Renzi-Zingaretti, volano gli stracci. Una “guerra” mai vista

Il leader di Italia Viva attacca il segretario del Pd, che risponde a muso duro: “Mai un Governissimo con i sovranisti di Meloni e Salvini”. Intanto si profilano altri scenari: uno porta Marta Cartabia premier, l’altro a Pierferdinando Casini.

L’attacco di Matteo Renzi è frontale e rivolto più a Nicola Zingaretti che a Giuseppe Conte. Perché il leader di Italia Viva, dalle colonne de La Stampa, ha detto: «Magari avranno la vittoria numerica, ma io ho scelto una strada politica, Conte ha scelto l’azzardo. Governare mettendo assieme Mastella e la De Petris di Leu non sarà facile. Non mi pare che abbia i numeri. Ma se li avrà, auguri. È la democrazia. E la democrazia è sacra. Resta un fatto, però: se non prende 161 voti, tocca a un governo senza Conte».

Questo è lo scenario sul quale si sta giocandola vera partita politica, con una posta in palio altissima. Da una parte le elezioni anticipate, dall’altra la doppia opzione: Conte ter o altro Governo.

Se avessi ascolto Nicola

MATTEO RENZI

Ma è su Zingaretti furibondo che Matteo Renzi piazza l’affondo e dice: «Curioso. Ho utilizzato verso Conte parole molto più gentili di quelle che usava Zingaretti su di lui nei nostri colloqui privati. Evidentemente ha cambiato idea. Capita a tutti». E sulle parole del segretario che lo ha definito “inaffidabile” il leader di Italia Viva afferma: «Quando Zingaretti parla non rispondo mai alla prima dichiarazione. Se avessi ascoltato Nicola alla prima dichiarazione – nell’agosto del 2019 – oggi avremmo un Governo Salvini-Meloni». (Leggi qui I protagonisti del giorno. Top e Flop del 15 gennaio 2021).

Dal canto suo Nicola Zingaretti continua a sbarrare la strada all’ipotesi di un Governissimo:  «Mai con la destra sovranista». E poi: «Le immagini di Washington ci dicono quanto pericolosa sia quella deriva. Ha vinto Biden. L’Europa sta marciando su una linea di unità e di attivo intervento positivo. Noi non ci possiamo permettere di governare con chi si è identificato con Trump ed ha costantemente manifestato un sentimento anti europeo. Sbagliato dopo vittoria Biden favorire scenari che ridanno fiato come è accaduto con la scelta di Renzi, agli alleati di Trump. Abbiamo chiarito e dobbiamo ribadire che per noi è impensabile qualsiasi collaborazione di governo con la destra italiana, sovranista e nazionalista. Sarebbe un segnale incomprensibile in Italia, ma anche per le cancellerie europee e per l’opinione pubblica democratica europea inaccettabile».

In mattinata ha ribadito il suo vice Andrea Orlando, dagli studi di SkyTg24 ha definito incomprensibile la crisi di governo, ma ha registrato «i segnali di disponibilità dei parlamentari Iv, con la crisi non si ottiene niente. Retromarcia di Renzi? “Conte ha dato la disponibilità a superare, con il buon senso si può ricucire una maggioranza: non con Renzi».

Le opzioni di Zingaretti

il presidente della corte costituzionale Marta Cartabia Foto © Imagoeconomica

In realtà, Nicola Zingaretti sta vagliando anche possibili altri scenari, che passano da una cosiddetta “maggioranza Ursula”, ipotizzata anche da Luigi Di Maio (Cinque Stelle). Nelle ultime ore circola in ambienti parlamentari con sempre più insistenza il nome della presidente Emerita della Corte Costituzionale Marta Cartabia.

La crisi più difficile, quindi, potrebbe condurre a un’assoluta novità per l’Italia, quella della prima donna presidente del Consiglio. Per ora si tratta di un’ipotesi, ma in ambienti parlamentari il nome di Cartabia è tra quelli che suscitano maggiore consenso. Potrebbe contare, cioè, su un sostegno parlamentare largo, senza tuttavia sfociare a destra tra i “sovranisti” di Lega e FdI, condizione posta dal Partito Democratico di Nicola Zingaretti.

In ogni caso, ora la parola d’ordine è quella di andare avanti con Giuseppe Conte premier, ma se poi questa opzione dovesse tramontare, il Pd può mettere a disposizioni due soluzioni. La prima è quella di Dario Franceschini. L’altra di Pierferdinando Casini, ex leader del Ccd. E in un governo con i responsabili di Mastella, chi meglio di lui?