Resa nei conti sul Carroccio. E Fontana si mette in proprio (Conte della Selvotta)

La Lega verso la resa dei conti con il coordinatore regionale Francesco Zicchieri. Dopo avere buttato giù il sindaco di Forza Italia non vogliono rischiare di ritrovarsi con loro. Lo strano appello di Fontana: verso una lista con un suo candidato?

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.
Cassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Aula consiliare.
Montecassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Albaneta.

Resa dei conti nella Lega

La Lega domani sera andrà allo scontro nel faccia a faccia con il coordinatore regionale del Lazio Francesco Zicchieri nella sede di Cassino. Il coordinatore provinciale Carmelo Palombo, di ritorno da Londra per motivi familiari, gli presenterà il conto: ecco le liste e quanti voti valgono. Gli contesterà insomma l’intesa nazionale che lo ha portato a sedersi al tavolo con i referenti nazionali del Collegio: Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) e Mario Abbruzzese (Forza Italia).

Un’intesa alla quale Cassino ha già detto no. (leggi qui E la Lega disse no alla Lega). Un no che verrà ribadito con forza lunedì dal capogruppo uscente Robertino Marsella e dal dirigente Lello Valente. Che gli diranno: “Hai insistito tu per farci votare la caduta di Carlo Maria D’Alessandro ed ora come pensi sia possibile andare con Mario Abbruzzese, con il rischio di ritrovarci con un candidato indicato da lui?”. Mai.

Fontana chiude l’acqua al Pd

Un post pubblicato sulla sua bacheca Facebook intorno alle 9.30 del mattino lascia intuire che i terremoti all’interno del centrosinistra non siano finiti. Dopo lo scontro frontale di venerdì sera nel Pd (leggi qui  Due candidati, ipotesi Primarie il 31: Fardelli si consola con Pizza & Babà) che ha portato ad avere in campo due candidati e quello di sabato mattina che ha distrutto la coalizione (leggi qui Il centrosinistra si suicida. Il centrodestra pensa a D’Amico) c’è ora un nuovo colpo di scena.

Con uno dei suoi messaggi sibillini, Salvatore Fontana (leader di una delle componenti Dem) lascia intuire che potrebbe levare le tende già lunedì mattina. E presentare una lista civica candidando sindaco Sarah Grieco, esponente del Pd che aveva già in tasca il ticket con Giuseppe Golini Petrarcone. Naufragato assieme alla candidatura dell’ex sindaco. (leggi qui Leggi qui Pd, Petrarcone rinuncia. Fardelli: “Potrei candidarmi”).

Scrive Salvatore Fontana:

Cassino merita di andare al voto valutando programmi precisi e concreti, non merita sicuramente di andare al voto scegliendo tra soggetti che vogliono solo avere potere per i propri interessi personali o perché , essendo insoddisfatti della propria esistenza, cercano un riscatto personale… 

Poi, un elenco di personaggi politici e di professionisti della città: come se fosse una chiamata alle armi. Un invito a varare un progetto civico.

Nell’elenco c’è l’avvocato Sarah Grieco, c’è il noto allenatore di Calcio Alessandro Grossi con sua figlia Sabrina Grossi che è consigliere comunale uscente. C’è l’esponente del movimento regionale Lo Scarpone di Sergio Pirozzi, Niki Dragonetti. Segue il nome dell’avvocato Francesco Malafronte, referente cittadino del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli che a Frosinone è il gruppo consiliare più numeroso. Tra i professionisti, c’è l’architetto di fama mondiale Giacomo Bianchi e c’è l’esponente dei movimenti No Acea Renato de Sanctis.

Si vince al ballottaggio

L’aula consiliare è vuota in attesa dell’arrivo di nuovi amministratori. Sul busto bronzeo che raffigura il primo sindaco del dopoguerra, l’avvocato Gaetano Di Biasio, gironzolano le api di Tito Livio (anno 208 prima di Cristo). Sullo sfondo gli affreschi che raffigurano la Pace di San Germano (anno 1230, antico nome di Cassino fino al 1861). In questa aula la pace tra le parti è stata quasi sempre una chimera, soprattutto nella passata consiliatura.

Il nuovo sindaco di Cassino e i 24 consiglieri non saranno eletti, probabilmente, il prossimo 26 maggio ma solamente al ballottaggio il 9 giugno. Perché gli schieramenti, per lotte interne, si stanno frammentando troppo.

È un gioco che va bene a tutti. Così non è necessario correre per arrivare primi. È sufficiente prendere un voto in più del terzo arrivato: si va al ballottaggio lo stesso. In questo modo si deve correre per rastrellare circa 6mila voti, invece per vincere al primo turno servono oltre 11 mila voti sulla media dei votanti di oltre 22 mila.

Le forze in campo

Sarà la solita lotta a due, con centrodestra e centrosinistra, entrambe divise. Secondo le notizie fornite al Conte della Selvotta la Lega si starebbe organizzando per andare con un proprio candidato sindaco. Conta sul sostegno di Niki Dragonetti (ma attenzione perché è nell’indirizzario di Fontana di cui sopra). E poi sul movimento Cassino per Cassino, su Maurizio Russo ed altri ex consiglieri comunali compresa una lista che fa capo ai tre ex dissidenti forzisti (Rossella Chiusaroli, Dino Secondino e Gianluca Tartaglia) sospesi dal Partito per avere fatto cadere l’amministrazione comunale guidata da un sindaco di Forza Italia. (leggi qui Ciao Rossella: Chiusaroli messa fuori da Forza Italia). Totale dei voti stimato dalla Lega: circa 6.000. Candidato sindaco Carmelo Palombo.

Dicono dalla sede della Lega: con questi voti andiamo al ballottaggio e poi si vedrà. E dicono ancora: se si va con Forza Italia quasi tutte le liste che abbiamo con noi ci volteranno le spalle. Andranno verso il gruppo che candida l’ex vice presidente della Provincia Massimiliano Mignanelli. Che già ora viene accreditato di 5 liste civiche.

Forza Italia e Fratelli d’Italia, senza candidato sindaco, starebbero ferme a 4-5 liste.

Il centrosinistra, orfano di una parte del Pd e di Giuseppe Golini Petrarcone, a guida Enzo Salera avrebbe sei liste per un totale stimabile intorno ai 5 mila voti. Quindi in zona ballottaggio.

Ma bisogna rifare tutti i conti. E considerare la nuova candidatura alla quale sta lavorando Fontana.