Resistere o vincere, questo è il dilemma

Il premier Giuseppe Conte ha già pronto il piano per restare alla guida del Governo, comunque vada. Ma i risultati del Pd e dei Cinque Stelle in realtà conteranno. Non solo nell’immediato, ma soprattutto per il futuro.

Giuseppe Conte si prepara a resistere a Palazzo Chigi qualunque sia il risultato finale. Però quello che tutti si chiedono è a quale risultato fare davvero riferimento. Per i Cinque Stelle e per il Pd naturalmente.

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e vero capo pentastellato, ha puntato tutto e soltanto sul al referendum. Cioè sullo scenario più facile e più semplice. Ma i Cinque Stelle sono anche la principale forza parlamentare, il perno di questo Governo. Hanno espresso loro, e per due volte, Giuseppe Conte come premier. In caso di sconfitta alle Regionali, magari con percentuali non esaltanti per i loro candidati, chi si assumerebbe la responsabilità?

Il reggente Vito Crimi, lo sfuggente Luigi Di Maio, l’eclissato Beppe Grillo? Oppure Giuseppe Conte? Bisognerà valutare questo tipo di aspetto.

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Per il Partito Democratico sarà vitale registrare il risultato in Toscana. In caso di vittoria, qualunque altro tipo di scenario potrebbe essere affrontato e contrastato. L’imperativo politico è vincere: con una sconfitta, invece, cambierebbe tutto.

Difficile pensare che Nicola Zingaretti non effettuerebbe un’analisi vera, prendendo anche delle decisioni. In un senso o nell’altro.

Dunque Conte è appeso ai risultati di Cinque Stelle e Pd, ma la verità è che lui ha già un piano per andare avanti. Puntando sull’enorme quantità di finanziamenti che il Governo deve intercettare con i progetti del Recovery  Fund.

Sarà questo il collante per evitare elezioni anticipate, almeno nel breve periodo. Poi però ci saranno altre elezioni amministrative. Alla fine il punto rimane sempre lo stesso. O Pd, Cinque Stelle e Italia Viva danno vita ad una vera alleanza, da Roma all’ultimo dei Comuni, oppure sarà impossibile invertire la rotta. Si continua infatti a fare confusione tra la possibilità di resistere al Governo (quella c’è), con la prospettiva di cominciare a vincere qualche elezione in più. (Leggi anche Voto a… perdere. Gattopardi a 5 Stelle e spettatori silenti).

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