Renzi da Annunziata cita il miracolo industriale di Frosinone

Matteo Renzi, ospite di Lucia Annunziata su Rai Tre, cita come esempio la Saxa Gres di Anagni. "Salvata grazie ai nostri strumenti". Promette lealtà a Zingaretti. "Il nemico è all'esterno del Pd".

Nello studio di “In mezz’ora in più” su Rai 3, Matteo Renzi cita l’esempio industriale della provincia di Frosinone per descrivere l’Italia che riparte. Lo fa commentando i primi passi compiuti dal Segretario del Pd Nicola Zingaretti. E dice che «ha fatto molto bene ad andare sul cantiere della Tav come primo atto. Ed è stata anche sottovalutata l’importanza della seconda scelta che ha fatto: andare alla Saxa Gres di Anagni, salvata da un bravissimo imprenditore, Francesco Borgomeo. Salvata grazie a strumenti come Jobs Act e Industria 4.0, i nostri strumenti. Cioè è andato in un’azienda dove grazie alle politiche del Pd, a Borgomeo ed agli altri, è stato salvato il lavoro ed è stato creato nuovo lavoro. A me un Pd che investe su infrastrutture e lavoro piace: perché investire su Economia e Lavoro è il modo giusto per battere Matteo Salvini».

È il passaggio centrale dell’intervista con cui l’ex segretario del Pd Matteo Renzi ha ribadito la sua «massima lealtà verso il nuovo segretario che ha avuto una legittimazione forte della nostra base». Renzi assicura «rispetterò ogni scelta interna che lui vorrà fare nel Pd, senza contrastarla e anzi se richiesto dando una mano. Al contrario – ha sottolineato ancora una volta Renzi – di quanto successe a me e alle lotte fratricide che mi sono state fatte».

Crede nella rinascita del centrosinistra, l’ex premier, colpito dall’alta partecipazione alle primarie Pd di una settimana fa. «Ma il tema è – ha messo in evidenza Matteo Renzi.- su quali contenuti». Un punto sul quale «mi pare che Zingaretti si stia muovendo bene».

Giura che non sarà di ostacolo. E che ora si sta occupando di fare politica in un altro modo.

Lucia Annunziata affida il coltello nella piaga. E ricorda a Matteo Renzi che fu rassicurante anche con l’ex premier Enrico Letta da lui poi estromesso da palazzo Chigi. «Il passato è passato e le storie del passato per me – ha detto Renzi – sono chiuse. Certo volendo si possono riaprire e discuterne per ore. Ma la nostra gente ora è interessata e ci chidede di parlare del presente e guardare al futuro».

Niente guerra nel Pd, assicura l’uomo di Rignano. «Perché dovrei fargli la guerra?» chiede Matteo Renzi. «La cosa migliore è rispettare chi ha vinto le primarie Pd. L’avversario di oggi non è quello interno».

Nicola, stai sereno.

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