Ricoverate Ciacciarelli: “Pensa di essere il coordinatore di Ncd”

Non l’hanno presa bene. Nel quartier generale del Nuovo Centro Destra, una volta ricevuto l’ultimatum lanciato a mezzo stampa dal coordinatore provinciale di Forza Italia Pasquale Ciacciarellihanno avuto un dubbio: rispondergli o chiamare la Neurodeliri. Alla fine ha risolto l’arcano come sempre il coordinatore regionale Alfredo Pallone: “Non sta bene, se volete rispondetegli voi”.

A farsi carico della questione è stato designato Adriano Roma. Che ha consultato le dichiarazioni rilasciate nel giorni scorsi a Ciociaria Oggi da Ciacciarelli, sfogliato il commentario dell’Enciclopedia Medica, inforcato gli occhiali e scritto la risposta: “Caro Pasquale, con queste righe voglio ricordarti che sei il coordinatore di Forza Italia e non di Ncd”.

L’equivoco nasce dalle dichiarazioni rilasciate un paio di giorni fa dal comandante in capo delle truppe azzurre (leggi qui il precedente) che intimava a Ncd di decidere e subito: “O con noi o con il Pd”.

Adriano Roma adesso risponde: “Con chi fare accordi lo decidiamo noi, a tempo debito e sempre“. L’ex consigliere regionale del lazio per un giorno è convinto che il suo ex compagno di Partito sia afflitto da una forma di allucinazione: “Probabilmente dopo aver parlato davanti a poche decine di persone accorse il 26 settembre alla sua oceanica festa provinciale, c’è rimasto male: ha capito che era sufficiente una cabina del telefono per riunire tutte quelle persone e non già una piazza. E adesso gli farebbe piacere scambiarsi di ruolo“.

Se ci fosse ancora qualche dubbio, l’Adriano da Arnara (che fu anche coordinatore provinciale della prima Forza Italia e poi vice di Franco Fiorito nel coordinamento provinciale del PdL) prende la calcolatrice e sentenzia: “Esattamente dodici mesi fa, alla prima elezione con il voto ponderato (alla Provincia) Forza Italia ha eletto tre consiglieri e noi due. Questo per dire che quando ci siamo “contati”, beh stiamo lì“.

Accordi con lui non intende farne. Nè con lui né con nessun altro di Forza Italia. Perché? “Vorrei sempre ricordargli che due anni fa, in via Aldo Moro, ci lasciammo in tanti con una stretta di mano. Dopo aver deciso di passare tutti con l’NCD. Nottetempo qualcuno cambiò idea e strada, salvo poi riprenderla (la strada) dopo le europee”. Il riferimento è a Nicola Ottaviani, passato da Forza Italia a Ncd e poi tornato in Forza Italia.

Il conto delle promesse tradite è lungo. “Vorrei sempre ricordargli che all’Asi c’era un accordo ben preciso, ma sempre nottetempo Forza Italia ha cambiato idea, lasciando fuori il Nuovo Centrodestra“.

Quindi, la coltellata finale: “Il punto non è cambiare partito, ma scappare via da un partito (Forza Italia), gestito in un modo assurdo e ridotto all’ombra di quello che era. Chi resta o ritorna lo fa per ottenere una fascia o uno strapuntino. Questo vuol dire essere partito?

Le ultime righe hanno il rumore della porta chiusa in faccia: “Il problema è che fare oggi intese con i personaggi che governano Forza Italia è impossibile, perché hanno dimostrato di non mantenere la parola e di cambiare idea nel giro di poche ore. Non sono affidabili politicamente, il punto è solo questo. Infatti nessuno vuole sedersi al tavolo con loro“.