«Io dopo Renzi? Preferisco il Lazio»: Zingaretti non muove guerra nel Pd

Nicola Zingaretti risponde alle voci che lo vedono al timone del Partito Democratico in caso di crollo di Matteo Renzi. E dice: «Se avessi voluto fare politica mi sarei candidato alla Camera».

«Se avessi voluto fare politica mi sarei candidato alla Camera»: intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino nel corso della trasmissione 24Mattino su Radio 24, Nicola Zingaretti, commenta cosi’ il retroscena anticipato già nei mesi scorsi da AlessioPorcu.it e ripreso oggi da La Stampa, che lo indica come “la carta per il dopo Renzi“.

 

«Se vogliamo riaccendere i motori di questo benedetto paese é inutile che ci fermiamo su schemini e filosofie», ha continuato Zingaretti, concentrandosi quindi sulla sua candidatura per una riconferma alla presidenza della Regione Lazio.

 

Il governatore uscente pone l’accento sull’aspetto economico. Che collega il Lazio alla Lombardia e ad altre regioni – chiave per la ripresa dell’Italia. «O riprende la Lombardia, riprende il Lazio che é la seconda regione, il Veneto, l’Emilia e il Sud, oppure il resto son solo chiacchiere».

 

Zingaretti, però, l’accento sul differente modo interpretare la politica lo pone. Renzi ha esasperato i toni fino ad arrivare alla rottura con le sensibilità interne che alla fine se ne sono andate, fondando Sinistra Italiana, Liberi e Uguali, Possibile. Nicola Zingaretti invece ha dialogato, mantenuto aperta la linea del confronto. I risultati si sono visti: in tutta l’Italia, l’unica alleanza con un governatore del Pd è stata fatta da LeU solo con Zingaretti.

 

Ai microfoni di 24Mattino il governatore rivendica di esser riuscito a tenere insieme una coalizione larga: «Perché se non si vince rimangono solo i problemi, le paure e chi le cavalca. E il Paese va a rotoli. Se poi questo tema contribuirà alla vittoria del Centrosinistra anche un po’ a cambiare gli schemini del dibattito nazionale – questo ci sta tutto. Ma non é un tema di leadership. È un tema di progetti politici di cultura politica».

 

Luca Telese e Oscar Giannino mettono una spruzzata di peperoncino sulla trasmissione. E domandano a Nicola Zingaretti cosa ne pensi delle accuse del candidato governatore dal Centrodestra Stefano Parisi, secondo cui il presidente uscente avrebbe avuto un trattamento favorevole dai pm durante la sua presidenza. (leggi qui Parisi contro la Procura: «Ha coperto interessi e sistema potere Zingaretti – Pd»)

 

«Il problema é che Parisi da 35 anni sta a Milano. Pensi se io mi fossi candidato nella Regione Lombardia, i cittadini di Como che avrebbero pensato». Poi l’affondo: «Che non sia vero quell’atteggiamento che dice Parisi – ha poi continuato Zingaretti- non lo dico io lo potete dire anche voi che siete giornalisti: ‘Chi non chiude gli occhi e pensa, sa come, anche giustamente, quest’istituzione sia stata al vaglio e dentro le vicende giudiziarie, con indagini, archiviazioni, re-indagini: quindi e’ un falso storico».