Covid-19, ecco dove vanno i 230 milioni messi in campo dalla Regione Lazio.

La Regione Lazio mette in campo 230 milioni di euro. Buoni alimentari, affitti, cassa integrazione. Corsie riservate ai volontari che fanno la spesa per gli anziani. Prestiti per imprese e partite iva. Stop a mutui e tasse regionali. Fondi per l'Agricoltura. La situazione Fca Cassino Plant

«La prima misura economica è sconfiggere il virus: senza questo elemento non esisterà mai alcuna ripresa». Niente illusioni, solo concretezza. A costo di lasciare con l’amaro in bocca chi si è collegato per sentirlo. E chi leggerà le sue parole. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti oggi ha presentato la prima serie di misure economiche con cui la Regione cercherà di non lasciare indietro nessuno. Con lui il vicepresidente Daniele Leodori e l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore. Tutti ad un metro di distanza e con la mascherina sul volto.

In campo ci sono 230 milioni di euro: ma anche l’indicazione chiara che non si torna alla normalità fino a quando non sarà la scienza a dire che è sicuro uscire di casa. O che si può tornare a lavorare. E con quali precauzioni.

Buoni, mutui, cassa

Nicola Zingaretti

C’è di tutto. I buoni spesa per chi è rimasto senza un’entrata a causa del Covid-19, contributi per pagare l’affitto di casa e quello del negozio, una corsia preferenziale nei supermercati per le associazioni che portano la spesa a casa dei cittadini, prestiti a tasso zero da restituire con comodo e tra un anno per microimprese e partite iva, cassa in deroga, mutui congelati se ottenuti attraverso la Regione.

Ci sono i sostegni per il polo agroalimentare Pontino. C’è l’impegno a rappresentare al Governo la situazione industriale del territorio Frusinate. Su tutte Fiat Chrysler Automobiles a Cassino Plant: è ferma e con lei tutto l’indotto, il presidente di Unindustria Cassino – Gaeta sollecita un piano di rottamazione massiccio come quelli che nel passato hanno portato allo Stato così tanta iva da recuperare i bonus che aveva concesso. (leggi qui Frana il mercato auto, Fca però sale nel trimestre).

Prima però bisogna uscirne. «È importante elaborare forme, modi e scelte di una possibile strategia di uscita e di ritorno alla normalità con l’ausilio della scienza e il coinvolgimento di tutti gli attori sociali».

Lui che c’è passato per le mani e sa come sono le unghie della bestia non vuole correre rischi per la salute dei suoi cittadini. «Attendiamo le indicazioni nazionali». Il ritorno alla normalità deve derivare da «una situazione che deve partire dall’evidenza». Assolutamente non vuole «commettere errori e lo si fa studiando l’evoluzione del virus».

Gli aiuti nel dettaglio

Coronavirus, spesa al supermercato Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

Duecentotrenta milioni ed un solo filo conduttore: fronteggiare nell’immediato le conseguenze del lockdown totale. E poi azioni per favorire il rilancio. Il pacchetto si chiama ‘Regione Vicina‘.

Ci sono 21 milioni per i buoni spesa: soldi da aggiungere a quelli già messi a dispisizione dallo Stato: 19 milioni andranno ai Comuni, 2 milioni al volontariato. Dei diciannove, 7 andranno a Roma e 12 alle Province. Come vengono assegnati: decisono i Comuni, sulla base delle autocertificazioni che poi verranno verificate.

La Regione ha messo in campo 43 milioni per il pagamento degli affitti: 21 milioni erano già stati stanziati prima della crisi e sono state accelerate le procedure per il pagamento. Sono stati aggiunti altri 22 milioni per chi ora ha subito una riduzione almeno del 50% del reddito familiare nel periodo dal 23 febbraio al 31 maggio. Che è il periodo in cui si stima che la crisi sarà ad un punto tale da consentire il ritorno al lavoro.

Poi altri 23 milioni per coprire gli affitti per i commercianti e gli artigiani che hanno subito una perdita di fatturato dovuta alla chiusura dei locali imposta dalle norme nazionali.

