Perché il collegato approvato questa notte è uno spartiacque per Zingaretti

Foto © Imagoeconomica / Carlo Lannutti

Cosa c'è dietro al Collegato approvato in nottata. I rumors di prossimi cambiamenti nell'Aula. Per disinnescare la pattuglia renziana. Il lavoro silenzioso di Leodori, Buschini e Ruberti. Il grimaldello di Bonafoni. Cosa potrebbe cambiare.

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

È uno spartiacque per gli assetti dello Zingaretti II il voto arrivato alle tre e mezza della notte scorsa nell’Aula del Consiglio Regionale del Lazio. Un voto con il quale è stato dato il via libera al cosiddetto Collegato al Bilancio: una serie di provvedimenti spesso incisivi; come il blocco degli sfratti o la nascita ufficiale del Consorzio industriale unico.

Nicola Zingaretti e Daniele Leodori Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Lo spartiacque non sta tanto nei 26 voti favorevoli e gli 16 contrari. Sta nella posizione assunta durante il dibattito dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Cacciatore. E nelle parole dette durante la nottata dalla capogruppo grillina Roberta Lombardi:no ad un Raggi bis, si ad un dialogo M5S – Pd“. (leggi qui Il verbo di Roberta Lombardi: «No al Raggi bis, si ad un accordo con il Pd»). Sta nel lavoro di tessitura e cucitura portato avanti ormai da settimane dal vice presidente della Giunta Daniele Leodori con il presidente d’Aula Mauro Buschini, nel silenzioso lavoro condotto dal capo di Gabinetto Albino Ruberti. Sono stati loro a spianare la strada a quel voto e soprattutto a consolidare le linee di dialogo al di fuori del perimetro dell’attuale maggioranza.

Sta anche nel lavoro portato avanti da Marta Bonafoni a proposito delle Case Popolari e degli sfratti: ha spaccato il Movimento 5 Stelle, non solo in Regione ma soprattutto nel Comune di Roma, facendo emergere le contraddizioni di un Partito che non ha una linea. (leggi qui Casa, la Lega assedia Zingaretti sulle Case Popolari).

È un lavoro che si rivela fondamentale in funzione dei nervosismi che Italia Viva ha ordinato ai suoi uomini in Regione Lazio di innescare, per mandare un segnale a Nicola Zingaretti e tentare di logorarlo. E ridurlo a più miti consigli sul confronto nazionale in atto. Va letta così l’assenza fatta registrare l’altro giorno da Enrico Cavallari, mettendo in difficoltà la maggioranza. (leggi qui Regione, i renziani escono ed i leghisti tengono a galla Zingaretti).

Marco Cacciatore © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Non è un mistero che Marco Cacciatore abbia un dialogo in atto con Pop il pensatoio che sta nascendo a sinistra del Pd e che strizza l’occhio a Massimiliano Smeriglio. (leggi qui La grande area ai confini del Pd si riunisce al ritmo di… Pop). Nemmeno è un mistero che il Movimento 5 Stelle sia quasi arrivato al punto di non ritorno: com’è ora viaggia a tutta velocità verso l’autodistruzione, o definisce una sua linea politica o è destinato a dissolversi come tutti i movimenti post ideologici e basati sui sentimenti del momento. Gassosi come l’elettorato di questo periodo.

I rumori parlano di cambiamenti nell’assetto dell’Aula. Potrebbero maturare prima della fine del mese. La votazione avvenuta alle 3 e mezza della notte scorsa è stata fondamentale. È stata uno spartiacque.

Il Collegato

lCosa c’è nella norma approvata durante la notte? La proposta di legge regionale 194 del 31 ottobre 2019 si chiama “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”. È il cosiddetto “collegato” composto da 23 articoli.

Il voto è arrivato alle ore 3,25 dopo la discussione sul maxi subemendamento della Giunta sostitutivo dell’articolo 22, che si compone di 156 commi, e le dichiarazioni di voto.

Dall’Urbanistica all’Agricoltura, dalle Politiche sociali all’Ambiente, dalla Sanità al Lavoro, il collegato tocca tutti i campi della legislazione regionale. Particolarmente discusso nel corso dei lavori il corposo pacchetto di norme per contrastare l’emergenza abitativa e permettere, a determinate condizioni, la sanatoria degli abusivi Ater. 

Dopo il voto, il presidente Mauro Buschini ha sospeso la seduta ed ha aggiornato i lavori alle ore 11 di mercoledì 26 febbraio, per l’esame degli ordini del giorno collegati al provvedimento.

L’articolato uscito dall’Aula

Marta Bonafoni Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

L’articolo 1 del provvedimento rafforza le funzioni del Consorzio industriale unico del Lazio, la cui istituzione passa attraverso la fusione dei 5 consorzi provinciali esistenti. La nascita politica ed amministrativa del Consorzio Unico c’è ma il presidente designato Francesco De Angelis deve aspettare ora il via libera del Tar al quale è stato presentato ricorso dal Comune di Frosinone ed alcuni centri del Sud Pontino.

