non solo è una vittoria per le Pmi del settore ma è anche la dimostrazione che la politica può riuscire a rendere un servizio ai cittadini quando lavora in maniera condivisa sui temi e non sulle poltrone».

 

Tre anni per i contenziosi

Il centrodestra ha ottenuto il “Salva Investimenti“. Nell’illustrazione del testo è stato spiegato che troppo spesso gli enti locali del Lazio si vedono bloccare opere già finanziate. Lo stop è determinato spesso dai ricorsi al Tar promossi da chi non ha vinto la gara. Oppure dei contenziosi giudiziari che non dipendono dall’inerzia amministrativa degli enti.

Il tutto determina una doppia beffa: i fondi stanziati non vengono utilizzati, la Regione definanzia quelle opere, il progetto non viene più realizzato.

L’emendamento approvato oggi è stato presentato dai cinque capigruppo del centrodestra: un chiaro segnale politico.

Introduce un termine di tre anni per consentire la conclusione dei contenziosi e garantire la permanenza del finanziamento.

«Questa norma – spiega il capogruppo Stefano Parisiaiuterà i tanti sindaci e amministratori locali che si trovano a dover fare i conti con l’incertezza del diritto e la lentezza della giustizia amministrativa e civile, garantendo tempi certi e una maggiore certezza finanziaria.

Una volta pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, la norma sarà applicabile anche per i contenziosi in corso.

 

Le seconde case in zone terremotate

Via libera anche al provvedimento presentato da Sergio Pirozzi.

Concede la possibilità di installare un prefabbricato (più precisamente “una casa amovibile”) alle persone che hanno visto la loro seconda casa distrutta nel terremoto del 24 agosto 2016 e dell’ottobre 2016 ad Amatrice e Accumoli.

Il provvedimento riguarda i proprietari di un terreno in quei due comuni: hanno la particolarità di avere subito la distruzione di fatto del 50% più uno degli edifici sul proprio territorio.

La casa amovibile non dovrà essere più grande di 60 metri quadrati e potrà essere lasciata lì fino a quando non verrà ricostruita la casa distrutta.

«Abbiamo voluto inserire il principio dell’installazione di queste seconde case provvisorie, visto che la ricostruzione al momento è al palo, e che il cuore dell’economia di questi territori era il mondo delle seconde case, che oggi non ci sono più» ha spiegato Pirozzi.

 

Tempi brevi per la sanità privata

Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato anche un emendamento presentato da tutto il centrodestra ma proposti da Fratelli d’Italia.

Riduce notevolmente i tempi per le autorizzazioni a esercitare attività sanitarie private.

«Va nella direzione di una vera e propria semplificazione» ha spiegato il capogruppo regionale di Noi con l’Italia, Massimiliano Maselli.

Fino ad oggi nel Lazio la media dei tempi per avere le autorizzazioni necessarie ad avviare un’attività imprenditoriale nel settore della Sanità variava dai 18 ai 24 mesi. Con questo emendamento si stabilisce il limite di 120 giorni perché la Regione si esprima sulla richiesta di autorizzazione all’esercizio.

Se le richieste sono soggette a Scia, a Cila o edilizia libera, il parere della Regione che può essere acquisito preventivamente dall’interessato e sarà rilasciato entro 45 giorni. «Se vogliamo, attraverso delle norme, sostenere investimenti, favorire lo sviluppo e dare occupazione– conclude Maselli- abbiamo il dovere di puntare ad una vera semplificazione».

 

 

La responsabilità sociale d’impresa

L’Aula della Pisana infine ha approvato l’emendamento che modifica la normativa regionale sulla responsabilità sociale d’impresa. Allarga l’ambito dei principi e delle azioni di corporate social responsability che la Regione Lazio riconosce e sostiene.

Come ha recentemente documentato l’Osservatorio Socialis, ammontano infatti a 1,4 miliardi di euro le risorse che le imprese con piu’ di 80 dipendenti destinano a responsabilità sociale d’impresa e la fiducia verso queste pratiche e’ raddoppiata rispetto all’inizio degli anni 2000.

«Si tratta quindi di un fenomeno sociale assolutamente importante, che da oggi la Regione riconosce compiutamente anche rispetto agli ambiti di azione che riguardano in particolare il contrasto alla poverta’ e allo sfruttamento del lavoro minorile, la valorizzazione del capitale umano delle aziende, la riduzione della produzione dei rifiuti e del consumo energetico, il rafforzamento dell’inclusione lavorativa e sociale delle persone con disabilita’ e l’abbattimento delle barriere architettoniche, in linea con la politica europea e nazionale di responsabilità sociale d’impresa» ha detto la Dem Valentina Grippo durante la discussione.

 

 

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