Regione, urne ancora aperte. E la giunta è quasi pronta

Il risultato definitivo delle elezioni Regionali nel Lazio ancora non c'è. Ritrovate le preferenze sparite in alcune sezioni. Nobili scavalca Dionisi: Renzi ne elegge 2 e Calenda 0. Rocca al lavoro sulla Giunta. Ma prima si attende la proclamazione, forse sabato. La squadra entro una decina di giorni

Sezioni ancora aperte, altre con evidenti errori nei verbali, alcune senza nemmeno una preferenza: la Corte d’Appello di Roma sta facendo ordine nelle elezioni Regionali del Lazio. Soltanto dopo avere rimesso in colonna tutti i dati procederà con la proclamazione degli eletti alla Pisana.

Sul sito Eligendo i dati sono ancora quelli del 14 febbraio. Mancano le sezioni mandate all’ufficio centrale perché procedevano con eccessiva lentezza. Otto sezioni. Che in alcuni casi potrebbero cambiare le cose. In Ciociaria mancano all’appello una sezione ciascuno a Cervaro, Piglio e Torrice. In provincia di Roma manca ancora una delle 19 sezioni di Colleferro. Mentre in provincia di Viterbo mancano 3 delle sei sezioni di Fabbrica di Roma.

Luciano Nobili (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Ma non solo. Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia, Lista Rocca, Terzo Polo, Movimento 5 Stelle hanno fatto notare che erano scomparse le preferenze in 41 seggi di Roma. Hanno chiesto all’Ufficio Elettorale Centrale di verificare e recuperare quei dati. Un lavoro che ha richiesto una settimana. Ma non solo. Secondo una fonte qualificata anche a Frosinone ci sono stati problemi di natura informatica ed è stato necessario reintrodurre manualmente una serie di dati.

Il riconteggio romano ha riconosciuto al renziano Luciano Nobili 139 preferenze che non gli erano state assegnate, altre 76 sono andate al suo collega Pierluca Dionisi. Un dato che, se verrà confermato al momento della proclamazione,. consente a Nobili di scavalcare Dionisi ed entrare in Regione Lazio raggiungendo la sua collega Marietta Tidei. Con un dato politico capace di avere ampie conseguenze: perché Italia Viva si troverebbe ad avere eletto 2 consiglieri renziani nel Lazio, Azione nessun Consigliere per Carlo Calenda.

La proclamazione potrebbe arrivare tra venerdì e sabato.

Al lavoro sulla Giunta

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

In attesa della proclamazione degli eletti procedono gli incontri di Francesco Rocca per individuare un equilibrio sul quale costruire la sua Giunta. Andrà garantita una rappresentanza a tutte le province, una a tutti i Partiti che hanno eletto almeno un Consigliere; poi c’è la questione degli equilibri di genere.

A queste che sono questioni ‘ordinarie‘ si è aggiunto il tema sollevato dalla Lega: i candidati che hanno preso anche oltre diecimila preferenze ma sono rimasti fuori. E non sarà possibile ricollocarli nelle aziende regionali, affidandogli presidenze o CdA: la legge impone due anni di raffreddamento. L’altro elemento ‘non ordinarioè il ritardo nella proclamazione degli eletti: se non c’è certezza sulla consistenza dei Gruppi non è possibile elaborare uno schema attendibile. I romani infine hanno fatto sapere di non essere disposti ad andare troppo per il sottile e reclamano la loro quota in Giunta.

Il che mette già in discussione il primo paletto piazzato dal neo Governatore: intendeva tenere ad interim la Sanità, conoscendone a fondo i meccanismi sia come ex Direttore Generale d’ospedale e sia come presidente di Croce Rossa. Da valutare allora la possibilità di allargare da 10 a 12 il numero degli assessori.

Giovedì il primo incontro ufficiale

Pasquale Ciacciarelli con Matteo Salvini

Nei giorni scorsi ci sono già stati i primi incontri informali. Come quello tra Lega e Fratelli d’Italia: nel corso del quale sarebbero stati individuati alcuni punti di convergenza. Ad esempio: Fratelli d’Italia ha eletto ben 22 dei 30 Consiglieri della maggioranza, il Partito di Giorgia Meloni avrà 7 o 6 assessori e potrebbe farsi carico delle quote rosa.

Due assessorati andrebbero a Forza Italia che ha eletto 3 Consiglieri. Alla Lega (che ne ha eletti 3) andrebbe un assessorato e la Presidenza del Consiglio Regionale; anche in questo caso i Romani hanno messo le mani avanti, facendo capire di non gradire molto le anticipazioni secondo le quali l’assessorato leghista andrebbe a Frosinone per recuperare Pasquale Ciacciarelli, rimasto fuori con le sue 13mila preferenze. I romani hanno detto che pure loro hanno migliaia di voti da ristorare.

Giovedì verso mezzogiorno c’è il primo tavolo ufficiale tra i Coordinatori regionali Paolo Trancassini (Fratelli d’Italia), Claudio Durigon (Lega), Claudio Fazzone (Forza Italia), Antonio Saccone (Udc) e di Noi moderati. Un contributo fondamentale a superare le tensioni potrebbe arrivare dall’incontro tra Francesco Rocca e Giorgia Meloni. Dall’alto della sua forza elettorale, Fratelli d’Italia ha un enorme potere contrattuale.

Il gioco ad incastri

Giuseppe Simeone (Foto: Stefano Carofei © Imagoeconomica)

Una delle proposte su cui si potrebbe chiudere la trattativa è la presidenza del Consiglio regionale: il nome del leghista Pino Cangemi è tra quelli che circolano in queste ore) ed un assessore non di prima fascia per Pasquale Ciacciarelli (si parla di Sport e Cutlura).

Due assessorati andrebbero a Forza Italia. Al Lavoro andrebbe Giorgio Simeoni per il quale si tratterebbe di un ritorno: fu assessore nella giunta di Francesco Storace. All’Ambiente andrebbe un fedelissimo del senatore Claudio Fazzone: il formiano Pinuccio Simeone, due volte consigliere regionale negli anni di Zingaretti; il che accontenterebbe i forzisti romani, assegnerebbe una casella alla provincia di Latina, manterrebbe in Aula l’ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano a pattugliare il fronte.

In Fratelli d’Italia la grandissima esperienza parlamentare nazionale ed europea di Roberta Angelilli la colloca in pole per la vice presidenza e l’assessorato allo Sviluppo. Per l’assessorato ai Lavori Pubblici il nome che circola con maggiore insistenza è quello del ‘rampellianoFabrizio Ghera, mentre all’Agricoltura potrebbero andare Giancarlo Righini o la viterbese Laura Allegrini. Per Righini però potrebbe esserci l’alternativa di prima fascia con la delega al Bilancio. Il nome che circola per il Turismo è quello della reatina Eleonora Berni mentre alle Politiche Sociali potrebbe andare Laura Corrotti.

L’agenda del Presidente

Roberta Angelilli (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Se nel fine settimana avverrà la proclamazione degli eletti, lunedì potrebbe essere il giorno del via ufficiale al mandato di Francesco Rocca come Governatore del Lazio.

L’annuncio della nuova giunta dovrebbe avvenire al termine di un cerimoniale che è stato già comunicato da Rocca al suo staff: una serie di appuntamenti che prevedono, tra l’altro, la messa alla cappella della Regione, la visita all’Altare della Patria e quella alle Fosse Ardeatine. Ci vorrà una decina di giorni. Solo dopo la Giunta verrà ufficializzata.

Fino a quel momento tutto è possiile.