Riaperture, per la metà degli italiani non si doveva forzare

Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

I dati sorprendenti della rilevazione di Tecné per l’Agenzia Dire: il 50% avrebbe preferito la ripartenza soltanto con l’azzeramento dei rischi per la salute. La Fase Due non fa crescere il Governo, sul piano dei sondaggi politici cambia poco.

Per la metà degli italiani non si doveva forzare sulla riapertura. Un dato decisamente a sorpresa quello che emerge dalle rilevazioni di Tecné per l’Agenzia Dire. Per il resto si conferma che la Fase Due non fa crescere il gradimento del Governo.

Secondo questo sondaggio il 50% degli italiani avrebbe preferito una ripartenza solo con l’azzeramento dei rischi per la salute. Il 41% si schiera invece con l’esecutivo e la riapertura graduale dopo il lockdown. Il 9% degli intervistati ritiene invece che sarebbe stato meglio imparare subito a convivere con il Coronavirus senza nessun blocco. Più in generale vuol dire che la pandemia ha spaventato molto e non poteva essere altrimenti. Chiaro che è la salute il bene considerato preminente e prioritario.

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Il 55% del campione si dice contrario sull’istituzione di fasce di età per gli spostamenti, il 31% non si esprime e il 14% si dichiara favorevole vista l’incidenza e la gravità della Covid-19 sugli over 60. Un capitolo che va a fare il paio con quello precedente. L’emergenza sanitaria è stata durissima.

Per il resto, il 79,2% degli italiani ha dichiarato di aver rispettato le misure restrittive, contro il 20,8% di “furbetti”. Più nel dettaglio, il 12,7% avrebbe rispettato fedelmente le norme imposte con i Dpcm durante l’emergenza Coronavirus, il 66,5% le avrebbe rispettate abbastanza, il 15,3% poco e il 5,5% per nulla.

Sul piano politico scende la fiducia nel Governo. Rispetto alla scorsa settimana, il gradimento verso l’esecutivo giallorosso passa dal 31,1% al 30,9%. Gli italiani che dichiarano di non aver fiducia nel Conte Bis passano quindi dal 65,2% al 65,3%, mentre quelli che dichiarano di non avere un’idea a riguardo passano dal 3,7% al 3,8%. Sono comunque piccoli spostamenti.

La Lega di Matteo Salvini rimane il primo Partito nel gradimento degli italiani, anche se la rilevazione Tecnè conferma il trend in discesa delle ultime settimane, arrivando al 26% (-0,4%).

Il Partito Democratico passa al 20,8% (-0,1%), il Movimento 5 Stelle al 15,2% (+0,3%), Fratelli d’Italia al 14,7% (+0,1%), Forza Italia all’8,1% (+0,1%), Italia Viva al 3,4% (-0,1%), La Sinistra al 2,7% (-0,1%), Azione al 2% (+0,2%), i Verdi all’1,7% (-0,1%), +Europa all’1,6% (-0,1%). Gli altri partiti raggiungono in totale il 3,6% delle intenzioni di voto tra gli intervistati (+0,2%).

In realtà cambia poco sul piano sia dei Partiti che delle coalizioni.