È stato finanziato un servizio per gli anziani che non possono uscire per fare la spesa. Il volontariato ed i negozianti si sono messi a disposizione: in circa mille negozi ci sarà una corsia riservata ai volontari che faranno la spesa per gli anziani e gliela porteranno a casa. C’è un numero verde specifico e sono coinvoltre 70 organizzazioni del terzo settore.

Il pacchetto imprese

Lavoratore con mascherina Foto © Can Stock Photo / Corepics

In campo ci sono 500 milioni per prestiti e garanzie.

Per imprese e partite Iva: 100 milioni di euro per prestiti di 10mila euro a tasso zero. Per le imprese ci sono anche 200 milioni di euro della Banca Europea per gli Investimenti e degli istituti di credito per prestiti a tasso agevolato dai 10mila euro in su.

Sono soldi spacchettati in tanti prestiti da 10mila euro che servono per superare il momento. Sono a tasso 0, distribuiti tramite Artigiancassa. I soldi si inizieranno a reestituire in 5 anni a partire da un anno dopo averli ottenuti.

Per la Cassa Integrazione ci sono per ora 144,5 milioni di euro destinati a diventare 380 milioni di euro. Le Banche anticiperanno i soldi in attesa che l’Inps li accrediti materialmente. L’assessore ha ricordato che a mezzogiorno di oggi erano pervenute 20mila 336 domande che coinvolgono 48.798 lavoratori, per una richiesta economica complessiva di 90,8 milioni di euro. Il 94,1% delle richieste arriva da aziende sotto i 5 dipendenti.

Stop a mutui e tasse

La sede della Presidenza della Regione Lazio

Per le aziende c’è anche lo stop fino a 12 mesi ai rimborsi dei prestiti ottenuti grazie a bandi della Regione. Sospesi i termini fissati per i beneficiari dei bandi gestiti dalla Regione: avranno due mesi in più per gli adempimenti. Stop per 3 mesi a bollo auto ed alle imposte Iresa e Irba.

Massima accelerazione ai pagamenti per i lavori ed i servizi svolti per la Regione: si stima che il pagamento avverrà in 7 giorni. Sono soldi dovuti ma in questo modo la Regione punta a mettere liquidità nelle tasche delle imprese ed aiutarle ad affrontare il momento.

In tre mesi – a questo proposito – la Regione ha immesso sul mercato 3,6 miliardi di liquidità sotto forma di pagamenti alle imprese. In media i pagamenti stanno avvenendo a 7 giorni.

Agricoltura

Sostegni concreti al polo dell’Agricoltura. Cinque milioni per il settore florovivaistico, 5 milioni per sostenere la produzione del latte bovino e bufalino, fino al 30 aprile procedure semplificate per ottenere il carburante agricolo

Fca Cassino Plant

Fca sede di Mirafiori © Imagoeconomica, Sara Minelli

Una delle partite strategiche si gioca anche su un comparto chiave per il Paese e più ancora per il Lazio. L’Automotive è con l’acqua alla gola. Nei conti del Pil regionale è fondamentale per determinare il segno positivo sulla voce export.

Fca cassino Plant, il principale stabilimento metalmeccanico del Lazio è fermo: impiega, tra diretti e indotto, circa 8mila persone. Il presidente di Unindustria Cassino Davide Papa sollecita un piano nazionale di rottamazioni, massiccio, analogo a quello del 97. È possibile che il Lazio solleciti il governo nazionale in questa direzione?

Nicola Zingaretti assicura «L’Automotive è una dimensione enorme della quale si dovranno occupare le misure nazionali. Come Regione, in tutta la nostra azione, rappresenteremo gli interessi dei nostri comparti produttivi e del nostro sistema territoriale. Nelle interlocuzioni che abbiamo come Regione, con i livelli nazionali di governo, lo stiamo facendo».

Significa che Cassino Plant è strategica. Troppo grande: rientra in un discorso nazionale. Che la Regione sta sollecitando al Governo Conte.