Frutta e verdura fanno il pieno di vitamine all’economia

Frutta e verdura hanno mosso 15 miliardi di euro. I segnali forti per il comparto che arrivano dal Macfrut di Rimini. Dove il Lazio è presente in massa. Per raccontare il suo 'miracolo'

Frutta e verdura danno le vitamine all’economia italiana: hanno mosso oltre 15 miliardi di euro, ben 5 miliardi sono arrivati dai mercati esteri, nei primi cinque mesi del 2021 hanno fatto compiere un balzo del 9,4% all’export (in termine di quantità, sfiorando il 12% in termine di valore economico). È per questo che a Rimini questa mattina si sono dati appuntamento 800 espositori (in pratica tutti gli indici settori della filiera) per mostrare le loro scoperte a 500 buyer internazionali accreditati.

C’è chi ha sviluppato le nuove coltivazioni idroponiche: la verdura cresce genuina affondando le radici nell’acqua, chi ha perfezionato i macchinari per la raccolta delle olive scuotendo le piante e raccogliendo tutto nelle reti; ci sono i nuovi fertilizzanti naturali e le cassette green per la raccolta dei prodotti. E c’è Anbi, l’associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica Italiani: venuta per ricordare a venditori e buyer che senza di loro non ci sarebbe l’acqua con la quale realizzare il tutto.

La nuova Bonifica

L’ingresso della Fiera di Rimini

È l’occasione per fare il tagliando ad un anno dalla riforma che ha cambiato in modo radicale il ruolo dei consorzi. Non sono più quelli che aprono e chiudono le condotte per l’irrigazione agricola. Sono dovuti diventare i guardiani dell’ambiente, i suoi difensori di fronte ai grandi cambiamenti del clima: la nuova mission è quella di impedire i disastri di una pioggia sempre più tropicale concentrata in poche ore, distribuirla in maniera calibrata durante tutto l’anno. In un’Italia che va sempre più incontro alla desertificazione.

Il Lazio è stato presente in massa: con tutti i suoi direttori. È una sorta di linea spartiacque: storicamente i Consorzi hanno funzionato a macchia di leopardo: questione di storie diverse tra le varie aree del Paese. Ed il Lazio a lungo è stato a merà del guado. A Rimini è venuto per dire che la sua rivoluzione l’ha avviata.

Lo ha fatto al Macfrut numero 38. È la fiera di tutto ciò che riguarda frutta e verdura. Che quest’anno si è unito a Fieravicola edizione 52. Hanno dato vita così alla più grande iniziativa del polo dell’agrifood del fresco italiano.

Al Rimini Expo Center questa mattina a tagliare il nastro è stato il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, alla presenza del Vicedirettore generale Fao Maurizio Martina. Con loro c’erano il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente dell’Istituto per il Commercio Estero Carlo Ferro.

Qui oggi stiamo inaugurando la ripresa” è il messaggio che arriva forte dall’inaugurazione della 38esima edizione del Macfrut.

Il clima cambia, l’agricoltura pure

Il MacFrut 2021

il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini non ci gira attorno. “In questa regione stiamo inaugurando molti eventi in presenza e lo possiamo fare solo grazie ai vaccini, altrimenti oggi non saremmo qui”. Non ha dubbi sull’efficacia di vaccinarsi: la Lega è avvertita. In Romagna la considerano l’unica possibilità per poter ripartire.

Qui c’è aria di boom economico. “Nonostante il Covid – spiega Bonaccini – le merci non si sono mai fermate, abbiamo avuto aziende con fatturati splendidi. Siamo cresciuti del 6% e a fine 2022 potremo parlare di un +10%, una crescita a due cifre, superando il Pil del 2019. È con questa fiducia che vogliamo ripartire, perché l’agroalimentare è un settore importante e fondamentale del nostro territorio.

La genuinità dei prodotti italiani fa la differenza. È una certezza per il Vicedirettore generale della Fao Maurizio Martina. “Le sfide vinte da questa fiera – evidenzia – sono crescenti. Il consumo di frutta e verdura è un assist alla salute per le persone, che testimonia la centralità che il corretto consumo di frutta e verdura deve sempre avere”.

