I rifiuti di Roma bruceranno a S.Vittore: a novembre parte il terzo forno

[dfads params=’groups=105&limit=1&orderby=random&return_javascript=1′]

 

Centinaia di tonnellate di rifiuti in più stanno per arrivare nel termovalorizzatore di San Vittore del Lazio: a novembre verrà acceso un nuovo forno nel quale bruciare immondizie trattate per produrre energia elettrica. Sarà la terza linea di produzione e si affiancherà alle due già esistenti.

Nelle intenzioni dell’assessora comunale all’Ambiente di Roma Paola Muraro quel forno dovrà bruciare le spazzature della Capitale. A questo si riferiva nelle ore scorse quando è intervenuta ai lavori della Commissione Ambiente in Campidoglio (leggi qui il precedente): nel suo intervento ha svelato di avere coinvolto Acea nel tentativo di risolvere il caos rifiuti nella Capitale. Ha detto: «(Acea) deve prendere i rifiuti di Roma negli impianti di compostaggio e aumentare quello che tuttora prende l’inceneritore di San Vittore. D’altronde è una società a maggioranza del Comune di Roma, deve lavorare anche per i cittadini romani».

Non significa che da Roma partiranno carovane di spazzature dirette verso lo stabilimento Saf di Colfelice. Lì ci continueranno ad andare solo le quote già concordate negli anni scorsi ed aumentate qualche settimana fa per fare fronte alla situazione di emergenza (leggi qui il precedente). Il progetto dell’assessora a Cinque Stelle è quello di far funzionare gli impianti Tmb (sono impianti che funzionano esattamente con lo stesso principio di quello Saf) che si trovano a di Rocca Cencia e via Salaria a Roma.

E poi l’immondizia trattata verrà inviata a San Vittore del Lazio per essere bruciata.

Il terzo forno sarà in grado di bruciare anche i residui secchi dei fanghi raccolti dagli impianti di depurazione raccolti da Acea in giro nel Lazio ed anche in altre parti d’Italia.

Anche in questo caso si pone la questione politica che si era posta con l’invio delle spazzature romane a Colfelice: gli attivisti del Movimento 5 Stelle in provincia di Frosinone hanno manifestato spesso contro il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio ritenendolo una mostruosità del passato. Allo stesso tempo però gli amministratori del Comune di Roma che governano per il Movimento 5 Stelle lo stanno usando ed anzi dispongono di aumentare la quantità dei rifiuti da bruciare in quei forni. Delle due bisogna sceglierne una: o sbagliavano gli attivisti grillini della provincia di Frosinone quando manifestavano contro l’impianto di San Vittore del Lazio, o sbagliano gli amministratori grillini di Roma che ordinano ad Acea di aumentare il tonnellaggio di rifiuti da bruciare in Ciociaria.

Al fermo no all’ipotesi di aumentare i rifiuti bruciati a San Vittore del Lazio espresso ieri dal sindaco Nadia Bucci e dal suo collega di Roccasecca Giuseppe Sacco, si aggiunge ora una posizione altrettanto netta del presidente della Comunità Montana di Arce, Gianluca Quadrini secondo il quale «Il Movimento Cinque Stelle è stato smascherato ancora una volta: ha preso in giro gli elettori facendo credere durante la campagna elettorale di avere in tasca chissà quale soluzione per trattare i rifiuti di Roma e del mondo: in realtà l’amministrazione del sindaco Virginia Raggi non si inventa nulla di nuovo e considera la provincia di Frosinone come la sua pattumiera. Colpisce il silenzio dei grillini locali che prima strepitavano così tanto e ora di fronte a queste tonnellate di rifiuti in più, in arrivo tutti i giorni, nessuno che dica una sola parola. Frusone, se ci sei, batti un colpo».