“Contro Zingaretti la carta Ascani”: ma Renzi nega tutto

Per Il Foglio, Renzi chiede alla deputata Anna Ascani di candidarsi al congresso del Pd contro Zingaretti. Pensiero rapido, parola tagliente, giovane, capace di 'bucare' il video quando appare in tv. Il profilo ideale. Ma l'ex Segretario nega tutto con una dichiarazione all'Ansa

Il Foglio è sicuro: Matteo Renzi ha chiesto alla deputata umbra Anna Ascani la disponibilità a candidarsi contro Nicola Zingaretti. per la Segreteria Nazionale Pd. Pensiero rapido, parola tagliente, giovane, capace di ‘bucare’ il video quando appare in tv. Il profilo ideale, secondo molti. Ma l’ex Segretario nega tutto. In una dichiarazione all’Ansa ha detto

“Ciò che scrive oggi il quotidiano il Foglio “Una donna segretario. Renzi chiede ad Anna Ascani di candidarsi al congresso del Pd” e’ totalmente privo di fondamento”.

Salvatore MERLO

per IL FOGLIO

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Matteo Renzi ha chiesto ad Anna Ascani, trentenne deputata dell’Umbria, di candidarsi alla segreteria del Pd. Efficace in televisione, puntuta sui social, giovane e donna, Ascani corrisponde al profilo che da mesi l’ex presidente del Consiglio disegnava nell’aria quando immaginava un nome che potesse correre per la segreteria del partito. Quando mesi fa Renzi si lasciava andare a confessioni e ragionamenti, spiegando agli amici che “il prossimo segretario dovrà essere una donna”, alcuni avevano pensato a Maria Elena Boschi alimentando sussurri, sollevamenti di sopraccigli e ricostruzioni improbabili, mentre persino i collaboratori più vicini all’ex ministro Boschi spiegavano che “non è un nome spendibile”.

 

Anche l’idea che il candidato potesse essere Marco Minniti è stata archiviata. E allora tocca ad Ascani, a quanto pare.

Liceo classico, laurea in Filosofia, smalto, tacchi alti, pensiero rapido e parola tagliente. Figlia di un ex vicesindaco democristiano di Città di Castello, lettiana e poi renziana, 5.463 preferenze alle parlamentarie del 2013, venerdì scorso la deputata si era rivolta così a Nicola Zingaretti, dopo l’apertura del presidente del Lazio al dialogo con i Cinque stelle e le critiche all’antropologia elitaria di Emmanuel Macron:

“Tra la copia e l’originale la gente sceglie l’originale. Quindi se il progetto di Zingaretti non è trasformare il Partito democratico in un Movimento cinque stelle sbiadito, è bene che sappia che la polemica élite vs popolo, l’anti macronismo e le teorie neopauperiste sono patrimonio d’altri. Per fortuna”.

 

Quella della giovane Ascani è una candidatura che funziona sul piano comunicativo, ma è anche una candidatura poco più che di bandiera contro la corazzata del consenso organizzato di Zingaretti.

Un favore di Renzi al probabile prossimo segretario? In parte sì. Una mano tesa. Un accordo di non belligeranza, quasi di cogestione. Ma chissà.

 

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