Riparte lo stabilimento Fca: è l’anno di Gtv e Levantino

Terminate le ferie estive, riparte la produzione nello stabilimento Fca Cassino Plant. È l'anno dei nuovi modelli: l'Alfa Gtv, il suv 'Levantino' e la versione Restyling della Giulietta

Domenico TORTOLANO
per IL MESSAGGERO
*

Inizia questa mattina la seconda settimana di produzione nello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino dopo le ferie. E’ ripreso l’assemblaggio delle vetture Giulia e Suv Stelvio mentre la Giulietta riprenderà il prossimo 3 settembre per un’altra settimana di cassa integrazione.

Intanto il sito di Cassino, secondo i sindacati, è candidato per la produzione di due nuovi modelli previsti nel 2019. Il primo è il Suv del segmento E e l’altro è l’Alfa Romeo GTV.

 

La nuova coupé sportiva, che dovrebbe essere realizzata anche in versione spider, deriverà dalla Giulia. Il nuovo Suv rappresenterà un’evoluzione dello Stelvio andando ad occupare un segmento di mercato ancora più redditizio per Alfa Romeo.

La nuova GTV (Gran Turismo Veloce) sarà uno degli ultimi modelli previsti dal piano industriale di Alfa Romeo.

 

Inoltre a Cassino, secondo le agenzie economiche, è prevista la produzione di tre nuovi progetti già annunciati dal piano industriale di FCA.

Saranno, infatti, realizzate le varianti a passo lungo di Giulia e Stelvio, modelli essenziali per poter espandere la presenza di Alfa Romeo in Cina, un mercato particolarmente interessato alle varianti “a passo lungo” dei vari modelli dei costruttori europei.

 

A completare la gamma di novità per Cassino ci sarà il restyling dell’Alfa Romeo Giulietta. FCA, per questioni prettamente economiche, ha scelto di non produrre una nuova generazione della Giulietta ma di sostituire il modello attuale con un massiccio restyling che andrà a rinnovare il design, la dotazione ed il comparto tecnico del segmento C adeguando gli standard di sicurezza alle richieste del mercato attuale e migliorando le prestazioni.

 

La nuova Giulietta arriverà probabilmente nel 2020 ed i lavori di adeguamento dell’impianto dovrebbero partire già nel corso del prossimo anno. Ora l’obiettivo dei sindacati, di fronte alle nuove produzioni in arrivo, è quello di far rientrare nel ciclo produttivo i 500 ex interinali licenziati a ottobre 2016.

Anche il nuovo management punta sui mercati asiatici e nordamericani nonostante i dazi sulle importazioni imposti dal governo americano.

 

LEGGI TUTTO SU IL MESSAGGERO