Resa dei conti in Forza Italia dopo la candidatura di D’Alessandro

Il candidato c’è. La pace interna a Forza Italia ancora no. Lo dimostra il clima rovente registrato a Cassino durante la riunione del coordinamento comunale del Partito.

Doveva essere l’occasione per definire le strategie da mettere in campo nel corso della campagna elettorale, spiegare in che modo sostenere il candidato di coalizione Carlo Maria D’Alessandro, iniziare a definire i punti qualificanti del programma. Nulla di tutto questo. E’ stato invece un muro contro muro tra le varie personalità di un Partito che nella ‘città martire’ soffre degli stessi personalismi esasperati che si vedono su scala nazionale. E che rischiano di portare agli stessi risultati.

Lo si comprende dai primi temi affrontati dal Coordinamento Cittadino: c’è una richiesta di chiarimenti tra Raffaella Martucci e Rosa Caiazzo per le dichiarazioni pubbliche fatte a nome del Partito. Chi ha autorizzato chi a parlare? Se qualcuno ha detto di andare avanti e rilasciare quelle frasi apparse sui giornali, ora non è intervenuto a sua difesa. L’imbarazzo in alcuni è palpabile.

E’ solo l’inizio. Michelina Bevilacqua prende la parola e scatena l’inferno. Ha un sassolino nella scarpa dal giorno in cui c’è stata la riunione di coalizione per decidere il candidato sindaco, quella nel corso della quale c’è stata la fumata bianca sull’ingegner D’Alessandro (leggi qui il precedente): lei non era presente; sembra che le sia stato detto che non poteva in quanto non aveva un simbolo politico registrato. Lei ci teneva ad esserci perché nei giorni precedenti aveva annunciato pubblicamente l’intenzione di avanzare la sua candidatura e voleva che venisse messa in discussione. Perché, quando candidata come consigliere, e ha sfiorato le 200 preferenze che sono moltissime per una che non ha mai gestito “il potere”. Invece a quel tavolo non c’era e le è stato riferito che Mario Abbruzzese avrebbe detto agli alleati che Michelina aveva ritirato la disponibilità a candidarsi. Vero? O una malignità per seminare discordia? Nel dubbio lei lo ha domandato al diretto interessato: “Ti ho mai detto che ritiravo la mia disponibilità a candidarmi?

Mario tenta di gettare acqua sul fuoco. Non vuole alimentarlo con altre polemiche. Ormai il candidato c’è e non si torna indietro, perché discutere sul tema? Michelina Bevilacqua gli dice che è un bugiardo. L’ex presidente del consiglio regionale del Lazio non se la tiene e contrattacca: “Se ritieni di avere tutti questi voti, al punto da poter sostenere una candidatura a sindaco, allora dimostralo e faccele vedere queste preferenze: candidati a consigliere e contiamo” .

Per il resto, poca roba. Forza Italia è l’unica forza della coalizione ad avere pronto lo schema delle liste da schierare. Resta da vedere fino a che punto la bandiera del Partito terrà tutti unito e da che punto in poi i personalismi esasperati, come nel Partito nazionale, frantumeranno e porteranno schegge negli altri schieramenti.