Ritorno al futuro con Forza Italia dimezzata (di C. Trento)

Forza Italia si avvia al congresso provinciale. Che verrà vinto dall'area di Abbruzzese. Ma che non risolverà il problema: il mancato dibattito sulle sconfitte. E sulle fughe in massa dal Partito

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Nella politica, come nel calcio, contano soltanto i risultati. E saranno quelli a dire quanto vale oggi Forza Italia in provincia di Frosinone. Intanto però, dopo un anno di commissariamento, il Partito si appresta a tornare come prima. Cioè nell’area di influenza politica di Mario Abbruzzese.

Il quale, sempre dodici mesi fa, non riusciva ad essere eletto deputato nel “suo” collegio maggioritario, quello di Cassino. Mentre pochi giorni fa le dimissioni di massa hanno determinato la fine della consiliatura del Comune di Cassino. Del sindaco Carlo Maria D’Alessandro, fedelissimo di Abbruzzese.

Bisogna pure dire che la componente che fa riferimento al presidente del Cosilam ed al consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli si è impegnata nel tesseramento, ottenendo risultati.

Il punto però rimane sempre lo stesso, vale a dire la mancata riflessione del partito sulle sconfitte. E anche sul perché in tanti sono andati via negli ultimi anni, negli ultimi mesi e negli ultimi giorni. Da Alfredo Pallone ad Antonello Iannarilli e Alessia Savo. Fino a Nicola Ottaviani. E probabilmente ad Adriano Piacentini.

Gente che a Forza Italia ha dato tutto. Il congresso può rappresentare un’occasione per riflettere su questo. Se invece si penserà solo ad eleggere la classe dirigente, allora rappresenterà l’ennesima occasione persa.

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