Renzi vicino alla scissione, in Ciociaria chi lo seguirà

Foto: © Imagoeconomica, Paolo Lo Debole

Goffredo Bettini tenta una disperata mediazione tra l’ex premier e il segretario Nicola Zingaretti, ma la strada appare segnata. Dalla fedelissima Valentina Calcagni al presidente della Provincia Antonio Pompeo, senza dimenticare i consiglieri provinciali e i sindaci che si riconoscono nell’area. Il richiamo della foresta di Francesco Scalia.

Matteo Renzi non si ferma. Andrà avanti ed è pronto a due passaggi “esplosivi”: il varo di Azione Civile, primo passo che porterà al nuovo Partito, e po la conta nei gruppi parlamentari per capire chi intende seguirlo nella linea del sostegno ad un Governo di scopo per evitare le elezioni anticipate.

Con lui c’è la stragrande maggioranza dei gruppi parlamentari. Il che vuol dire che si potrebbe raggiungere una maggioranza con un gioco di sponda con Forza Italia, o perlomeno con quegli “azzurri” che non hanno alcuna voglia di essere annessi alla Lega.

L’ex Rottamatore è attivissimo in questa fase. Da un lato mantiene aperto un canale di dialogo con il segretario del Pd Nicola Zingaretti. A proposito: a provare  a mediare con i due è Goffredo Bettini. Su un altro versante Renzi sta sondando diverse possibilità di candidato premier per guidare un Governo sostenuto da lui, dai Cinque Stelle, da Leu, dalla sinistra e perfino da una parte di Forza Italia.

Goffredo Bettini

Si va da nomi di alto profilo istituzionale (Enzo Moavero) a tecnici come Giovanni Tria o Carlo Cottarelli, senza dimenticare il presidente della Camera Roberto Fico. Insomma, si fa sul serio.

D’accordo naturalmente i Cinque Stelle, pronti a tutto pur di fermare Matteo Salvini. Oggi è in programma la conferenza dei capigruppo, ma il dado è comunque tratto. Matteo Renzi sta accelerando al massimo, specialmente con Azione Civile, nata attraverso i comitati civici e alimentata dallo spirito della Leopolda.

In tutte le province avrà dei referenti. A questo punto bisognerà vedere, in una eventualità del genere, chi passerebbe subito con Renzi in Ciociaria. Perché il tempismo è tutto in una situazione del genere.

In pole position c’è il presidente dell’Upi Lazio, della Provincia di Frosinone e sindaco di Ferentino Antonio Pompeo. A lui fanno riferimento anche due consiglieri provinciali (Germano Caperna e Alessandra Sardellitti), numerosi sindaci e diversi amministratori. Alcuni nomi: Enzo Salera (Cassino) e Simone Cretaro (Veroli) passerebbero con Renzi? Il consigliere comunale di Frosinone Norberto Venturi seguirebbe Pompeo? Il gruppo consiliare di Ferentino? Probabilmente tutti questi e anche qualcuno di più.

Renziana sempre, nella buona e nella cattiva sorte, è stata Valentina Calcagni. Lei non ha bisogno di scegliere, lo ha fatto già in tempi non sospetti.

Scalia e Spilabotte

Quindi l’ex senatore Francesco Scalia, il quale in queste ore giura che non sta sentendo alcun richiamo della foresta. E che non intende scendere di nuovo in campo: preferisce continuare la professione da avvocato e da professore universitario. Ne ha parlato l’altra sera durante un aperitivo con l’ex senatrice Maria Spilabotte, da tempo lontanissima da Pensare Democratico di Francesco De Angelis. Anche lei giura di non avere alcuna intenzione di rientrare. Entrambi, nel corso dell’aperitivo, hanno detto che però non resteranno con le mani in mano: su qualcuno concentreranno i voti. E sarà qualcuno di area renziana.

Poi c’è tutta l’area di Simone Costanzo, renziano della prima ora.

Sono ore complicate e fibrillanti per il Pd. Ma lo strappo di Renzi è dietro l’angolo davvero.