Responsabilità istituzionale, non caccia all’untore

Foto © Stefano Strani

Nicola Ottaviani interviene in qualità di presidente della conferenza dei sindaci sul delicato tema dei dati sensibili Covid-19. Collaborazione dei primi cittadini con Prefettura e Asl. Ammalarsi non è una colpa, ma una disgrazia.

È intervenuto nella sua qualità di presidente della conferenza dei sindaci della provincia di Frosinone. Da un lato la sensibilità dei dati riguardanti i pazienti Covid-19, con l’esigenza di salvaguardare la privacy. Anche perché, senza fare troppi giri di parole, da molte parti purtroppo si è scatenata la “caccia all’untore”. Come se ammalarsi di Coronavirus fosse una colpa e non una disgrazia.

Dall’altro lato il ruolo dei sindaci, che sono anche un terminale sanitario oltre che un punto di riferimento del proprio territorio. Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, ha voluto allora ricordare che sono cambiati gli obblighi per i primi cittadini relativamente ai dati sensibili riguardanti le persone affette da Coronavirus. Così ha deciso di inviare una nota a tutti gli altri sindaci del territorio, per evidenziare la delicatezza del trattamento dei dati personali riguardanti le persone contagiate e quelle sottoposte a quarantena, a seguito delle nuove procedure che saranno attivate nelle prossime ore dalla Prefettura di Frosinone.

Coronavirus, medico con mascherina Foto © Imagoeconomica / Stefano Cavicchi

Ha scritto Nicola Ottaviani: “Le nuove disposizioni emanate dalla Prefettura prevedono che, a partire dai prossimi giorni, i Sindaci riceveranno la comunicazione formale dei dati sanitari delle persone contagiate e di quelle sottoposte a quarantena, in relazione all’emergenza Covid-19.

La disponibilità di tali elementi sensibili, oltre a dover sottostare ai vincoli sulla protezione dei dati, costituirà un’ulteriore fonte di obblighi in aderenza al principio di protezione sociale che deriva ai Sindaci. In quanto, pur trattandosi di un’emergenza sanitaria che travalica l’ambito locale, non vengono meno le prerogative di carattere generale concernenti la tutela della salute pubblica”. 

Ha proseguito Ottaviani: “In altri termini,  dopo aver ricevuto comunicazione formale e nominativa, dalla Prefettura,  della presenza di un caso positivo o di un fattore di rischio, i sindaci saranno tenuti a collaborare con la Asl di Frosinone, oltre che con la Prefettura stessa, sia per l’adozione di atti volti al perseguimento dei fini della prevenzione, sia per l’ausilio nell’attività di ricostruzione delle catene epidemiologiche, laddove si verifichino casi di contagio o di quarantena. Naturalmente, l’intera azione amministrativa dovrà sempre uniformarsi alle disposizioni del Governo e della Regione, secondo le evoluzioni del quadro sanitario generale, con l’adozione di accorgimenti proporzionati ed, eventualmente, di ulteriore rigidità sociale”.

Farmacia © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Dunque, necessariamente lavoro di squadra con la Prefettura e con la Asl per ricostruire i link epidemiologici. A dimostrazione della delicatezza del momento. Il tutto rispettando le norme sulla assoluta sensibilità di questi dati personali.

In un momento nel quale si posta tutto su Facebook, comprese le fake news e comprese le comunicazioni riguardanti persone che si sono ammalate e che, loro malgrado, potrebbero averne contagiate altre. Nicola Ottaviani ha voluto ricordare che è tempo di responsabilità istituzionale. Non di caccia all’untore.

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