C’è voglia di crescere ma i ghiacciai si sciolgono, fa sempre più caldo, l’aria è sempre più avvelenata. Occorre fronteggiare la sfoda del clima. A dirlo con chiarezza è stato il Ministro della Politiche Agricole Stefano Patuanelli. “Dobbiamo ragionare su tre elementi. Ogni anno ogni regione italiana deve affrontare avversità atmosferiche e calamità naturali: oggi l’agricoltore sa che per cause avverse come la cimice asiatica e la grandine avrà una parte di raccolto che non può raccogliere”. I numeri parlano chiaro: facciamo l’esempio della pera, gli ultimi dati registrano un 69% di perdita sulla produzione.

Infine, il ministro evidenzia che è “necessario affrontare una riforma fiscale: non possiamo non iniziare dal costo del lavoro in agricoltura”. Serve manodopera e sempre meno vogliono lavorare i campi, sempre meno sanno farlo: lo scorso anno uno dei vinificatori italiani più celebri ha dovuto organizzare due aerei con potatori presi in affitto dalla Romania.

Il nuovo Anbi Lazio

Il Lazio ha giocato una scommessa centrale. Lo ha fatto con la Regione Lazio. Quando il direttore di Anbi Lazio Andrea Renna ha stalkerizzato il Capo di gabinetto di Nicola Zingaretti, il felpato Albino Ruberti gli ha detto: “Voi portatemi i progetti seri ed i soldi ve li procuro io”. Aveva un pacco di milioni europei che stavano tornando indietro perché mancavano i progetti seri, innovativi, capaci di modernizzare il comparto ortofrutticolo e quello agricolo tutelando allo stesso tempo il suolo. Anbi Lazio ha portato i piani, Ruberti ha mantenuto fede all’impegno. Ed i cantieri sono partiti. (Leggi qui La sfida dei fondi sul clima: nel Lazio 26 progetti di Anbi e leggi anche Anbi, il Lazio torna ad essere ‘nazionale’).

A Rimini Anbi Lazio è presente con tutti i suoi vertici. Ed è anche protagonista. Durante il workshop in agenda per mercoledì 8 settembre la presidente di ANBI Lazio Sonia Ricci potrà elencare le attività realizzate; il Consorzio Litorale Nord di Roma presenterà il nuovo progetto realizzato in sinergia con Evomatic: un sistema di monitoraggio e gestione dei contatori irrigui. In pratica? L’informatica scende sui campi: il software gestisce e pianifica le richieste di intervento, segnala e gestire abusi o anomalie di funzionamento.

Questo tassello – ha spiegato Niccolò Sacchetti, presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Nord – rientra all’interno di una progettualità più ampia che ci ha visti avviare i lavori,  negli ultimi mesi di due  importanti cantieri”. I lavori sono quelli della Piana di Tarquinia, dedicato all’irrigazione,  e di Isola Sacra a Fiumicino, per potenziare la salvaguardia idrogeologica. 

A Rimini il percorso virtuoso

Il direttore Sacchetti, la presidente Ricci ed il sottosegretario Battistoni

Anbi Lazio – spiegano Sonia Ricci ed Andrea Renna (presidente e direttore di Anbi Lazio) – continua quel percorso virtuoso richiesto ed atteso, anche la presenza in questa modalità, nella rassegna di Macfrut,  indubbiamente rientra in quel piano di rilancio utile a far comprendere l’importanza dei servizi che i consorzi garantiscono“.

Previsti nel corso dello spazio dedicato alle attività di Anbi Lazio diversi interventi tra i quali anche alcuni istituzionali. Come quelli  dell’Assessore alle Politiche Agricole della Regione Lazio, Enrica Onorati e del Presidente di ACEA ATO 2, Claudio Cosentino che si inseriranno nella scaletta del programma che vedrà impegnati i funzionari del Consorzio Capitolino e quelli di Evomatic per l’illustrazione e le  analisi tecniche del progetto.