Rifiuti nucleari, Frusone: “Voglio vederci chiaro sul deposito nazionale”

Qualcosa si muove. Dopo l’assordante silenzio di chi governa il territorio, c’è chi inizia a voler capire. Quanto rischio c’è di ritrovarci dentro casa o a due passi di distanza una pattumiera per i rifiuti nucleari? “In attesa che venga resa nota dall’Ispra, la lista dei siti potenzialmente idonei per la costruzione di un deposito nazionale di rifiuti nucleari, ho ritenuto opportuno informarmi meglio , visto che nessuna parte politica ad eccezione del Movimento 5 Stelle, pare interessarsi alla cosa, ed è per questo che sono andato in visita, accompagnato dalla collega consigliera regionale Pernarella, presso la ex centrale nucleare di Borgo Sabotino a Latina”.

A muoversi è stato il deputato 5 Stelle Luca Frusone che spiega – “ Ho scelto di visitare questo sito proprio perché ha caratteristiche simili a quello che dovrà essere il deposito nazionale. Un deposito che non sarà geologico ma di superficie, che avrà un volume complessivo di 90.000 metri cubi, per un’area vasta 120 ettari di cui 20 ettari destinati al deposito e il resto a parco tecnologico. Da quanto affermano infatti i rappresentanti della Sogin (l’azienda di Stato che si occupa delle attività di decommissioning), ci sarà un’area adibita a Parco tecnologico, progetto di cui ancora non si sa molto, ma che dovrebbe comunque seguire la “vocazione” del territorio in cui verrà costruito. L’iter sarà su per giù il seguente: verrà resa pubblica la lista dei siti potenzialmente idonei, dopo una consultazione sui territori con cittadini e istituzioni si arriverà alla lista dei siti idonei e poi si passerà tramite le Regioni che avranno un ruolo importante prima della decisione finale.  Nel Deposito verranno sistemati tutti i rifiuti radioattivi, oggi stoccati in decine di depositi temporanei distribuiti nel Paese. Questi residui sono prodotti dalle attività di smantellamento degli otto impianti nucleari, ma anche dal settore sanitario, dall’industria e dalla ricerca”.

Conclude Frusone “Invito inoltre tutti i cittadini a documentarsi sul progetto in essere attraverso il sito www.depositonazionale.it, ricordando che ci sarà una fase importantissima ossia quella della consultazione e confronto con associazioni e cittadini. La Sogin infatti aprirà la fase di consultazione pubblica che culminerà in un seminario nazionale al quale saranno invitati a partecipare tutti i soggetti interessati. Informarmi per informare al meglio i cittadini, questo è il compito che ogni politico dovrebbe svolgere e in un tema delicato come questo, è un obbligo morale che purtroppo nella nostra Provincia non ha mai svolto nessuno preferendo in alcuni casi sottacere verità e dati ”

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