Il collegato affida al Consorzio industriale unico del Lazio numerosi compiti. Tra i quali la ricerca degli investitori anche al di fuori del proprio territorio di competenza, il supporto alla Regione nella sua funzione di punto unico di contatto delle iniziative di investimento, il sostegno alla diffusione di reti di telecomunicazione e di servizi telematici alle imprese operanti in zone di digital divide rispetto agli obiettivi europei, la promozione di aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea), l’erogazione di servizi ad alto valore aggiunto per le imprese, la gestione di incentivi e contributi, la predisposizione della mappatura analitica della aree disponibili. Il collegato attribuisce al Consorzio anche la possibilità di esercitare le funzioni di stazione appaltante.

L’articolo 2 riguarda la vigilanza e l’esercizio dei poteri sostitutivi della Regione in materia urbanistico-edilizia. Il 3 disciplina il conferimento di funzioni amministrative ai Comuni in materia di paesaggio. Il 4 è volto a semplificare i procedimenti in materia di Valutazione ambientale strategica (Vas), anche attraverso attività di supporto da parte della Regione alle amministrazioni locali interessate. Il 5 introduce alcune semplificazioni procedimentali in materia di varianti urbanistiche. Il 6 riguarda la semplificazione istruttoria per l’approvazione dei piani regolatori generali e dei piani attuativi. Il 7 contiene norme di riordino dei procedimenti amministrativi concernenti concessioni su beni demaniali e non demaniali regionali.

Mauro Buschini e Nicola Zingaretti

L’8 contiene norme di coordinamento delle procedure autorizzative in agricoltura. L’articolo 9 contiene disposizioni di semplificazione in materia ambientale. Nelle more dell’entrata in vigore del Piano energetico regionale, l’articolo 10 contiene una serie di disposizioni in materia di fonti energetiche rinnovabili e sulla localizzazione degli impianti fotovoltaici in zona agricola. L’articolo 15 modifica la legge regionale 5/2013 sulla prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico. Il 16 interviene sulla legge 52/1980 in materia di igiene e sanità pubblica e vigilanza sulle farmacie. Il 17 introduce nuove norme nella legge 5/2018, in materia di graduatorie e procedure concorsuali nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario regionale. Il 18 istituisce il “Fondo rotativo regionale per la conclusione dei programmi costruttivi di edilizia agevolata”.

Il 19 contiene diverse norme di semplificazione della normativa regionale. Il 20 prevede l’istituzione della fondazione di partecipazione “Tevere per tutti”. Il 21 contiene disposizioni sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni. 

Il maxi subemendamento

L’articolo 22 (Disposizioni varie), riscritto dalla Giunta con un maxi subemendamento distribuito all’Aula nella notte, si compone di 156 commi.

Oltre pacchetto sull’emergenza abitativa, s’interviene tra l’altro per favorire una più efficace integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Alcune norme mirano a ridurre gli sprechi legati alla distruzione dei resi danneggiati e dei beni invenduti presenti nei centri di distribuzione delle grandi aziende di commercio elettronico, favorendone il loro utilizzo a fini di solidarietà sociale.

Nella Giornata nazionale delle vittime della strada, la Regione promuoverà ogni iniziativa utile a informare i giovani sulle gravi conseguenze della guida pericolosa. Alcuni commi dell’articolo 22 prevedono interventi di assistenza a favore delle famiglie delle persone scomparse e l’istituzione dell’Osservatorio delle persone scomparse del Lazio. In campo sanitario, si stabilisce che la Regione promuova e faciliti il ricorso all’opzione della ricostruzione immediata della mammella delle donne che hanno subito una mastectomia demolitiva. L’azienda ospedaliero universitaria “Policlinico Tor Vergata” subentrerà in tutti rapporti della Fondazione Policlinico Tor Vergata e dell’azienda autonoma denominata “Policlinico Tor Vergata”. 

Nel lavoro, si stabilisce che debba essere rispettato l’equilibrio tra i generi nelle nomine e designazioni di competenza regionale: nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura superiore ai due terzi. Alcune disposizioni riguardano il personale regionale, le procedure di mobilità nelle società regionali interessate da processi di razionalizzazione, fusione, soppressione, e la ricollocazione del personale di Lazio Ambiente SpA. Un intervento riguarda i precari della giustizia, un altro il disagio economico dei lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. 

Al fine di favorire la cultura musicale, la Regione promuoverà l’istituzione dell’Orchestra europea della Regione Lazio, con uno stanziamento di 20 mila euro per ciascuna annualità del triennio 2020-2022, e parteciperà alla Fondazione Vulci in qualità di socio fondatore. Si prevede inoltre uno stanziamento di 150 mila euro per il recupero dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano nel comune di Ventotene. 

Con un procedimento specifico per le opere pubbliche, s’introduce una categoria di opere nelle quali sono ricomprese le isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti e degli impianti di compostaggio e si prevede la semplificazione di disposizioni vigenti in materia di interventi a favore dei giovani, disciplinando, in modo diverso, le comunità giovanili e le associazioni giovanili.  

L’articolo 23 riguarda l’entrata in vigore della legge che avverrà il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio.

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