‘Rieccolo’: il ritorno di Silvio e il destino di Nicola

Rieccolo”: è il titolo che questa settimana sceglie L’Espresso con riferimento a Silvio Berlusconi, leader indiscusso del centrodestra da più di venti anni.

Rieccolo” perché forse ci siamo tutti dimenticati di lui, presi dal congresso del Pd, da Matteo Renzi contro Andrea Orlando, dai circoli e dalle primarie. Presi dalla preparazione al governo del Movimento Cinque Stelle, che organizza convention all’ex Olivetti e lancia Davide Casaleggio come possibile premier del futuro (a proposito: chissà cosa ne penseranno Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista). Presi da un Governo Gentiloni paralizzato dall’ingerenza renziana.

Silvio Berlusconi sta lavorando per unire il centrodestra, riducendo però lo spazio per Matteo Salvini, leader della Lega. La prima opzione del Cavaliere è proprio questa: mettere insieme Fratelli d’Italia-An e la Lega, sovranisti di Francesco Storace e Gianni Alemanno e irriducibili democristiani, riuscire a raggiungere un accordo con il collante del Ppe con Area Popolare di Angelino Alfano.

Mentre tutti sono concentrati su Matteo Renzi e Beppe Grillo, lui, Silvio Berlusconi lavora e fa crescere la coalizione che, se unita, potrebbe perfino vincere.

Ma c’è un altro elemento che l’ex Cavaliere sta analizzando al microscopio: se alle elezioni si andrà con il sistema proporzionale (come sembra ormai scontato), allora non ci sarà tanto bisogno di vincere, ma di contare le percentuali. Cioè lui potrebbe comunque essere decisivo nella prospettiva di un governo di larghe intese: con il Pd di Matteo Renzi, ma anche nel caso di soluzioni diverse. Che vinca o che perda, sarà centrale nella geografia politica italiana.

Marco Damilano, vicedirettore de L’Espresso, ha citato la poesia del Manzoni su Napoleone: tre volte nella polvere, tre volte sull’altare. La parabola di Silvio Berlusconi è fatta di cadute e ritorni. Perciò “Rieccolo”.

Nicola Ottaviani, uno che vede lungo, alle comunali di Frosinone si presenterà con una coalizione che comprende Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e soprattutto Alternativa Popolare. Ma anche la Democrazia Cristiana e tante liste civiche trasversali.

Se dovesse vincere al primo turno, il presidente dell’europarlamento Antonio Tajani e il consigliere regionale Mario Abbruzzese sarebbero immediatamente convocati da Berlusconi, insieme naturalmente ad Ottaviani, per analizzare questo tipo di modello, passato anche attraverso le primarie del centrodestra e progetti come Solidiamo che tolgono argomenti ai Cinque Stelle.

L’unico effetto collaterale potrebbe essere che Ottaviani sarebbe precettato per le elezioni politiche, alla Camera.

Dire no a “Rieccolo” è dura anche per lo zar Nicola.

 

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