Il Comune del paradosso: da ‘Città in Cantiere’ a ‘Città in dissesto’ in un minuto

Il grande paradosso che attraversa la città di Cassino. Il sindaco annuncia il piano 'Città in cantiere' e subito dopo dichiara che 'Siamo a ridosso del default'. Ma allora come le paga le maxi opere? Il Burl, l'ombelico del mondo. Mario, timbri il cartellino?

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Sono tempi duri per il Sindaco di Cassino, Carlo Santo Subito D’Alessandro. Quella che doveva essere la riunione per pacificare gli animi (leggi qui Tutto il vertice di maggioranza, strillo per strillo), nel pomeriggio di ieri alla fine è risultata un un buco nell’acqua. Tant’è che gli inquilini del palazzo in piazza De Gasperi, ovvero lo stabile dove ha sede l’asilo pro tempore della maggioranza, ora si ritrovano a contemplare un nuovo mistero gaudioso.

DAL LIBRO DELLE CONTRADDIZIONI

Dal libro delle contraddizioni di questa amministrazione esce un’altra pagina degna di nota.  (Leggi qui L’Aereo più Pazzo del Mondo vola a Cassino) Si perché quando CMD’A annuncia in pompa magna la campagna di opere pubbliche “Cassino in Cantiere“, appena un minuto prima aveva finito di cantare il de profundis per la sua maggioranza. «Da qui a breve saremo costretti a dichiarare il dissesto finanziario». Ipse dixit.

Le domande nascono spontanee. La prima. Ma se dichiariamo il dissesto come faremo a realizzare la Fortezza della Scienza Unita alla Villa Comunale? Senza le dovute coperture finanziarie, il grande Mazinga come farà a sorgere dalle acque del laghetto al grido di Tetsuya?

Rivela oggi il quotidiano L’Inchiesta: “Oltre un milione di euro di fatture non pagate, risalenti al triennio 2014-2016, rischiano di trascinare nel baratro il municipio o perlomeno di azzerare le speranze di nuovi investimenti in città“. Leggi qui (I titoli dei giornali di martedì 17 aprile 2018)

Ma durante la riunione dei capigruppo tenuta nelle ore scorse è stata tantissima la voglia di chiudere alla “volemose bene” almeno la parte sui progetti. Solo per questi in molti hanno taciuto. Rimane solo Rossella Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli a chiedere lumi. Ma Carlo Santo Subito D’Alessandro sempre più provato ormai dal peso del Pastorale prende la via della porta con il libro delle contraddizioni (o dei desiderata) sotto braccio, seguito dallo sguardo attonito dell’illustre professor Ulderico Ma chi me lo ha fatto fare Schimperna. 

RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI?

Dopo il nulla di fatto di sabato scorso. Dove tra imprevisti e probabilità e quattro ore e mezza di chiacchiere si è tornati al punto di partenza, (leggi qui Tutto il vertice di maggioranza, strillo per strillo). Alla riunione di ieri erano presenti soltanto i capi gruppo. L’intento di  CMD’A era quello di non mandarla a finire in “caciara” come la volta scorsa. Anche perchè sa benissimo che in questo campo i suoi “bimbi sperduti” sono imbattibili e non devono perciò essere assecondati.

La fumata però è stata ancora una volta nera. Perché se da un lato Rosario Mascellone mi piace di più Franchitto e Claudio Nonsense Monticchio sembrano ormai tornati all’ovile, non lo si può dire del leghista  Robertino Solo di nome Marsella e di Antonio Pennellone Valente da qualche in mese in forza a NCI.

Questa volta Carmelo Celhoduro Palombo gioca a carte scoperte, si presenta in rappresentanza dei dissidenti, ma non si trova ancora la quadra. Sembra che sia pronto un nuovo documento da presentare al sindaco.

Dunque “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare la maggioranza misteriosamente scomparsa?“. Non ci saranno i mostri sacri della commedia italiana, Nino Manfredi e Alberto Sordi, ma con l’intrigante Compagna D’Alessandro il divertimento è sempre stato assicurato.

 

MA CHE TIMBRI IL CARTELLINO?

In molti sostengono che ancora una volta ad imboccare Carlo Pupone D’Alessando sul rilancio della sua amministrazione sia stato il fu commander Mario CiacciaCarloSitter Abbruzzese. Ormai sempre più assiduo frequentatore di Palazzo De Gasperi. Tanto che mentre si avviava verso gli uffici del sindaco, come ogni mattina, per «mettere a disposizione l’esperienza ed aiutare a risolvere i problemi» (leggi qui Abbruzzese: «Non sono pensionato, non faccio diktat alla Lega e non porto a pranzo Piacentini») dispensare in varia misura ordini e insegnamenti, ha incrociato per le scale Rossellissima che dal tacco destro faceva partire una delle sue famose stilettata:”Mario ma timbri il cartellino pure tu la mattina?”.

M.A. abbozza un sorriso. E’ grigio in volto. Colpito ma mai affondato.

 

I DESAPARECIDOS

Appena una settimana fa veniva annunciata la “santa alleanza” tra i vari gruppi che fanno riferimento al PD Cassino. (leggi qui L’Aereo più Pazzo del Mondo vola a Cassino. Ma della consistenza politica dei mosilliani, emiliani e petrarconiani già si è persa traccia. Desaparecidos.

Per carità sia a Sarah Ora Tocca a me Grieco che a Enzo Bulldozer Salera occorreranno altre tre o quattro giorni per disintossicarsi  dopo essere stati un’ora gomito a gomito.  Marino El Flaco Fardelli (ormai quasi in perfetta forma grazie ad una cura dimagrante miracolosa, sulla quale sta chiedendo lumi anche il direttore Alessio Porcu), era riuscito a farli sedere più o meno tutti insieme. Ed era anche stato bravo a non imbandire la tavola. Perchè sapeva che con tutti quei commensali, se nel ben mezzo del banchetto di nozze qualcuno avesse gettato il pomo d’oro (magari con la scritta “Al Sindaco”) il centrosinistra avrebbe iniziato a battagliare per arrivare dilaniato alle, un giorno vicine e un giorno lontane, elezioni amministrative.

Tutti temono di fare il primo passo. E così di bruciarsi sulla via della candidatura.

 

IL BURL, L’OMBELICO DEL MONDO E I NON PERVENUTI

Purtroppo però quell’episodio occorso in sala Restagno è stato l’unico in cui i “sinistri” individui hanno fatto pensare ad una reale unione di tutte le correnti piddine cassinati. Anche perchè Peppino Iam Bell Petrarcone, Enzo Buldozer Salera e Enzo Segugio Terranova hanno scoperto il BURL dopo la fine della loro legislatura e si divertono a vedere a quali finanziamenti il CMD’A Group non ha presentato istanza.

Sarah Ora Tocca a Me Grieco è impegnata nella lotta per costruire un futuro migliore, dove l’EX OMNI, uno stabile inagibile, rappresenta il suo personale ombelico del mondo.

Non pervenuti  Alessandro Non me ne può fregare di meno D’Ambrosio, Francesco ma chi me l’ha fatto fare a candidarmi Mosillo e Barbara Neuromed Di Rollo.

E’ parso evidente a tutti che l’unità tanto decantata era solo un cartello con su scritto: mentre la maggioranza si divide noi siamo più uniti che mai.

Mettetevi comodi. Siamo solo all’inizio.